rifiuti parte progetto riduci imballi



da ecodallecittà.it
sabato 8 gennaio 2004

La spesa? Disimballata è meglio!

Parte il progetto Riducimballi - Negozi Leggeri in provincia di Torino. Da
gennaio al via gli acquisti disimballati: prima i detersivi poi anche pasta
e legumi sfusi. Da Bergamo il furgone erogatore di detergenti
di Alessandra Mazzotta

La soluzione nella gestione dei rifiuti da imballaggi? Ridurli,
semplicemente. E' questa l'eco-rivoluzione alla base di Riducimballi -
Negozi Leggeri, progetto nato a Bergamo e ora migrato nell'hinterland
torinese, grazie all'Ecoistituto del Piemonte e al contributo della
Provincia di Torino, delle città di Collegno, Venaria e Quincinetto e dei
due consorzi Seta e CIDIU.
Si tratta di un'iniziativa innovativa che mira alla sostenibilità ambientale
attraverso la riduzione di rifiuti da imballaggi, in un'Italia che è al
secondo posto in Europa per loro produzione procapite. Il progetto parte a
gennaio col settore dei detersivi e andrà avanti nei prossimi cinque anni
ampliando l'offerta di prodotti disimballati.

 In pratica, l'idea vincente sta nel mutare le sorti del recipiente: non più
elemento usa e getta, ma oggetto da ri-utilizzare ciclicamente, riempito di
nuovo prodotto. "I clienti non dovranno fare altro che recarsi con i flaconi
vuoti nei cosiddetti Negozi Leggeri, dove troveranno distributori fissi di
detersivi ecologici alla spina, e lì farseli riempire - spiega Cinzia
Vaccaneo, responsabile del progetto e referente rifiuti dell'Ecoistituto del
Piemonte -. O, in alternativa, potranno sfruttare il passaggio casa per casa
di un furgone erogatore che arriverà nelle zone sprovviste di negozi,
servendo anche anziani e disabili".

Il furgone - completamente inventato, progettato e costruito dall'azienda
bergamasca Allegrini - è dotato di un sofisticato impianto di erogazione
comandato da un computer: l'operatore inserisce flaconi e codice del
cliente, un sensore ottico rileva la presenza del recipiente e lo riempie
automaticamente. Il sistema, infine, calcola il peso del prodotto erogato ed
emette lo scontrino fiscale.
Vincitore nel '99 del premio Regione Lombardia per 'l'innovazione che
consente la riduzione di rifiuti da imballaggio', l'ecofurgone ha circolato
per circa quattro anni in provincia di Bergamo, passando una volta al mese a
casa degli entusiasti clienti 'disimballati' (ben il 30% del totale), e si è
ora trasferito in tre Comuni del torinese: Collegno, Venaria e Quincinetto.

"L'iniziativa parte da queste tre realtà locali, ma l'intenzione è quella di
farla crescere, sia territorialmente sia come offerta merceologica', spiega
in conferenza stampa Angela Massaglia, assessore all'ambiente della
Provincia di Torino. In primavera ai detersivi si aggiungerà un nuovo
prodotto, scelto in base alle esigenze dei cittadini, fino ad arrivare ad un
'offerta che vada dall'acqua ai legumi sfusi.
"L'obiettivo è quello di creare un vero e proprio franchising di negozi
completamente disimballati - continua Cinzia Vaccaneo - da realizzare nei
prossimi cinque anni, al fine di commercializzare i prodotti garantendo la
reale esistenza di un sistema chiuso a livello produttivo". Per poi arrivare
a coinvolgere nell'iniziativa varie altre realtà, dalle Scuole Leggere ai
Comuni Leggeri.

Riduzione come unica soluzione possibile: per un progetto che richiede l'
impegno di cittadini, aziende e amministrazioni insieme, per puntare alla
sostenibilità ambientale promuovendo ovunque una nuova mentalità di consumo
ed acquisto sostenibili. "Fondamentale è allora che i clienti conoscano i
risultati positivi delle loro scelte - conclude Vaccaneo -, che sono sì
ambientali, ma anche economici: perché acquistando i detersivi alla spina si
possono risparmiare 0,33 centesimi, l'equivalente del costo di una singola
bottiglia di plastica. Alla sostenibilità ambientale si associa dunque anche
quella economica". Che l'eco-rivoluzione abbia inizio.

