Re: [educazione] proposta di obiezione di coscienza



On 1/9/10, fiorella fighera <f.fighera at virgilio.it> wrote:
>
> doposcuola. Come fa un ministro della repubblica proporre una cosa del
> genere dato che il diritto all'educazione è garantito dalla nostra
> costituzione?

Scusa, ma dovresti distinguere tra proclamazione di un diritto e
modalità per attuarlo.
La dichiarazione di un diritto non prescrive nulla relativamente alla
sua attuazione.
Vorresti dire che l'imposizione di un limite alle iscrizioni straniere
limita, tassativamente, il diritto alla educazione?
Non pensi che si possono realizzare più scuole, nelle quali le
proporzioni richieste siano rispettate?

Vedo adesso che c'è una precisazione di Luisa Rizzo. Forse ci sono
critiche più importanti da muovere al ministro.  (per me, ministro di
un governo illegittimo e immorale).

E' importamte distinguere tra critiche pretestuose e critiche  fondate
e poi, tra queste ultime, distinguere in base alla gravità, altrimenti
perdiamo la nostra credibilità.



> La lingua italiana si impara a fianco di chi la parla, i
> bambini imparano subito, che problema c'è? Stiamo preparando un futuro
> di discriminazione e disuguaglianza, non è così che si prepara una
> società libera e pacifica.

Pur non avendo esperienza, mi sembra chiaro che che possano
presentarsi problemi, se la maggioranza degli allievi non conoscesse
l'italiano. Prima di tutto per la maestra, che deve organizzare le
lezioni.

Non capisco come tu possa arrivare a conclusioni così definitive dalla
richiesta di una percentuale massima per iscrizioni straniere. Non
vedo dove sia la discriminazione. Non vedo dove sia il conflitto, in
quelle unica indicazione.
Non capisco nenache l'uso di questo aggettivo, 'libero'', abusato da
tutte le parti.
Cosa sarebbe la società libera? Cosa significherebbe 'pacifica'?


---P