Re: case con etichetta per risparmiare energia ( e soldi )





Quand'è stato l'ultima volta che mettevano un segno sulle case?

Ah, sì, poco prima della seconda guerra mondiale, qui da noi ed in Germania.

E poi ancora altri obblighi e divieti, e perché poi?

Per evitare di affrontare le questioni alla base dei nostri problemi.

L'ambientalismo: nuovo "ismo" di turno.

Che vergogna ...

Danilo D'Antonio





On 17/10/06 at 10.52 ANDREA AGOSTINI wrote:

>da repubblica di VENERDÌ 13 OTTOBRE 2006 
>
> Dovranno essere classificate, così come avviene per gli elettrodomestici.
>Ecco le regole 
>Arriva la casa con l´etichetta così risparmieremo energia 
>gli effetti 
>E sui nuovi edifici, pannelli solari obbligatori 
>Dal 2007 l´annuncio immobiliare si scriverà così: "Tre stanze, salone, due
>bagni, vista sul parco, classe A" 
>ANTONIO CIANCIULLO 
>
>ROMA - Tre stanze, salone, doppio bagno, vista sul parco, classe A. Sarà
>questo, a partire dal prossimo anno, il modello degli annunci immobiliari.
>Le case saranno quotate tenendo conto anche delle loro prestazioni di
>consumo: avranno un´etichetta energetica, come i frigoriferi. Ma sotto un
>certo standard di efficienza, decisamente superiore al livello attuale,
>non potranno più andare. Così come sarà obbligatorio, per considerare
>concluso il momento della costruzione, rifinire l´edificio con uno o più
>pannelli solari.
>Prima la Finanziaria e poi il decreto sull´efficienza energetica approvato
>nell´ultimo Consiglio dei ministri hanno impresso al mercato edilizio
>italiano una doppia spinta formidabile, proiettandolo in avanti, verso il
>gruppo dei paesi europei che già da anni utilizzano la leva ambientale per
>migliorare la qualità della vita all´interno delle case e per far nascere
>un mercato nazionale competitivo. «E´ un´operazione culturale che, oltre a
>permetterci di tagliare le emissioni di anidride carbonica per raggiungere
>gli obiettivi di Kyoto, sarà di stimolo alla crescita, all´innovazione
>tecnologica e alla riduzione della bolletta energetica delle famiglie», ha
>spiegato il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani mostrando
>come gli aspetti ambientali del decreto s´intreccino a quelli economici e
>aiutino a creare un´industria europea in grado di fronteggiare una sfida
>energetica sempre più dura.
>Il più vistoso dei cambiamenti decisi, la certificazione dei consumi
>energetici, scatterà, in caso di compravendita dell´intero immobile, dal
>prossimo primo luglio per gli edifici superiori ai mille metri quadrati.
>Dal primo luglio 2008 lo stesso obbligo riguarderà gli edifici sotto i
>mille metri quadrati, sempre in caso di compravendita dell´intero
>immobile. Dal primo luglio 2009, infine, l´etichetta energetica diventerà
>obbligatoria anche per vendere un singolo appartamento.
>Non è finita. Dal primo gennaio 2008 gli standard sulle nuove costruzioni
>metteranno fuori legge le case che dissipano un calore sempre più caro. E
>a partire dal primo gennaio 2010 scatteranno criteri ancora più rigorosi.
>A quel punto si potrà risparmiare il 40 per cento dell´energia che rubava
>una casa costruita fino al 2005. E una parte dell´energia che comunque
>verrà consumata non ci costerà nuvole di smog. Nei nuovi edifici almeno la
>metà del fabbisogno di acqua calda dovrà essere ottenuta usando il solare
>termico, una tecnologia ormai matura che in Germania ha una diffusione
>dieci volte superiore rispetto all´Italia. In questo modo, oltretutto, si
>creerà un mercato di 400-500 mila metri quadrati di pannelli solari l´anno
>che darà all´Italia la possibilità di correre in un settore in grado di
>produrre fatturati consolidati.
>«Inoltre i nuovi edifici dovranno essere schermati dai raggi del sole, in
>modo da diminuire il bisogno di condizionamento, saranno fortemente
>incentivate le caldaie ad alta efficienza che fanno risparmiare un 20 per
>cento dei consumi, e sarà introdotta una piccola quota di fotovoltaico
>obbligatorio nelle nuove case», aggiunge Gianni Silvestrini, consigliere
>per l´energia e l´ambiente del ministro Bersani. «La somma delle misure
>adottate costituisce una vera e propria rivoluzione tecnologica nel
>settore edilizio che è responsabile del 30 per cento dei consumi
>energetici. I benefici saranno immediatamente visibili: ogni anno si
>costruiscono 250 mila nuovi alloggi e ogni alloggio consuma per il
>riscaldamento una tonnellata di petrolio l´anno secondo i vecchi standard,
>oltre un terzo in meno secondo i nuovi».
>--
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