CEIS Roma - News n. 022 del 18/02/2004 -




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C e I S    I N F O R M @ : Novità, notizie e approfondimenti dal CeIS

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Newsletter n.22 del 18/02/2004

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SOMMARIO

***** Il Notiziario *****
- Progetto contro la dispersione e l'abbandono scolastico a "Mani
  Colorate"

===== Le Notizie Flash =====
- Grande festa di Carnevale al "Barone Rampante"

----- Gli Approfondimenti -----
dal Delfino n.6 novembre/dicembre 2003 :
- Il timone/Di fronte alla droga
  UN GRANDE EQUIVOCO
  di don Mario Picchi

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***** IL NOTIZIARIO *****
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***** Progetto contro la dispersione e l'abbandono scolastico a
      "Mani Colorate" *****

Con un progetto del I°Municipio di Roma, il modello USA di Mentoring
si sviluppa anche al servizio "Mani Colorate" del CeIS di Roma.
L'abbandono scolastico colpisce sempre di più le fascie giovanissime.

Il contesto scolastico è per bambini e ragazzi occasione di
apprendimento di nuove competenze scolastiche, da una parte, e
occasione di esperienze e di sviluppo di capacità personali e
relazionali, dall'altra. Alla scuola vengono, infatti, assegnate
molteplici funzioni: normative, educative ed intellettive.
E' innegabile quindi il ruolo centrale che essa riveste per il
raggiungimento di obiettivi direttamente ancorati al successo
scolastico e indirettamente connessi al benessere personale e
all'adattamento sociale degli allievi.
Tra i fattori socioculturali sono stati messi in evidenza il degrado
del tessuto sociale, i fenomeni di marginalizzazione ed esclusione,
ma anche le pratiche scolastiche adottate. Tra i fattori familiari,
oltre all'indigenza economica, sono stati evidenziati la bassa
scolarizzazione dei genitori, le basse aspettative e lo scarso
coinvolgimento dei genitori nelle attività scolastiche dei figli.
Tra i fattori personali, infine, è stato ampiamente riconosciuto il
ruolo della stima di sé e della fiducia nelle proprie capacità,
della qualita' delle relazioni con adulti e compagni nel contesto
scolastico.
Un'amplissima mole di studi ha messo in evidenza l'associazione tra
condotte aggressive nell'infanzia e co-occorrenti o futuri problemi
di rendimento scolastico, cosi' come l'associazione tra condotte
delinquenziali e scarso rendimento o ripetenze scolastiche.
Analogamente e' stata messa in rilievo la relazione tra problemi
emotivi di tipo interiorizzato (depressione, ritiro sociale) e
scarsi risultati scolastici.
L'esperienza di insuccesso scolastico costituisce uno dei fattori
che maggiormente espone i giovani alla dispersione scolastica, in un
certo senso, lo stare a scuola e senza apprendere potrebbe
rappresentare gia' un fenomeno di 'dispersione'.
Promuovere un'esperienza scolastica positiva rappresenta quindi
l'azione prioritaria in una prospettiva di prevenzione del disagio e
di promozione del benessere dei giovani.
Nella  società attuale in cui i giovani sono esposti ad una
molteplicità di stimoli,  suggestioni, richieste, opportunità e
rischi, diventa necessario che il bambino, cosi' come l'adolescente,
sia in grado di sviluppare delle capacita' di orientamento e di
autoregolazione.
Pertanto il compito di coloro preposti alla formazione e
all'educazione dei ragazzi è quello di aiutarli ad accedere,
selezionare, conservare, trattare e produrre nuove informazioni, che
costituiscono la ricchezza di ogni individuo, senza disperdersi.
Ispirandosi a Mentore, il mitico personaggio dell'Odissea,
attualmente si definisce l'attività di mentoring, un tipo di
intervento formativo "uno a uno" che ha la finalità di costruzione di
una relazione positiva tra un adulto autorevole, che funge da guida e
da modello, ed un ragazzo che viene stimolato a sviluppare e ad
accrescere le proprie capacità.
Il Mentoring e' nato a metà degli anni Ottanta negli Stati Uniti
d'America. E' stato e viene tuttora promosso e adottato come un
valido strumento in grado da un lato di contrastare, almeno in parte,
il problema ormai sempre più attuale del disagio, del rischio e della
dispersione scolastica; dall'altro di situare i giovani in un contesto
sia personale, sia sociale più adeguato rispetto a quello vissuto
nell'ambito familiare, scolastico e sociale.
I risultati sono stati significativi in tutte quelle realtà dove
poteva essere ben circoscritto il campo di intervento (sobborghi,
piccole città, borgate e quartieri di grandi città) e dove si
costituiva un gruppo di mentori molto motivati perché' testimoni di
quei valori giusti per una crescita armonica dei giovani...

Per sapere di più sul progetto clicca qui
http://www.ceis.it/notizie/news01.htm

Così il CeIS, già attivo nella lotta contro la dispersione scolastica
dei giovani con il programma "Mentore" ed i progetti "Azioni di
riduzione della Dispersione Scolastica" e "Autostop per il futuro",
si apre anche alle fascie giovanissime del target di "Mani Colorate".

Per informazioni telefonare al 06/5803749 (Mani Colorate)

Per conoscere il progetto "Azioni di riduzione della Dispersione
Scolastica" clicca qui  http://www.ceis.it/dispersionescolastica/

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===== LE NOTIZIE FLASH =====
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===== Grande festa di Carnevale al "Barone Rampante" =====

Dopo il grande successo dello scorso anno, martedì 23 Febbraio alle
ore 15 presso il Barone Rampante del CeIS di Roma in via della
Renella 100, festeggeremo insieme la seconda edizione del "Grosso
Grasso Carnevale Multietnico".
Ci truccheremo, ci vestiremo, reciteremo, musicheremo, mangeremo
. il tutto in maschera.
Siete tutti invitati a partecipare !!

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----- GLI APPROFONDIMENTI -----
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----- UN GRANDE EQUIVOCO -----

di don Mario Picchi
Delfino n.6 novembre/dicembre 2003

Il timone/Di fronte alla droga

Guardiamo alle persone prima che alle sostanze.
Il nemico più temibile non è costituito da pillole e polverine, ma
dalle paure, le ansie, lo scarso senso di responsabilità e la poca
attitudine al sacrificio e all'impegno di tanti giovani e non, in
una società che impone mode e ritmi inaccettabili.
La risposta non può essere un bilancino di precisione o un comma di
legge.

C'è un equivoco di fondo che ci perseguita da decenni quando si
affronta, a parole, il tema droga. Continuiamo a ragionare in termini
di sostanze e non di persone. La differenza è fondamentale.
Se il nemico da combattere è una polverina o una pasticca, possiamo
rafforzare la repressione di traffico e spaccio, affidarci a nuovi
strumenti legislativi, diffondere una capillare informazione sugli
effetti delle sostanze. Ma se il nemico fosse un altro? ...

Per approfondire l'argomento cliccare su
www.ceis.it/delfino/2003/06/art01.htm


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