Il detersivo? Solo alla spina E la pasta si venderà sfusa - da La Repubblica
del 05.01.2005

I Negozi e i Comuni Leggeri in Italia

"Obiettivo: riduzione", parlano gli assessori coinvolti nel progetto nel
torinese

Il detersivo? Solo alla spina E la pasta si venderà sfusa

Al via a Collegno, Venaria e Quincinetto un progetto che elimina ogni tipo
di confezione

FABIO MARZANO

Prodotti più leggeri, senza imballaggi o involucri di vario genere: il
detersivo alla spina, la pasta sfusa. Non è commercio al naturale ma
un´iniziativa per ridurre la produzione di rifiuti derivata dal
confezionamento di alimentari e detergenti. Un imballo che nella maggior
parte dei casi finisce nel cestino aggravando le spese per lo smaltimento
della spazzatura. Ora tre Comuni della provincia di Torino si alleano per
eliminare il packaging da scaffali di supermercati e di negozi ma
soprattutto dalle discariche. Un sistema innovativo, sperimentato per ora
sono in Trentino Alto-Adige, per contrastare la filosofia usa e getta che
crea solo immondizia. Così a Collegno, Venaria e Quincinetto, cittadina
dell´alto Canavese, è partita «Riducimballi», un progetto per snellire la
quantità di scarti nel Torinese a cui guarda con interesse anche la Coop
all´insegna della spesa consapevole.
Un risparmio, non solo in termini ecologici ma anche finanziari. Per una
bottiglia si spendono in media 0,33 centesimi di euro. In questo caso,
invece, sarà sufficiente presentarsi alla cassa con un semplice contenitore
riutilizzabile. «In primavera - spiega l´assessore provinciale all´ambiente
Angela Massaglia ? vorremmo arrivare a creare un´offerta che andrà dalla
pasta ai legumi con l´obiettivo di realizzare in cinque anni un franchasing
di negozi completamente disimballati».
Secondo i dati dell´Ecoistituto Pasquale Cavaliere, uno dei partner della
campagna, un torinese produce 521 chili all´anno di rifiuti. «Una quota
salita in modo vertiginoso, nel 1997 erano 435 chili ? aggiunge l´assessore
comunale all´ambiente di Collegno Gianni Pesce ? L´obiettivo che ci
proponiamo di raggiungere, nel giro dei prossimi anni, è quello di abbattere
questa soglia del 5 per cento».
Quest´innovativo tipo di vendita al dettaglio inizierà dai negozi sotto
casa, per poi arrivare a coinvolgere anche il circuito della grande
distribuzione. «Partiremo dai detergenti ? prosegue Cinzia Vaccaneo
dell´Ecoistituto ? gli esercenti che hanno aderito avranno un erogatore,
mentre ci sarà anche un furgone che circolerà tra i Comuni per distribuire
il detersivo».

RIDUCIMBALLI, LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI NEGOZI

Imballi? No, grazie. Flaconi, cellophane e contenitori addio: i detersivi è
meglio comprarli sfusi. E' questa la sostenibilissima idea da cui parte
Riducimballi - Negozi Leggeri , il progetto proposto dall'Ecoistituto del
Piemonte Pasquale Cavaliere, con il contributo della Provincia di Torino,
delle Città di Collegno, Venaria e Quincinetto, di Seta S.p.A. e CIDIU
S.p.A.
Obiettivo: coinvolgere cittadini, negozianti e imprese in un percorso sempre
più ampio di riduzione dei rifiuti da imballaggi, partendo da un settore a
forte impatto ambientale quale è quello dei detersivi, per poi arrivare a
creare un'offerta più varia di prodotti disimballati nell'arco dei prossimi
cinque anni. Per la promozione di una nuova cultura della riduzione e di una
mentalità di consumo ed acquisto sostenibili.
Come funziona allora Riducimballi? Attraverso il ri-utilizzo dei contenitori
da parte dei clienti: "Perché il recipiente fornito non è più un elemento
usa e getta, ma diventa un oggetto da ri-usare periodicamente, riempiendolo
di nuovo prodotto ecologicamente corretto (per lavatrici, piatti, vetri,
pavimenti, lana)", spiega la responsabile del progetto, Cinzia Vaccaneo.

