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ambiente a cancun
- Subject: ambiente a cancun
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 16 Jul 2003 06:49:01 +0200
da lanuovaecologia.it Martedì 8 Luglio 2003 WTO|Un bilancio del summit dei ministri del Commercio dell'Ue Da Bruxelles a Cancun, via Palermo Non si è parlato molto di ambiente al primo evento ufficiale del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea. Eppure l'appuntamento messicano è vicino e i problemi ambientali (e non solo) rimangono irrisolti Il controvertice Non si è parlato molto di ambiente al vertice di Palermo del 6 e 7 luglio, primo evento ufficiale del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea. Eppure l'atteso appuntamento di Cancun di metà settembre è vicino e i problemi ambientali legati all'aumento del commercio internazionale sono moltissimi. Così l'incontro informale dei 25 ministri del commercio estero dell'Unione "allargata", a cui il secondo giorno si sono aggiunti i colleghi dei paesi della sponda sud del Mediterraneo per il vertice EuroMed, è stato interlocutorio e non ha prodotto nessuna particolare decisione in campo ambientale. I ministri europei, in compagnia del commissario per il Commercio estero Pascal Lamy, hanno stabilito la strategia politica dell'Ue in previsione della Quinta conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) che deciderá se, e in che modo, estendere i suoi poteri alla regolamentazione liberista di investimenti, servizi e prodotti di ogni tipo, da quelli agricoli a quelli geneticamente modificati. Tra i temi su cui si è discusso più a lungo rientra il problema del commercio dei prodotti agricoli. Il Wto vorrebbe una maggiore liberalizzazione, la posizione europea da anni è invece finalizzata alla protezione del mercato interno e alla tutela dei produttori agricoli europei. Un'impostazione spesso al centro delle discussioni tra Europa e Stati Uniti, oltre che degli scontri con le ong desiderose di vedere tutelati i piccoli contadini dei paesi in via di sviluppo che da tale protezione ricevono solo maggiori difficoltà nell'esportare i propri prodotti. Ora il Wto ha espresso la sua contrarietà a tali politiche e l'Unione europea ha risposto con la riforma della Pac (Politica agricola comunitaria), riducendo dal 90 all'82% la quantità di sovvenzioni all'esportazione di prodotti agricoli. Il viceministro alle Attività produttive con delega al Commercio estero Adolfo Urso ha dichiarato che in questo modo «l'Europa si presenta con le carte in regola al prossimo vertice di Cancun». Lamy ha aggiunto: «Ora l'Europa vanta dei crediti nei confronti degli altri membri del Wto, dalla difensiva, su questi temi, al round negoziale passeremo all'offensiva». Si è parlato poco, invece, degli ogm. Il viceministro Urso sostiene che «il nostro paese avrà sempre più un ruolo di mediazione tra Europa e Stati Uniti, visti gli eccellenti rapporti tra il presidente Bush e il premier Berlusconi. Mentre Lamy ha sottolineato che «la recente normativa emanata dal Parlamento europeo sull'etichettatutra consentirà l'entrata degli stessi ogm nel nostro mercato, rendendo vana la causa degli Usa contro la moratoria europea». L'etichettatura, però, rappresenterà a tutti gli effetti un ostacolo non doganale, oltre che un forte deterrente al loro acquisto da parte dei consumatori. E, almeno su questo, gli ambientalisti concordano. Emiliano Pretto
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