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Re: [educazione] A 5 anni dal Social Forum
- Subject: Re: [educazione] A 5 anni dal Social Forum
- From: "Massimo Dott. For. Amb. DI DUCA" <massimo_diduca at hotmail.it>
- Date: Tue, 5 Aug 2008 12:20:40 +0200
- Importance: Normal
Ciao a tutti.Essendo un'educatore e un capo scout, non posso far passare queste cose. Il G8 si è accorto del cambiamento climatico e di quanto i paesi poveri soffrano la fame. Bene, ma le azioni sono pessime. Non è arrivata nessuna indicazione sul fatto di sostituire il petrolio inquinante con le fonti rinnovabili, nessun accordo economico per assecondare la ricerca sulle fonti rinnovabili e, un possibile cambiamento di sistema e di soldi per mettere in condizione economiche sufficienti questi paesi. C'è troppo attacamento ai denari e al potere che ne deriva. L'unico scopo sarà quello di trovare un'ottimo posto dove far soggiornare e discutere i grandi della terra. Però niente che possa far emergere questi paesi poveri, ridotti in queste condizioni dal nostro sistema, chiamamolo, occidentale.
-------------------------------------------------- From: "Marco Mayer" <mayerkos at yahoo.it> Sent: Monday, August 04, 2008 8:53 PMTo: <pace at peacelink.it>; <educazione at peacelink.it>; <operatoriperlapace at yahoogroups.com>; <studentipace at yahoogroups.com>; <europaplurale at yahoogroups.com>
Subject: [educazione] A 5 anni dal Social Forum
Aspetto comenti marco mayer ----------------Nel 2009 la presidenza del G8 spetterà all’Italia. In vista di questo appuntamento la campagna di mobilitazione della società civile sarà coordinata dalla ong toscana Ucodep sulla base di un accordo con Oxfam International (la più grande ong del mondo). Per Ucodep e per la Toscana una bella soddisfazione, ma anche una grandissima responsabilità verso tutte le associazioni non governative (italiane e non). La prima raccomandazione è ovvia, ma non scontata in un mondo in cui solo i disordini e le violenze fanno notizia: agire in modo pacifico e nel pieno rispetto della legalità. E’ possibile. Lo ha dimostrato, grazie alla straordinaria collaborazione tra giovani, forze dell’ordine e sindacati, il Social Forum di Firenze davanti agli occhi del mondo. Ho ancora in mente il sorriso soddisfatto di Kofi Annan. Ma cosa rappresenta oggi il G8? Il G8 sta per compiere il suo 33° compleanno e non c’è molto da festeggiare. I raduni G8 offrono un palcoscenico mediatico ai potenti di turno, ma sono incapaci di risolvere le sfide che attraversano il mondo. La formula G8 è innanzitutto logora per la sua composizione: dal “club dei Grandi”sono,infatti, esclusi il Brasile, l’India e la Cina, con i loro 2miliardi e 634mila abitanti. Ma se il G8 ha perso la sua funzione, anche la spinta della società civile si è completamente esaurita. Porto Alegre, il Social forum di Firenze, le bandiere della pace del 2002-03 sono un ricordo sbiadito, come se appartenessero ad un'altra epoca storica. 5 anni fa sembrava tutto più semplice. Molti - sbagliando - pensavano che il mondo stesse diventando sempre più unipolare e che i processi di globalizzazione avrebbero consolidato il predominio economico, tecnologico e politico degli Stati Uniti. I fatti ci dicono, invece, che l’analisi era profondamente sbagliata. Gli slogan dei no global sono passati di moda perché i giovani si sono trovati davanti una realtà molto diversa da quella che gli è stata raccontata. Il mondo oggi è multipolare, pieno di contraddizioni e molto più complicato da decifrare. Basta leggere le cronache di questi ultimi giorni. Visto che la foresta amazzonica è il polmone del pianeta Lula chiede al mondo un fondo mondiale di 21 miliardi di dollari per salvaguardarla: chi può dargli torto? bloccare la deforestazione non è problema solo brasiliano. E che dire dell’India? Con la mano destra a Doha ha sfidato frontalmente gli Stati Uniti e l’Europa facendo saltare gli accordi del WTO; negli stessi giorni con la mano sinistra ha firmato con gli Stati Uniti un grande accordo per l’importazione di tecnologie e combustibili allo scopo di rafforzare il proprio arsenale nucleare (in funzione anticinese). L’Iran resuscita l’antico fronte dei paesi non allineati (il famoso “NAM” prediletto da Tito) e coinvolge 118 paesi. La Serbia sostiene di aver convinto la maggioranza dei membri ONU a contrastare l’indipendenza del Kosovo. La Conferenza Islamica rivendica un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza. Putin ha deciso di affiancare alla potentissima Gazprom (azienda di stato per il gas e il petrolio che ha un’enorme influenza in Europa) un nuova società pubblica per l’export dei cereali d’intesa con la Cina. Ultima, e ottima, notizia della settimana: gli Stati Uniti, dopo animata discussione, hanno negato al Ministro Barak il permesso di sorvolare i cieli dell’Iraq bloccando così (per ora) la tentazione israeliana di bombardare l’Iran. Queste brevi note di cronaca confermano che qualcosa di profondo è mutato negli equilibri di potere del nostro pianeta. Ecco perché - prima di lanciare campagne - Ucodep, Oxfam (e con loro i tantissimi giovani che hanno a cuore le sorti del mondo) dovrebbero studiare di più. Senza solide fondamenta culturali la denuncia dei mali del mondo assolve solo qualche coscienza. Troppi dimenticano che il successo delle politiche dipende, innanzitutto, dalla Politica: la complessa attività umana in cui si intrecciano ambizioni di potere, interessi economici, mobilitazioni collettive e forza delle idee. I prezzi alimentari e energetici sono fuori controllo, le carestie imperversano, la crisi finanziaria crea nuove povertà persino in occidente. Con tutta questa turbolenza è lecito chiedersi: dove sono finiti i ragazzi no global? Al Social Forum di Firenze erano in tanti e c’era tanta voglia di fare. Poi, presto, è subentrata la delusione anche per effetto della demagogia ingannevole. Tuttavia depurato dalle frasi fatte, dagli stereotipi, dall’antiamericanismo in quel movimento c’era un nocciolo di verità: l’allarme sul futuro del pianeta terra. Se la campagna G8 sarà l’occasione per appassionare i giovani a studiare il futuro del mondo Ucodep avrà fatto la sua parte. Peccato che - a differenza di Friburgo - Firenze non ambisca a diventare la capitale mondiale delle città ecosostenibili con grande beneficio per tutti i fiorentini e della sua immagine internazionale.Posta, news, sport, oroscopo: tutto in una sola pagina. Crea l'home page che piace a te! www.yahoo.it/latuapagina -- Mailing list Educazione alla pace dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/educazioneArea tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace/indices/index_456.htmlSi sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html
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