R: [educazione] tutto parte dall'educazione



Temo che mi abbia frainteso... la stanchezza non è per la scuola.. ma per le
sue affermazioni!

Sa, probabilmente lei ha ragione nelle sue continue lamentazioni... deve
proprio aver avuto una esperienza negativa a scuola, senza entusiasmi,
proposte nuove, ricerche, giochi, confronto... nessun insegnante seduto per
terra a far parlare i bimbi, nessuna maestra a far pasticciare, colorare,
creare... mi dispiace molto.. che scuola triste e grigia deve aver vissuto!
Che cosa posso dirle d'altro?
La mia esperienza da scolara prima e maestra poi è stata di tutt'altro
genere: io ho vissuto la realtà esterna a scuola e la scuola a casa... con
colleghi aperti al dialogo, tra discussioni forti ma positive nella crescita
comune, nel tentativo di offrire ad alunni e famiglie spazi di sviluppo
culturale, creativo, nel rispetto delle diversità ma anche nella conoscenza
reciproca...
Mi dispiace veramente per lei.
Le auguro che i suoi figli, se ne ha, vivano un'esperienza diversa, in una
scuola colorata e laica.
Giovanna Canavesi



-----Messaggio originale-----
Da: educazione-request at peacelink.it [mailto:educazione-request at peacelink.it]
Per conto di Laboratorio Eudemonia
Inviato: giovedì 9 settembre 2010 8.48
A: educazione at peacelink.it
Oggetto: Re: [educazione] tutto parte dall'educazione







On 09/09/2010 at 8.29 Giovanna Canavesi wrote:

>Che stanchezza! Passo il mio tempo a scuola, con i bambini prima (o poi) e
>cercando di far funzionare tutto al meglio, di appianare tensioni, di
>ascoltare, aiutare...
>
>Arrivo a casa e mi metto a prepare lavoro per i bambini, per i colleghi,
>organizzo spazi e tempi... e trovo questi messaggi!
>
>Ma che il signore che scrive queste parole venga una volta nella scuola! Mi
>sembra la Gelmini!





Se ne stia a casa a riposare, allora.

E faccia entrare a lavorare gente meno stanca e con più entusiasmo ed idee
di lei.

Da parte mia mi sono prenotato per un anno di servizio di pulizia, da
spazzino.


La scuola finto pubblica in mano a questa gente ci ha privato tutti della
bellezza e dell'entusiasmo della vita diffondendo una cultura autoritaria e
repressiva, immobile ed immobilizzante, che fa dell'esclusione il suo
fondamento: gli statali accaparratori del bene comune.

Ecco perché ci ritroviamo i politici che sappiamo.

Perché la cultura per colpa degli statali è rimasta quella di cento anni fa,
la cultura in auge ai tempi della dittatura.


GLI STATALI CI HANNO NASCOSTO COSA SIA UNA REPUBBLICA!

E STANNO ANCORA LI' AD AMMAESTRARE I GIOVANI CON I SOLI CONCETTI CHE FANNO
LORO COMODO!

E LI PAGHIAMO PURE PER FOTTERCI!


Basta con l'educazione somministrata dagli statali.

Avanti tutta con la libera cultura di cittadini preparati e motivati.


Danilo D'Antonio






"... Nel 2010, non si può continuare a pensare alla pubblica amministrazione
come se fossimo all’epoca della nascita degli stati nazionali e al welfare
come se la nostra società fosse in qualche modo simile a quella uscita dalla
seconda guerra mondiale. Negli ultimi centocinquanta anni, è stato creato un
apparato che ha pochissima attenzione ai risultati e al rapporto tra costi e
benefici. Lo Stato burocratico eroga prestazioni a cittadini che non vengono
mai coinvolti nella fase di progettazione, di produzione o di valutazione
dei servizi; elabora regole sempre più dettagliate, procedure di garanzia,
controlli che vengono sistematicamente aggirati o derogati ..."

Nicola Mattina  per Valigia Blu
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