Per ricaricare il contenitore, il consumatore potrà recarsi nei cosiddetti
Negozi Leggeri, dove saranno posizionati distributori fissi, o potrà
sfruttare il passaggio casa per casa di un furgone erogatore di detersivi
alla spina, che risponderà alle esigenze di anziani e disabili, arrivando
nelle zone sprovviste di negozi aderenti all'iniziativa. Il furgone è dotato
di un sofisticato impianto di erogazione comandato da un computer:
l'operatore dovrà semplicemente inserire i flaconi da riempire e il codice
del cliente, un sensore ottico rileverà la presenza del recipiente, che
automaticamente verrà riempito. Il sistema infine calcolerà in modo preciso
il peso del prodotto erogato ed emetterà lo scontrino fiscale.
Il progetto Riducimballi - Negozi Leggeri partirà operativamente all'interno
dei primi tre Comuni aderenti della zona - Collegno, Venaria e Quincinetto -
a gennaio 2005. Ma non sarà che un primo passo: l'intenzione è quella di
estendere l'iniziativa su tutto il territorio della Provincia, dove nel solo
2003 sono state prodotte in tutto 1.131.904 tonnellate di rifiuti urbani.
Entro la fine di quest'anno verranno inoltre distribuite nei tre Comuni
borse in tela col logo dell'iniziativa e pieghevoli per sensibilizzare le
persone alla diminuzione di imballi e buste di plastica durante il periodo
natalizio.
In primavera, poi, sarà la volta di un nuovo prodotto disimballato (scelto
in base alle esigenze dei cittadini), per arrivare a creare un'offerta che
andrà dalla pasta ai legumi sfusi, con l'obiettivo ultimo di realizzare in
cinque anni un franchising di negozi completamente disimballati.
Dai negozi leggeri, alle scuole leggere, ai Comuni leggeri: l'iniziativa col
tempo si potrà allargare a un numero vastissimo di realtà.

PROVINCIA DI TORINO

Riducimballi-Negozi leggeri è un'iniziativa importante e innovativa nel
panorama piemontese, che la Provincia di Torino ha sostenuto con
convinzione, e nel preciso intento di considerarlo un'esperimento pilota da
diffondere progressivamente su tutto il territorio.Si tratta infatti di un
progetto che tocca uno dei punti nevralgici del Programma provinciale di
gestione integrata dei rifiuti. Il Programma, elaborato a partire dal 1998,
è oggi in fase di revisione, e la bozza messa a punto dall'Assessorato alla
pianificazione ambientale e allo sviluppo sostenibile è in queste settimane
oggetto di consultazione con tutte le realtà territoriali, i Comuni, i
Bacini e i Conzorzi di gestione dei rifiuti.
Il Programma provinciale di gestione integrata prevede che nel quinquennio
2004-2009 si riesca a ottenere una riduzione dei rifiuti dell'1%: può
sembrare un'obiettivo timido, ma non lo è affatto, poiché siamo in presenza
di una tendenza generale -in Italia e non solo- di aumento della produzione
di rifiuti. Oltrettutto, rispetto alle 4 "r" -cioè riduzione, riuso, riciclo
e  recupero- la riduzione dei rifiuti è l'ambito in cui gli enti locali
hanno meno strumenti per incidere: è un'azione infatti che riguarda il mondo
del commercio da un lato e dei consumatori dall'altro, e che investe
competenze di vasto raggio, complesse e di valenza nazionale. Ciononostante,
la Provincia di Torino non intende rinunciare a lavorare su quest'aspetto
centrale della gestione dei rifiuti, sia mettendo attorno a uno stesso
tavolo il mondo della produzione, della distribuzione e del consumo, e
promuovendo iniziative utili, come Riducimballi, che abbiamo un'incidenza
significativa a livello locale.

