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Re: colza ecc.
- Subject: Re: colza ecc.
- From: "Viviana" <vivianavivarelli at aliceposta.it>
- Date: Sun, 17 Apr 2005 18:33:47 +0200
Caro Andrea non so se posso permettermii, ti mando la lettera di Alberto Albertinivedi tu, se poi trovi qualche articolo che abbia fatto il punto tra detrattori e esaltati mi farebbe piacere
viviana vivianavivarelli at aliceposta.it Cara Viviana complimenti per l'istantanea ricerca e i risultati. Lo scetticismo di fronte alle notizie è d'obbligo, ciò spinge alle verifiche. Verifiche che, mi pare, dimostrano che la questione olio vegetale è oggetto di ricerche e sperimentazioni per la messa a punto di un prodotto idoneo. altra questione è quella delle decisioni della amministrazioni! Due osservazioni: L'olio vegetale non riduce l'inquinamento urbano del 70% perchè è pur sempre una combustione che avviene entro l'area urbana. Ogni combustione produce grandi quantità di anidride carbonica che non dipende dal combustibile ma dalla quantità di calore generata ovvero di potenza necessaria per muovere un mezzo pubblico. Forse ci saranno differenze su polveri sottili e sottoprodotti di combustione ma l'effetto serra..............rimane. La teoria che l'effetto serra si annulla perchè la pianta della colza assorbe l'anidride carbonica che poi genererà, è opinabile. Primo perchè non so se è stato fatto un calcolo stechiometrico tra l'assobimento della pianta e la generazione dell'olio che proviene dai solò i semi della pianta, poi perchè le coltivazioni necessarie andrebbero a rimpiazzare altre coltivazione che assorbono anidride ma non ne generano perchè finiscono in combustione. Gli autobus elettrici inquinano in quanto utilizzano energia prodotta dalla combustione di materiali vari e ne consumano anche di più per via delle perdite di traporto dell'energia e delle batterie, però l'inquinamento risulta spostato fuori dall'area urbana dove esiste la massima concentrazione. Non so quanto siano economici perchè devono trasportare più batterie che passeggeri. Le batterie di per se stesse non inquinano salvo il problema dello smaltimento del piombo a fine utilizzo o dell'acido solforico. Questo non significa che sono contrario ma che cerco di essere realista. Le uniche fonti non inquinanti sono quella solare e qualla eolica, tutte le altre soluzioni sono compreomessi da valutare per il migliore in un certo stato delle cose. aa. .La mia lettera era: Ricevo e trasmetto: Facendo una ricerca in internet sull'uso dell'olio vegetale come carburante in implementazioni di tipo istituzionale, ho scoperto alcune cose *molto* interessanti, che voglio condividere con voi.. Il progetto istituzionale europeo piu avanzato nell'uso dell'olio vegetale puro come carburante sembra essere gestito dal Comune di Cork (Irlanda-Eire): hanno infatti implementato l'uso dell'olio nella flotta di bus comunali. E fin qua, niente di strano...sono in molti a dire che in Europa, sono anni-luce avanti a noi.. Sul sito del Comune di Cork tra l'altro sono stati resi pubblici dei materiali di documentazione veramente chiari e dettagliati, che saranno tradotti su Socialforge.net. http://www.corkcity.ie/ourservices/roads/european_projects.shtml Il progetto del Comune di Cork è finanziato dalla Comunità Europea per mezzo delle iniziative CIVITAS (CIty VITAlity Sustainability) e MIRACLES (Multi Initiatives for Rationalised Accessibility and Clean, Liveable EnvironmentS). In particolare, la cosa piu interessante è che vi è una partnership congiunta nell'iniziativa CIVITAS da parte dei Comuni di ROMA, Barcellona and Winchester ed addirittura vi è il coordinamento stesso del progetto da parte del Comune di ROMA, per mezzo dell'azienda di trasporto comunale Atac, per quanto attiene all'iniziativa MIRACLES (questi sono i dati pubblici del capoprogetto Miracles: Chiara Di Majo - ATAC SpA - Via Sondrio 18, 00176 Roma, Italia - e-mail: chiara.dimaio at atac.roma.it - tel. (+39) 0646954814; fax (+39) 0646954817)! http://www.civitas-initiative.org http://www.miraclesproject.org/ Esistono documenti pubblici sul sito dell'ATAC (l'azienda di trasporto pubblico romano) in merito agli avanzamenti del progetto MIRACLES: http://www.atac.roma.it/atacineurope/newsletter/MIRACLES_1it.pdf http://www.atac.roma.it/atacineurope/newsletter/MIRACLES_2it.pdf Riguardo a Cork, nella newsletter Miracles #2 è scritto tra l'altro: "L'impegno del Comune di Cork per il progetto MIRACLES era quello di convertire in eco-compatibili da 5 a 10 veicoli: durante il 2004 l'obiettivo è stato ampiamente superato con l'adattamento di 17 veicoli all'utilizzo dell'olio vegetale. Dopo aver esaminato diversi kit di conversione e varie tipologie di bio-carburanti disponibili, si è deciso di utilizzare il kit di conversione ELSBETT per l'affidabilità e la semplicità nell'utilizzo. Diversamente dai kit degli altri concorrenti, infatti, questo è un sistema a serbatoio singolo che non richiede nessun intervento manuale per scambiare i due carburanti." Ed inoltre: "I kit di conversione sono stati applicati a 11 Fiat Ducato, 4 Ford Courier, 1 VS Transporter ed 1 Isuzu NQR". http://www.elsbett.com/engl/index.htm Se, come sembra dalle informazioni presenti sul sito dell'Atac, l'uso dell'olio vegetale come carburante è possibile e praticabile IMMEDIATAMENTE (con riduzioni dell'inquinamento urbano quantomeno del 70%!), non si capisce perche a ROMA, ancora non è stato fatto nulla in merito. Come si può leggere dai documenti sul sito irlandese e su quello italiano, il Comune di Roma (Dip. VII e X) ed altri enti pubblici (Atac, Sta, Enea, Università "La Sapienza") e privati (Gruppo Interclub Spa e People Service) sono direttamente coinvolti nell'iniziativa MIRACLES e quindi possono usufruire in modo diretto del know-how e dell'esperienza (che sembra sia iniziata nel 2002) del Comune di Cork, immediatamente fruibile proprio per mezzo della partnership comune nel progetto. Dato che poi la flotta di autobus romani è quasi totalmente basata su motori diesel, non si capisce perche' a ROMA non abbiano quantomeno provveduto ad iniziare una sperimentazione limitata su poche vetture dal 2002 a oggi... Nella newsletter Miracles #1, è la stessa ATAC a scrivere, riguardo al progetto irlandese: "la conversione del parco veicoli dell'Amministrazione in vetture alimentate ad olio vegetale. Questa scelta deriva da un indagine condotta nel 2002 su diversi tipi di veicoli a bassa emissione inquinante: i motori ad olio vegetale, di fatto, rappresentano al momento l'opzione più semplice ed eco-compatibile". Perchè allora a ROMA sono stati acquistati mega autobus, bus elettrici con batterie inquinantissime..ed ancora costosi flat-monitors a cristalli liquidi per informazioni online sui bus, obliteratrici per biglietti ipertecnologiche e tanti altri inutili gadgets...invece di riconvertire SUBITO la flotta dei trasporti pubblici con un migliaio di economici kit di trasformazione della Elsbett (che, come indicato nel loro sito, si aggirano tra i 2000,00 e i 4000,00 euro e che per grandi acquisti verrebbero a costare sicuramente meno)? magius (http://www.socialforge.net) Viviana vivianavivarelli at aliceposta.it
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