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lavoro fuorilegge un operaio su tre
- Subject: lavoro fuorilegge un operaio su tre
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Tue, 4 Jan 2005 07:03:17 +0100
dal corriere.it venerdi 10 dicembre 2004 Il prefetto: investire su autocontrollo e informazione. Il Comune: appalti truccati, escluse 92 aziende Lavoro, fuorilegge un operaio su tre Ispezioni nei cantieri di Milano: salari in nero. Blitz alla clinica Santa Rita: scoperti dieci irregolari MILANO - Un lavoratore su 3 nei cantieri milanesi è fuorilegge. Non in regola anche un'alta percentuale di aziende: il 40 per cento, per motivi che vanno dalla inadempienza amministrativa alla violazione penale, dal lavoro nero alla scarsa sicurezza. È il risultato di un anno di ispezioni nei cantieri da parte di Asl, Inps, Inail e Cassa edile. Sette sono gli operai morti sul lavoro a Milano nel 2004. Ieri il Nucleo operativo del comando di polizia locale zona Loreto ha fatto un'ispezione nel cantiere per l' ampliamento della clinica Santa Rita, in Città Studi. Risultato: su 70 lavoratori, 10 sono stati accompagnati al comando per essere identificati. Non avevano con sé documenti, né permessi di soggiorno, né certificati di assunzione. In prefettura si è riunito intanto l'Osservatorio per la sicurezza nei cantieri edili voluto da Bruno Ferrante: «È necessario - ha spiegato il prefetto - investire di più nell'autocontrollo da parte delle ditte e puntare su formazione e informazione». Aggiunge Maria Grazia Fabrizio, leader cittadina della Cisl: «In molti cantieri non esiste ancora il comitato per la sicurezza». Il Comune ha denunciato 92 imprese perché avevano costituito cartelli per aggiudicarsi gli appalti pubblici. «Mancano tutele, troppi cantieri a rischio» Irregolarità nel 40 per cento delle aziende. Scoperti 10 clandestini al lavoro per costruire un ospedale Fuorilegge un lavoratore su 3. Irregolari 4 ditte su 10. Un anno di ispezioni nei cantieri milanesi svela la parte oscura del nuovo boom edilizio. Dall'inizio dell'anno a Milano sono morti 7 operai. L'ultimo: Massimiliano Losa, 24 anni, precipitato da un'altezza di 40 metri insieme alla gru che stava montando nel giardino di una scuola, il 2 dicembre scorso. Ieri si è riunito in prefettura l'Osservatorio per la sicurezza nei cantieri edili. Risultato: «Gli impegni non vengono rispettati, servono più controlli». LE ISPEZIONI - Il 18 settembre Fedir Gadhzalov, moldavo, venne schiacciato da 40 sacchi di cemento caduti da una gru. Morì sul colpo. Si trovava nel cantiere per l'ampliamento della clinica Santa Rita, in Città Studi. Ieri il Nucleo operativo del comando di polizia locale zona Loreto è tornato nel cantiere. Risultato: «Su 70 lavoratori - racconta un investigatore - 10 sono stati accompagnati al comando per essere identificati». Non avevano con sé documenti, né permessi di soggiorno, né certificati di assunzione. Fantasmi, che però in quel momento costruivano muri e impastavano cemento. Il servizio prevenzione e sicurezza dell'Asl ha riscontrato alcune violazioni e avvierà un procedimento per chiedere ai responsabili del cantiere di mettersi in regola. La replica della direzione della clinica: «Il cantiere è sicuro e tutti gli operai controllati dai vigili hanno poi dimostrato di essere in regola. Alcuni avevano semplicemente lasciato i documenti a casa». LE IRREGOLARITA' - A Milano esiste un servizio di vigilanza svolto da Asl, Inps, Inail e Cassa edile. In un anno, il 2003, gli ispettori hanno controllato 123 cantieri, in cui lavoravano 463 ditte. Tra queste, 167 erano irregolari (per ragioni che vanno dall'inadempienza amministrativa alla violazione penale) e 21 del