INVITO per DOMANI convenzione cittadina cooperazione decentata sabato 11 marzo






Convenzione cittadina della solidarietà internazionale

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11 marzo 2006
Sala della Protomoteca Campidoglio

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ROMA PER
IL SUD DEL MONDO

IL SUD DEL MONDO PER ROMA



COMITATO CITTADINO per la COOPERAZIONE DECENTRATA e la SOLIDARIETA' INTERNAZIO



Programma

11 marzo 2006 Sala della                  Protomoteca - Campidoglio



8.30  registrazione dei partecipanti e distribuzione dei materiali
9.00  introduzione di Raffaella Chiodo, Coordinatrice Comitato cittadino
per la cooperazione decentrata
9.15  intervento di Walter Veltroni, Sindaco di Roma
9.30 - 10.00  interventi di dialogo dei Coordinatori dei Tavoli tematici
del Comitato Cittadino:
Vincenzo Curatola (lotta alla povertà)
Olga Jazzarelli (intercultura)
Claudia La Monaca (pace)
Silvia Stilli (sviluppo sostenibile)
Risposte del Sindaco di Roma
10.15 - 13.00  continuazione della sessione plenaria
13.00 - 14.00  pausa

14.00 - 16.00  sessioni tematiche parallele:
a) pace e intercultura
b) lotta alla povertà e sviluppo sostenibile
16.00  sessione plenaria: resoconto dei moderatori delle sessioni tematiche
dibattito
18.00  conclusioni della Convenzione cittadina e indicazioni del percorso
verso gli STATI GENERALI della solidarietà internazionale
Durante le sessioni plenarie o le sessioni tematiche sono previsti, tra gli
altri, interventi di:
Marco Baccin, Direttore dell'Ufficio Relazioni Internazionali del Comune di
Roma
Angelo Bonelli, Assessore all'ambiente e cooperazione internazionale della
Regione Lazio
Giuseppe Deodato, Direttore generale della Cooperazione allo sviluppo
Dino Gasparri, rappresentante del Consiglio comunale nel Comitato cittadino
Maria de Lourdes Jesus, Presidente della associazione Tabanka Onlus
Ilham Osman Ibrahim (Rete delle donne africane per la pace, Sudan)
Adriano Labbucci, Presidente del Consiglio Provinciale di Roma
Stefano Manservisi, Direttore generale sviluppo della Commissione europea
Luisa Morgantini, Presidente della Commissione sviluppo del Parlamento Europeo
Giampiero Rasimelli, portavoce Forum del Terzo Settore
Gabriel Ionut Rusu, consigliere comunale aggiunto in rappresentanza dei
cittadini immigrati
Carlo Tassara, in rappresentanza della Associazione ONG italiane
Alex Zanotelli, missionario comboniano


E' inoltre prevista la partecipazione di un esponente della Autorità
nazionale palestinese in Italia, di un esponente dell'area balcanica, di
altri esponenti italiani e di paesi del Sud del Mondo.

Rappresentanti delle istituzioni  Assessorati e Municipi del Comune di
Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio, sono invitati a
partecipare alla Convenzione
Le associazioni che fanno parte del Comitato cittadino per la cooperazione
decentrata possono portare materiale illustrativo da esporre in
distribuzione sui tavoli all'ingresso (limitatamente allo spazio
disponibile)
Nel corso della Convenzione cittadina della solidarietà internazionale
verranno messi in distribuzione materiali ed elaborati sulle attività di
cooperazione decentrata in atto nell'ambito romano



La partecipazione
alla Convenzione cittadina
della solidarietà internazionale
è aperta a tutti


Per informazioni:
<mailto:comitatocittadinoroma at yahoo.it>comitatocittadinoroma at yahoo.it
oppure telefonare ai numeri              06 85358051 (dalle 10.00 alle
14.00) 06 77072773 (dalle 15.00 alle 17.00)





Roma, 28 febbraio 2006

A tutti i soggetti in indirizzo


Oggetto: invito Convenzione sulla cooperazione e la solidarietà
internazionale della Città di Roma- 11 marzo 2006




Care amiche e cari amici,

come ricorderete, nei giorni scorsi avete ricevuto un invito a partecipare
alla Convenzione sulla cooperazione e la solidarietà internazionale
proposta che e' stata lanciata in occasione della Assemblea del Comitato
Cittadino del giugno scorso, e agli incontri preparatori.

Quella idea, largamente condivisa e  discussa, che è stata assunta come
impegno importante da parte della Commissione del Comitato Cittadino eletta
in occasione di quella assemblea.

In questi mesi abbiamo cercato di costruire le condizioni per un incontro
che partisse dal basso, con un processo  partecipato delle realtà del
Comitato Cittadino, e in generale della società civile della nostra città,
che raccogliesse gli stimoli più innovativi ed avanzati su quella che
vorremmo fosse la cooperazione e la solidarietà internazionale.

Lo abbiamo voluto fare a partire dalla nostra esperienza locale affinché la
Convenzione sia  una vera  occasione di confronto che da un po' di tempo si
e' avviata anche a livello nazionale ed internazionale.

A questo fine abbiamo realizzato incontri preparatori sia dei Tavoli
tematici del Comitato cittadino aperti alla partecipazione di tutti e agli
incontri pubblici del 28 febbraio tenutisi presso l'Universita', di
confronto con istituzioni, mondo del lavoro e imprese, nel tentativo di
coinvolgere nella nostra iniziativa il maggior numero di soggetti
interessati, a vario livello e in vario modo, in iniziative di cooperazione
decentrata e solidarieta' internazionale.

