troppi rifiuti e raccolta differenziata stenta



da E gazette

DATI APAT: PRODUCIAMO ANCORA TROPPI RIFIUTI. E LA DIFFERENZIATA STENTA
Roma, 8 marzo - E' ancora in aumento, in Italia, la produzione totale di rifiuti, soprattutto per quanto riguarda i materiali da costruzione e i rifiuti speciali non pericolosi, per i quali lo smaltimento in discarica rimane la forma di gestione più utilizzata. La quantità totale di rifiuti prodotti nel 2001 è infatti pari a circa 119,7 milioni di tonnellate, suddivisi in 90,3 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e 29,4 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Si registra dunque, una crescita del 6,8% rispetto all'anno precedente. La produzione di rifiuti urbani, pur aumentando quest'anno dell'1,5%, con un valore pro capite di 516 kg/ab anno, negli ultimi due anni mostra un rallentamento del trend di crescita.
La quantità di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato nel 2001, con una percentuale del 17,4% rispetto alla produzione totale dei rifiuti, conferma il trend in aumento degli anni precedenti (nel 1997 tale indicatore riporta una percentuale pari al 9,4%). La situazione appare decisamente diversificata passando da una macroarea geografica all'altra: infatti, mentre il Nord con un tasso di raccolta differenziata pari al 28,6% raggiunge e supera nei tempi previsti l'obiettivo fissato dalla normativa, il Sud, pur raddoppiando nel 2001 i quantitativi raccolti rispetto al precedente anno, si colloca ancora a valori percentuali bassi (4,7%), lontani dai target individuati dal D.lgs. 22/97. Il Centro, infine, attestandosi al 12,8% fa registrare un ulteriore incremento della raccolta differenziata rispetto al 2000; tuttavia non raggiunge ancora né gli obiettivi fissati per il 1999 e tanto meno quelli relativi al 2001. 
Lo smaltimento in discarica, pur restando la forma di gestione dei rifiuti più utilizzata (54%) conferma la diminuzione già registrata per il 2000. In particolare, lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani (circa 19,7 milioni di tonnellate) diminuisce dal 77% nel 1999 al 67% nel 2001, mentre per i rifiuti speciali tale tipologia di smaltimento si assesta su una percentuale del 25%. Da evidenziare, quindi, che la riduzione dello smaltimento in discarica appare ancora poco significativa e non in linea con gli obiettivi fissati dalla legislazione europea e nazionale.
La produzione totale di imballaggi mostra, nel 2002, un leggero aumento rispetto al 2001 (+2,5%), per effetto di una crescita di tutte le tipologie di imballaggio, con la sola eccezione dell'acciaio. 
Per quanto riguarda, invece, la quantità di rifiuti di imballaggio recuperata, si riscontra nel 2002 un recupero superiore a 6,3 milioni di tonnellate, con un aumento di circa il 77% rispetto al 1998. Tale quantità corrisponde al 55,5% dell'immesso al consumo, e garantisce ampiamente il raggiungimento dell'obiettivo minimo del 50% fissato dal D.lgs. 22/97 da conseguire entro il 2002 e raggiunto già a fine 2001 (50,1%). Una forte crescita si registra soprattutto per acciaio, alluminio e legno che mostrano un aumento superiore al 20% nell'ultimo triennio. In particolare l'acciaio é passato dal 4,5% del 1998 al 54,9% del 2002.