tutto in nero. Risultato: il 40 per cento delle ditte controllate era fuorilegge. «Nei cantieri - spiega Susanna Cantoni, responsabile del servizio sicurezza sul lavoro dell'Asl - si concentrano quasi tutte le infrazioni a norme di sicurezza e rapporti di lavoro. Non bastano i controlli, servirebbe un maggiore impegno delle imprese». Gli ispettori visitano circa il 10 per cento dei cantieri (nel 2001 e nel 2002 la percentuale era del 15 per cento, ma poi sono state tagliate delle risorse). Nel 2003 le ispezioni hanno comunque coinvolto 1.275 lavoratori: 240 sono risultati irregolari, 143 in nero. Totale: 30 per cento fuorilegge. I rapporti inviati alla magistratura nel corso dei 12 mesi sono stati 1.357; 431 le inchieste aperte per infortunio. Conclude Giorgio Roilo, segretario della Camera del lavoro: «C'è bisogno di una svolta: attivare i comitati di controllo all'interno dei cantieri e verificare che i lavoratori abbiano il cartellino di riconoscimento». L'OSSERVATORIO - Ieri si è riunito l'Osservatorio per la sicurezza nei cantieri edili voluto dal prefetto Bruno Ferrante (partecipano sindacati, istituzioni, imprese, Asl e Inail). «È necessario - ha spiegato Ferrante - investire di più nell'autocontrollo da parte delle ditte e puntare su formazione e informazione dei lavoratori e degli imprenditori». All'assemblea hanno preso parte anche i rappresentanti delle imprese: «Col sindacato - spiega Piero Torretta, presidente di Assimpredil - abbiamo sottoscritto un accordo denominato "bollino blu" per definire procedure di prevenzione. Un'esperienza già adottata da 30 imprese. Ci auguriamo che possa crescere». L'impegno del Comune: «Segnaleremo all'authority dei lavori pubblici i cantieri fuori norma dal punto di vista della sicurezza e del lavoro nero». Gianni Santucci «Cartello» per pilotare gli appalti Palazzo Marino esclude 92 imprese Si accordavano per pilotare gli appalti: 92 imprese sono state escluse dalle gare pubbliche del Comune per fenomeni di cartello. Lo ha annunciato ieri il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Riccardo De Corato, nella giornata mondiale della lotta alla corruzione nei cantieri. Le prime denunce del Comune risalgono al 2002 e riguardano imprese tra le quali sono stati scoperti collegamenti con il fine di aggiudicarsi in modo illecito gli appalti per i lavori pubblici. L'attività di Palazzo Marino è iniziata con l 'adesione ai «patti di integrità» in accordo con l'organizzazione «Transparency International». Le esclusioni dai bandi di gara sono più delle denunce: 283. Gli uffici del Comune passano al setaccio tutte le domande da parte delle imprese che intendono partecipare alle gare (circa 6000 all'anno). «Il fenomeno dei cartelli - ha spiegato il vicesindaco - ha dimensioni da non sottovalutare. Per questo il Comune continuerà a perseguire la strada della trasparenza e della legalità». Oggi a Milano sono aperti 340 cantieri, controllati da 60 agenti di polizia locale che, dopo un corso alla Asl, hanno il compito di identificare i lavoratori e verificare la regolarità delle documentazioni. «Nel cantiere della Scala - ha aggiunto De Corato - seicento persone, tutte identificabili, di 7 nazionalità diverse, hanno lavorato 30 mesi e non sono accaduti incidenti di rilievo. Quel cantiere può diventare un modello da esportare». Per scongiurare infortuni e irregolarità, l'Asl aveva però istituito un servizio speciale dedicato alla Scala: durante i 30 mesi del restauro sono stati impiegati 18 addetti che facevano visite settimanali e, negli ultimi periodi, quindicinali. Un impegno straordinario, impensabile per qualsiasi altro cantiere. G. San.
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