Fw: Infosdebitarsi del 12 giugno 2005 Comunicato stampa



Comunicato Stampa

SDEBITARSI: L'accordo annunciato dal g7 finanziario cancella solo il 10 %
del debito che continua a soffocare le speranze e la vita dei popoli
schiacciati dalla poverta'.

La campagna Sdebitarsi esprime un suo primo giudizio sulla proposta
annunciata dai Ministri delle Finaze del G7 tenutosi a Londra in questo
week end.


L'accordo proposto dal G7 finanziario rappresenta un utile passo ma e' del
tutto insufficiente. Insusfficiente per tre ragioni principali: riguarda
solo un numero ristretto di paesi (18.), non mette affatto in discussione
le condizionalita' economiche imposte da Banca Mondiale e Fondo Monetario
Internazionale che hanno caratterizzato in modo fallimentare la creazione
del debito di questi paesi e non garantisce il rispetto degli impegni per
lo sviluppo, con risorse addizionali che devono accompagnare ogni sincera
coerente e vera iniziativa per la lotta alla poverta'.

Anche in presenza di questa nobile iniziativa il volume dei debiti pagati
dai paesi piu' poveri supera di gran lunga quello destinato dai paesi
ricchi ai cosiddetti aiuti allo sviluppo.

L'iniziativa annunciata oltretutto contribuisce a smascherare la faziosita'
e il cinismo di chi ancora oggi oppone il diniego per insostenibilita'
finanziaria e impraticabilita' tecnica della cancellazione dei debiti
 verso le IFI  (Istituzioni Finanziarie Internazionali|)  BM e FMI.
Dimostra, con anni di ritardo, che quanto sollecitato a gran voce dalla
societa' civile con la campagna per la cancellazione del debito e'
semplicemente possibile a patto che lo si voglia davvero, poiche' si supera
l'intoccabilita' del tabu' dei crediti della Banca Mondiale e Fondo
Monetario Internazionale. Cosi' i Governi, seppure in minima parte, sono
arrivati laddove la societa' civile chiedeva di andare :cancellazione dei
crediti delle IFI.



Per farlo basta la volonta' politica che le leadershiep dei paesi ricchi,
nonostante abbiano firmato tutti l'impegno a realizzazre gli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio, non hanno fin ora dimostrato di voler esprimere.sul
serio.

L'annuncio dell'accordo  tra i Ministri delle finanze indica che si
dovrebbe arrivare  alla cencellazione dei debiti di 18 paesi verso Banca
Mondiale, Banca di Africana di Sviluppo  e Fondo Monetario. Internazionale.
E' importante far notare, come fanno in queste ore molte organizzazioni
della societa' civile impegnata a favore della cancellazione del debito,
che questa iniziativa riguarderebbe solo 18 paesi, escludendone altri 40
che avrebbero bisogno disperato del 100% . Si calcola (fonte ricerca Action
Aid)che con questa iniziativa si arriva del solo 10%  della
necessaria cancellazione del debito per i paesi impoveriti.

La richiesta espressa con mobilitazioni per liberare i paesi poveri dalla
crisi del debito portata avanti della campagna internazionale che ha visto
coinvolti milioni di cittadini in tutto il mondo per questo
obiettivo,chiede una risposta vera, all'altezza delle misure necessarie
alla soluzione del dramma del debito. Qualcosa di ben lontano dalla
presunta soluzione esaustiva ed epocale che il cancelliere Gordon Brown e i
suoi colleghi del g7 stanno vantando.

In particolare vogliamo sottolineare che , come spesso accade in
prossimita' dei G8 vengono adottate proposte apparentemente generose che
poi purtroppo vengono smentite nei mesi successivi. Basti guardare alle
promesse fatte in occasione dei vertici precedenti e in gran
parte disattesi.

A questo proposito e' doveroso ricordare la pessima posizione dell'Italia.
Il nostro paese con lo 0,15% e' l'ultimo nell'elenco dei paesi per cio' che
riguarda gli aiuti allo sviluppo per non parlare degli impegni assunti per
raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che l'Italia ha
sottoscritto insieme a 185 paesi del mondo alle Nazioni Unite. Inoltre il
dato del 15% include lle cancellazioni bilaterale del debito portando cosi'
il dato reale di risorse fresche destinate allo sviluppo allo sconfortante
0,04%.

A cinque anni da quella storica assunzione di responsabilita', l'Italia
puo' "vantare" di non avere rispettato l'mpegno sul debito dovuto alla
legge italiana 209 che prevedeva una cancellazione di 6 milioni di euro
avendone cancellati solo 2,5. Inoltre ha "cancellato" la cooperazione
applicando tagli pressoche' totali alle spese a sostegno della lotta' alla
poverta' nei paesi in cosiddetta via di sviluppo.

Se si vuole rivendicare una credibilita' sugli impegni affermati in questi
giorni..Non si puo' cancellare il debito e contemporaneamente cancellare
gli aiuti.
I soldi ci sono ma prendono altre strade: spese militari, spesso sotto il
falso nome di "operazioni umanitarie" o falsi tagli alle tasse.

Altro che Piano Marshall per i paesi poveri! Ribadiamo che il volume degli
aiuti verso i paesi piu' poveri, rispetto alle entrare rappresentate del
ripagamento del debito da parte di questi ultimi verso i paesi ricchi e
sviluppati, e' vergognosamente sproporzionato e indica con evidenza che
ancora oggi, la ragione di una mancata decisione politica seria che porti
ad una vera e definitiva cancellazione del debito e' da
ricercare nell'incalcolabile interesse verso la risorsa di entrate nelle
casse dei paesi piu' ricchi cui nessuno intende rinunciare per garantire la
crescita del nostro benessere basato sull'ulteriore impoverimento dei
popoli gia' martoriati da malattie e altri disastri.ivi compreso quello
delle regole ingiuste del commercio.

Con la tendenza offerta da questi dati, con quale coraggio si presenteranno
i paesi piu' ricchi all'appuntamento di settembre a New York? quando
dovranno fare il punto sugli impegni assunti all'inizio del millennio?

IL 24 giugno a Roma e in altre citta' la campagna Sdebitarsi organizza una
conferenza stampa e un incatenamento simbolico per rappresentare la
schiavitu' del debito che ancora affligge tanti popoli della terra
echiedere un cambio di rotta sulla cancellazione del debito, risorse per lo
sviluppo, rispetto degli impegni per il raggiungimento degli Obiettivi
diSviluppo del Millennio.

Al presente comunicato hanno espresso la loro adesione singole associazioni
e personalita' che fanno parte della campagna Sdebitarsi per sottolineare
l'importanza della mobilitazione sul debito:
Alex Zanotelli, Luca De Fraia Action Aid International, Maurizio Gubiotti,
Legambiente, Antonio Tricarico di CRBM

Attendiamo ulteriori adesioni per segnalarli attraverso al nostra
Infosdebitarsi nei prossimi giorni e in vista della conferenza stampa e
iniziativa del 24 giugno.

Roma, 12 giugno 2005
Raffaella Chiodo
Sdebitarsi

per informazioni contattare:
Raffaella Chiodo
r.chiodo at inwind.it
tel 338 8558052