Angela Massaglia
Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile

COLLEGNO

Il progetto è partito con una prima fase di analisi: i ricercatori
dell'Ecoistituto del Piemonte con l'aiuto degli ecovolontari hanno
monitorato gli acquisti di detergenti nelle case di questi ultimi e di
persone che si sono rese disponibili: sono state individuate le quantità di
bottiglie acquistate, i materiali di cui sono composte e il loro peso.
Operativamente il progetto Riducimballi - Negozi Leggeri  è stato inserito
nel piano quinquennale del Comune e coinvolgerà inizialmente i negozianti di
due quartieri: Leumann e Viale XIV Marzo.
In questi quartieri i negozianti partecipanti avranno un contributo
economico da parte dell'Assessorato al Commercio.Il Comune inoltre sta
valutando di alleggerire la tariffa dei rifiuti ai cittadini che
dimostreranno di contribuire alla riduzione dei rifiuti alla fonte.
La stessa azione sarà attivata sui  negozianti.
Saranno inoltre realizzate 1600 borse di cotone con il logo del progetto che
saranno distribuite dai negozianti ai propri clienti come dono natalizio.

Come Assessore all'ambiente e allo sviluppo sostenibile ritengo che il modo
migliore per garantire un buon ecosistema alle generazioni future sia quello
di gestire i problemi legati all'ambiente con lungimiranza.
Sui rifiuti appare evidente che guardare lontano voglia dire affrontare fin
da subito il problema delle quantità dei rifiuti prodotti e della qualità di
quelli recuperati.
Ho molto apprezzato questo progetto perché chiama in campo gli
amministratori, le imprese, i negozianti, i consumatori, evidenziando che il
problema deve essere gestito in modo congiunto, mettendo in campo le energie
di tutti.
Inoltre la questione è affrontata in modo tecnico, proponendo nuove forme di
gestione della logistica, unica soluzione al problema degli imballi.
Apprezzo inoltre che i tre comuni che hanno aderito abbiano avuto modo di
fare azioni congiunte e penso che questo possa essere il primo passo per
creare la rete dei comuni della riduzione dei rifiuti.

Giovanni Pesce
Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile

VENARIA

Nella Città di Venaria i negozianti sono stati contattati dai ricercatori
dell'Ecoistituto del Piemonte con la tecnica del  "porta a porta".  È stata
consegnata personalmente una lettera per presentare e spiegare le
caratteristiche e le modalità del progetto.
A metà dicembre sono poi stati contattati i rappresentanti delle
associazioni dei commercianti per raggiungere anche i negozianti più
scettici.
Si sta preparando una convenzione col Comune di Venaria Reale per l'utilizzo
di alcune stanze di un edificio di proprietà del Comune, che diventerà la
Casa del Risparmio: sede operativa del progetto Riducimballi e centro
didattico e informativo sui sistemi per il risparmio di risorse e per la
riduzione dei rifiuti.
Verranno infine realizzate 1000 borse di cotone con il logo del progetto, in
distribuzione presso i negozi aderenti.
Ho aderito a questo progetto in quanto credo che il problema dei rifiuti sia
un problema piuttosto che una risorsa, considerando anche i costi connessi.
Credo anche che questo possa essere una opportunità commerciale per i
soggetti interessati all'iniziativa e che per le Amministrazioni pubbliche
sia un'operazione culturale importante, in quanto portatrice di elementi di
partecipazione e consapevolezza.