L'incontro del 28 e' stato molto partecipato e ha fatto registrare
l'interesse e la competenza che molte realta' della nostra citta' esprimono
sul tema della cooperazione decentrata. Noi vogliamo mettere a frutto il
piu' possibile le energie e le idee e le proposte che da quell'incontro
sono emerse per rendere piu' efficace la giornata dell'11 marzo.

Ci sembra che anche grazie al contributo che da questi incontri e' venuto
sia possibile fare della  Convenzione un momento utile in cui cercare di
superare un limite che il dibattito sulle prospettive generali della
cooperazione e del nostro operare fin qui svolto ha messo in evidenza,
rivolgendo principalmente -a nostro avviso quasi esclusivamente -
l'attenzione al  "come", e quindi agli strumenti (Agenzia o no) e al
"quanto" e quindi alle risorse finanziarie necessarie.

Questi punti certamente sono importanti, ma noi vorremmo che l'attenzione
della discussione venisse data di piú al "cosa", "con chi" e "perché"
facciamo cooperazione, e quindi su come si  traducono le relazioni e la
politica internazionale di una comunità e di una città o di un paese in
attività di cooperazione internazionale.

Dal punto di vista dell'analisi quantitativa della politica di
cooperazione, lo sappiamo tutti, siamo di fronte ad un quadro sconfortante,
quale quello del bilancio della cooperazione allo sviluppo, ridotto in
Italia ai minimi termini, non a caso siamo gli ultimi al mondo nel
perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Questo dato e'
ancora piu' amaro se si considera che nel calcolo delle "risorse fresche"
messe a disposizione dal nostro Governo del nostro paese include
strumentalmente le quote di cancellazioni del debito falsando il dato
(0,15% del PIL) gia' penoso dell'impegno italiano nel finanziamento dello
sviluppo.

Un fatto che stride con l'altro dato, quello relativo all'attenzione
dell'opinione pubblica, la mobilitazione della societa' civile nella lotta
contro la poverta' che ha visto l'anno scorso una mobilitazione con diverse
iniziative importanti, fra cui la Marcia per la pace Perugia Assisi
dedicata proprio alla lotta alla povertà e che ha registrato una
partecipazione straordinaria. Un insieme di manifestazioni ed iniziative
che pongono l'Italia al primo posto in termini di sensibilita' e
solidarietà.
Anche il dato della cooperazione italiana, ridotta ormai a poco piu' di un
ricordo, viene una volta ancora confortato dal fenomeno straordinario della
cooperazione decentrata realizzata dagli enti locali in collaborazione con
la società civile impegnata in questo settore. Nel suo insieme la
cooperazione decentrata mobilita piu' risorse di quelle messe a
disposizione dal Governo.

Spostandoci sull'analisi del dato qualitativo, il quadro internazionale, lo
stato del mondo, il processo di globalizzazione, questo nostro presente in
cui con sempre maggiori difficoltà viviamo e operiamo, è  radicalmente
cambiato, e non in meglio, rispetto a quando fu creata la legge 49 che pure
ancora oggi regola la cooperazione internazionale del nostro paese. Per
questo non basta parlare di riforma della legge affrontando il tema degli
strumenti, senza sviscerare i contenuti, gli scopi stessi, di cio' che con
la cooperazione dovrebbe fare oggi e in futuro.

E' un fatto che nel frattempo sono cambiati gli attori della cooperazione
nel nostro Paese, il "nuovo" è dato da un protagonismo forte e diretto
delle comunità, istituzioni decentrate e società civile, profit e no
profit. E nel contempo sono cambiati quelli che definiamo i nostri partner
nei paesi cosiddetti "beneficiari", è cambiato il modo di intendere e
tradurre in attività e programmi le relazioni, lo scambio, il confronto tra
noi e loro. I temi in discussione oggi non sono i progetti in sé, ma la
costruzione di dialogo e alleanze e programmi duraturi per un mondo
realmente più giusto, migliore. Un vero partenariato richiede prima di
tutto riconoscimento reciproco e pari dignità.
Per questo è determinante discutere nella convenzione, nei nostri
dibattiti, facendo sentire voci e ragioni dei nostri partner e anche delle
comunità straniere presenti a Roma.

Noi crediamo che  il tema dei 'diritti globali' in una 'società mondiale
aperta' deve essere al centro delle politiche di cooperazione delle nostre
città e comunità, perché sia poi oggetto di una 'vertenza' sociale verso il
Governo per la riforma delle politiche di cooperazione.

In questo senso l'esperienza avviata dal Comune di Roma con il Comitato
Cittadino per la cooperazione e la solidarietà internazionale, uscendo
dalla sua prima fase sperimentale, puo' costituire un'importante pezzo del
ragionamento da cui partire per apportare un contributo concreto alla
discussione e al confronto che speriamo possa essere ricco e partecipato,
foriero di proposte che ci aiutino a correggere limiti e migliorare la
nostra azione cosi' come ad identificare quei nuovi contenuti per le
politiche di cooperazione e solidarietà che avvertiamo come urgenza
politica e morale.

Per questo vi invitiamo tutti a partecipare alla Convenzione portando le
vostre idee ed elaborare insieme obiettivi e strategie per una nuova
stagione di solidarieta' internazionale.

Vi aspettiamo!

In attesa della vostra risposta  alla mail
<mailto:comitatocittadinoroma at yahoo.it>comitatocittadinoroma at yahoo.it e/o
ai numeri telefonici 06.85358051 (h.10.00-14.00) e 06.77072773
(h.15.00-17.00),
vi inviamo i nostri più cordiali saluti.

Raffaella Chiodo
coordinatrice del Comitato Cittadino


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