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Re: colza ecc.
- Subject: Re: colza ecc.
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 17 Apr 2005 20:53:08 +0200
come sempre parlare è facile gestire molto molto difficile quei puzzoni dei romanihanno tanti demeriti e certamente non sono esenti da critiche ma credo che se vogliamo che la discussione sia utile - se no è una perdita di tempo - dovremmo parlare coi romani - nel senso degli amministratori e farci spiegare il loro punto di vista . Una amministrazione gestita da una coalizione è sottoposta a numerosissimi vincoli, politici, legali ed amministrativi, in più esistono le care vecchie lobbies dei petrolieri che si danno molto da fare - in tutti i comuni d'italia e del mondo - e non è facile trovare un accordo in giunta per baipassarli. Detto ciò credo che si potrebbe fare molto di più sia in termini di miglioramento che in termini di risparmio, a i conti non possono essere legati alla colza o meno devono essere fatti sulla gestione complessiva - e sulle priorità - del sistema di trasporto delle merci e delle persone nelle città. Soluzioni apparentemente buone diventano nocive in un quadro generale. Per esempio a genova la giunta vuole sostituire gli autobus disel con quelli elettrici nella zona di nervi - levante cittadino -. La cosa sarebbe bellissima visto i livelli orripilanti di inquinamento determinato dai disel nelle strade strette della delegazione genovese. Peccato che....una persona prende il bus dal centro per andare a nervi, si fa 8 chilometri e arriva a nervi. Qui deve scendere , aspettare il bus elettrico, e iniziare un giro tipo ricamo per tutta la delegazione per fare le tre fermate successive che portano attualmente lo stesso bus al centro della delegazione . Risultato: gli abitanti odiano gli autobus elettrici e usano la macchina. L'unico che ci guadagno è il costruttore di autobus elettrici che viene finanziato con fondi europei e l'assessore che ci fa - negli altri quartieri - la sua bella figura. Poi gli autobus eletrici si rompono, non ci sono più soldi per la manutenzione - oltremodo costosa - fine dell'esperimento, molti milardi buttati, e tutto ricomincia come prima . La stessa cosa con l'olio di colza : mi ci vedi a me che sul marciapiede faccio rifornimento all'automobile e poi riporto le taniche in casa ( dove non potrei stivarle ). Sino a che non ci sarà una rete di distribuzione - e qui potrebbero attivarsi gli enti pubblici - l'olio di colza andrà bene per i ricchi e i talebani come a volte siamo noi ma non uscirà mai dalla nicchia , per un pò la gente andrà a fare incetta negli ipermercati e poi tornerà tranquillamente alla cara vecchia benzina in attesa del mitico - pacco - dell'idrogeno. andrea ----- Original Message ----- From: "Viviana" <vivianavivarelli at aliceposta.it> To: <economia at peacelink.it> Sent: Sunday, April 17, 2005 6:33 PM Subject: Re: colza ecc. > Caro Andrea > non so se posso permettermii, ti mando la lettera di Alberto Albertini > vedi tu, se poi trovi qualche articolo che abbia fatto il punto tra > detrattori e esaltati mi farebbe piacere > viviana > > vivianavivarelli at aliceposta.it > > Cara Viviana > complimenti per l'istantanea ricerca e i risultati. Lo scetticismo di fronte > alle notizie è d'obbligo, ciò spinge alle verifiche. Verifiche che, mi pare, > dimostrano che la questione olio vegetale è oggetto di ricerche e > sperimentazioni per la messa a punto di un prodotto idoneo. > altra questione è quella delle decisioni della amministrazioni! > Due osservazioni: > L'olio vegetale non riduce l'inquinamento urbano del 70% perchè è pur sempre > una combustione che avviene entro l'area urbana. Ogni combustione produce > grandi quantità di anidride carbonica che non dipende dal combustibile ma > dalla quantità di calore generata ovvero di potenza necessaria per muovere > un mezzo pubblico. Forse ci saranno differenze su polveri sottili e > sottoprodotti di combustione ma l'effetto serra..............rimane. La > teoria che l'effetto serra si annulla perchè la pianta della colza assorbe > l'anidride carbonica che poi genererà, è opinabile. Primo perchè non so se è > stato fatto un calcolo stechiometrico tra l'assobimento della pianta e la > generazione dell'olio che proviene dai solò i semi della pianta, poi perchè > le coltivazioni necessarie andrebbero a rimpiazzare altre coltivazione che > assorbono anidride ma non ne generano perchè finiscono in combustione. > Gli autobus elettrici inquinano in quanto utilizzano energia prodotta dalla > combustione di materiali vari e ne consumano anche di più per via delle > perdite di traporto dell'energia e delle batterie, però l'inquinamento > risulta spostato fuori dall'area urbana dove esiste la massima > concentrazione. Non so quanto siano economici perchè devono trasportare più > batterie che passeggeri. Le batterie di per se stesse non inquinano salvo il > problema dello smaltimento del piombo a fine utilizzo o dell'acido > solforico. > Questo non significa che sono contrario ma che cerco di essere realista. Le > uniche fonti non inquinanti sono quella solare e qualla eolica, tutte le > altre soluzioni sono compreomessi da valutare per il migliore in un certo > stato delle cose. > aa. > > .La mia lettera era: > Ricevo e trasmetto: > > Facendo una ricerca in internet sull'uso dell'olio vegetale come > carburante in implementazioni di tipo istituzionale, ho scoperto alcune > cose *molto* interessanti, che voglio condividere con voi.. > Il progetto istituzionale europeo piu avanzato nell'uso dell'olio vegetale > puro come carburante sembra essere gestito dal Comune di Cork > (Irlanda-Eire): hanno infatti implementato l'uso dell'olio nella flotta di > bus comunali. E fin qua, niente di strano...sono in molti a dire che in > Europa, sono anni-luce avanti a noi.. > Sul sito del Comune di Cork tra l'altro sono stati resi pubblici dei > materiali di documentazione veramente chiari e dettagliati, che > saranno tradotti su Socialforge.net. > > http://www.corkcity.ie/ourservices/roads/european_projects.shtml > Il progetto del Comune di Cork è finanziato dalla Comunità Europea per > mezzo delle iniziative CIVITAS (CIty VITAlity Sustainability) e MIRACLES > (Multi Initiatives for Rationalised Accessibility and Clean, Liveable > EnvironmentS). In particolare, la cosa piu interessante è che vi è > una partnership congiunta nell'iniziativa CIVITAS > da parte dei Comuni di ROMA, Barcellona and Winchester ed addirittura vi > è il coordinamento stesso del progetto da parte del Comune di ROMA, per > mezzo dell'azienda di trasporto comunale Atac, per quanto attiene > all'iniziativa MIRACLES (questi sono i dati pubblici del capoprogetto > Miracles: Chiara Di Majo - ATAC SpA - Via Sondrio 18, 00176 > Roma, Italia - e-mail: chiara.dimaio at atac.roma.it - tel. (+39) 0646954814; > fax (+39) 0646954817)! > > http://www.civitas-initiative.org > http://www.miraclesproject.org/ > Esistono documenti pubblici sul > sito dell'ATAC (l'azienda di trasporto pubblico romano) in merito agli > avanzamenti del progetto MIRACLES: > http://www.atac.roma.it/atacineurope/newsletter/MIRACLES_1it.pdf > http://www.atac.roma.it/atacineurope/newsletter/MIRACLES_2it.pdf > > Riguardo a Cork, nella newsletter Miracles #2 è scritto tra l'altro: > "L'impegno del Comune di Cork per il progetto MIRACLES era quello di > convertire in eco-compatibili da 5 a 10 veicoli: durante il 2004 > l'obiettivo è stato ampiamente superato con l'adattamento di 17 veicoli > all'utilizzo dell'olio vegetale. Dopo aver esaminato diversi kit di > conversione e varie tipologie di bio-carburanti disponibili, si è deciso > di utilizzare il kit di conversione ELSBETT per l'affidabilità e la > semplicità nell'utilizzo. Diversamente dai kit degli altri concorrenti, > infatti, questo è un sistema a serbatoio singolo che non richiede nessun > intervento manuale per scambiare i due carburanti." Ed inoltre: "I kit > di conversione sono stati applicati a 11 Fiat Ducato, 4 Ford Courier, > 1 VS Transporter ed 1 Isuzu NQR". > http://www.elsbett.com/engl/index.htm > Se, come sembra dalle informazioni presenti sul sito dell'Atac, l'uso > dell'olio vegetale come carburante è possibile e praticabile > IMMEDIATAMENTE (con riduzioni dell'inquinamento urbano quantomeno del > 70%!), non si capisce perche a ROMA, ancora non è stato fatto nulla in > merito. Come si può leggere dai documenti sul sito irlandese e su quello > italiano, il Comune di Roma (Dip. VII e X) ed altri enti pubblici (Atac, > Sta, Enea, Università "La Sapienza") e privati (Gruppo Interclub Spa e > People Service) sono direttamente coinvolti nell'iniziativa MIRACLES e > quindi possono usufruire in modo diretto del know-how e dell'esperienza > (che sembra sia iniziata nel 2002) del Comune di Cork, immediatamente > fruibile proprio per mezzo della partnership comune nel progetto. > Dato che poi la flotta di autobus romani è quasi totalmente basata su > motori diesel, non si capisce perche' a ROMA non abbiano quantomeno > provveduto ad iniziare una sperimentazione limitata su poche vetture dal > 2002 a oggi... Nella newsletter Miracles #1, è la stessa ATAC a scrivere, > riguardo al progetto irlandese: "la conversione del parco veicoli > dell'Amministrazione in vetture alimentate ad olio vegetale. Questa scelta > deriva da un indagine condotta nel 2002 su diversi tipi di veicoli a bassa > emissione inquinante: i motori ad olio vegetale, di fatto, rappresentano > al momento l'opzione più semplice ed eco-compatibile". > Perchè allora a ROMA sono stati acquistati mega autobus, bus elettrici con > batterie inquinantissime..ed ancora costosi flat-monitors a cristalli > liquidi per informazioni online sui bus, obliteratrici per biglietti > ipertecnologiche e tanti altri inutili gadgets...invece di riconvertire > SUBITO la flotta dei trasporti pubblici con un migliaio di economici kit > di trasformazione della Elsbett (che, come indicato nel loro sito, si > aggirano tra i 2000,00 e i 4000,00 euro e che per grandi acquisti > verrebbero a costare sicuramente meno)? > magius > (http://www.socialforge.net) > > Viviana > vivianavivarelli at aliceposta.it > > > > > > > > > -- > No virus found in this incoming message. > Checked by AVG Anti-Virus. > Version: 7.0.308 / Virus Database: 266.9.15 - Release Date: 16/04/2005 > > > > -- > Mailing list Economia dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/economia/maillist.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html >
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