Franco Piazza
Assessore all'Ambiente

QUINCINETTO

Nel Comune di Quincinetto i negozianti sono stati contattati e informati
dell'avvio del progetto tramite lettera, con la quale li si invitava ad una
riunione per definire le modalità di azione. Alla riunione hanno partecipato
un buon numero di persone e gli altri commercianti non presenti sono stati
contattati personalmente. Questa modalità di azione è stata pensata per il
numero, relativamente esiguo, di esercizi commerciali all'interno del paese.
Su richiesta dei negozianti si è deciso di attivare una ricerca delle buone
pratiche di riduzione già esistenti sul territorio, e di quelle storiche
oramai scomparse, al fine di definire il manifesto della riduzione della
Città di Quincinetto.
L'Amministrazione Comunale di Quincinetto ha da qualche anno avviato una
serie di iniziative volte alla gestione del problema rifiuti. Il progetto
RIDUCIMBALLI - NEGOZI LEGGERI si inserisce nel filone di iniziative volte
alla riduzione dei rifiuti alla fonte.
Siamo convinti che sempre più gente sia sensibile alla tematica e che cerchi
di conferire meno rifiuti, solo che non sempre trova un modo reale per
attuare questa "buona pratica".
Con questo progetto riteniamo di cominciare a fare un primo passo in questa
direzione.
L'iniziativa del comune di Quincinetto vuole essere testimonianza di come
anche i più piccoli possano dare il loro contributo ed essere protagonisti.
La nostra speranza è che molte altre amministrazioni anche più importanti
della nostra avviino iniziative come questa per dare finalmente risposte
concrete ai bisogni ed alle aspettative delle famiglie.

Fabrizio Bernabè
Il sindaco di Quincinetto

Riducimballi in provincia di Torino

Progetto pilota nell'hinterland torinese, l'iniziativa Riducimballi - Negozi
Leggeri coinvolge a partire da gennaio tre Comuni della zona: Collegno,
Venaria e Quincinetto. "Ma l'intenzione è quella di diffonderla
progressivamente su tutto il territorio", garantisce l'assessore all'
ambiente e allo sviluppo sostenibile Angela Massaglia. "La riduzione dei
rifiuti è l'ambito in cui gli enti locali hanno meno strumenti per incidere:
è un'azione infatti che riguarda il mondo del commercio da un lato e quello
dei consumatori dall'altro, e che investe competenze complesse, di vasto
raggio e di valenza nazionale. Nonostante ciò la Provincia di Torino non
intende rinunciare a lavorare su quest'aspetto centrale della gestione dei
rifiuti, sia mettendo attorno allo stesso tavolo il mondo della produzione,
della distribuzione e del consumo, sia promuovendo iniziative utili, come
Riducimballi, che abbiano un'incidenza significativa a livello locale".
"Dovremmo essere indignati davanti ai dati che attestano la produzione di
rifiuti in provincia salita a 521 kg procapite all'anno. Il che vuol dire
fare un doppio danno: al momento dell'acquisto e a quello dello
smaltimento - spiega Gianni Pesce, assessore all'ambiente del Comune di
Collegno -.L'obiettivo della nostra amministrazione è allora quello di
puntare su un nuovo regolamento dei rifiuti che premi la riduzione: partiamo
da questo progetto, semplice ma entusiasmante, in due quartieri di Collegno,
in cui attraverso l'azione diretta dei negozianti raggiungiamo i cittadini
che decidono di far crescere qualitativamente i loro consumi".

Parola d'ordine: prevenire. "Ormai il problema dei rifiuti è davvero un
problema: sì allora a iniziative che permettano di risolverlo, puntando
sulla prevenzione attraverso la riduzione", dice Franco Piazza, assessore
all'ambiente della Città di Venaria, "Nel nostro Comune abbiamo provato a
coinvolgere le associazioni dei commercianti, che finora non hanno dato una
risposta immediata come speravamo. Riproporremo l'iniziativa, con alcune
varianti, perché crediamo nell'importanza di dare maggior consapevolezza ai
cittadini, che possono diventare soggetti attivi all'interno della questione
rifiuti".

"La nostra è una realtà minuscola, ma molto attenta alla problematica dei
rifiuti, sulla quale agiamo da un po' di tempo, in collaborazione con la
gente, che ha capito che produrre pochi rifiuti conviene", conclude Fabrizio
Bernabè, sindaco di Quincinetto.
"Nel nostro paese sono undici le attività che hanno aderito all'iniziativa
Negozi Leggeri, con tre che distribuiranno i detersivi alla spina. Il nostro
obiettivo è quello di scendere da 0,63 kg di rifiuti al giorno per abitante
a 0,5 kg, per abbassare la tariffa: il progetto Riducimballi fa da stimolo e
da strumento per continuare il nostro percorso virtuoso".