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La polmonite atipica e la globalizzazione
- Subject: La polmonite atipica e la globalizzazione
- From: "Radioitaliana" <news at radioitaliana.it>
- Date: Thu, 24 Apr 2003 09:34:49 +0200
<http://www.radioitaliana.it> Radioitaliana - notizie per pensare - Newsletter - n. 3 - 23 aprile 2003 La polmonite atipica e la globalizzazione ed inoltre, Cuba e Kerbala, vedi alla voce in Radioitaliana aiuto: grazie di scriverci, ma siamo sommersi di posta e tarderemo nel rispondere. Scuse. NB: A causa di un problema nell'invio di questa Newsletter, è possibile che qualcuno la riceva in due copie, ce ne scusiamo fin d'ora. 236 morti 23-4, di Gennaro Carotenuto este texto lo encuentras también en espa-ol Duecentotrentasei morti, o poco più, o forse anche molti di più. Non si sa, ma si teme ed il solo temere aumenta la psicosi. Del governo cinese, con il quale fanno affari in molti, si fidano in pochi. Ma è questo, 236 morti, il bilancio - fino ad ora - della Sindrome respiratoria acuta severa, meglio conosciuta come Sars, o polmonite atipica. Molti o pochi che siano i deceduti, hanno già sloggiato dalle prime pagine la macelleria irachena. Perfino le presunte fosse comuni di Saddam Hussein ed i tre milioni di sciti a Karbala fanno un passo indietro. Piero Biancucci, su La Stampa, ha già scritto che si tratta di una malattia mediatica. Ma in quei giochi di numeri che ci dominano - sono stati pochi o molti i morti iracheni? - non si può non notare che 236 morti siano appena il 2% di tutte le persone che oggi, come ieri e come domani, muoiono per mancanza d'acqua e che non trovano neanche una breve sui giornali occidentali. La sete non è contagiosa, almeno finché la desertificazione non invaderà le nostre verdi colline o cominceranno ad arrivare quei 70 milioni di disgraziati che secondo l'ONU, proprio per mancanza di acqua nei prossimi 20 anni saranno costretti ad attraversare il Mediterraneo. Ma 236 morti sono anche una frazione dei morti di un'alluvione in Salvador, o di un colera in Perù o delle vittime quotidiane per Aids nell'Africa subsahariana o di appena un giorno di guerra in Iraq o di un paio di fine settimana sulle strade o autostrade di un paese europeo o degli auto-immolati in nome della Philip Morris in poche ore. Eppure quei 236 morti ci allarmano molto di più, nonostante al momento la possibilità di essere contagiati dalla Sars sia, perfino in Cina, di poco superiore ad uno su un milione. segue in Radioitaliana.it Notizie per pensare - i titoli degli ultimissimi inserimenti IRNA, Tutte le strade portano a Kerbala Il punto di vista dell'agenzia di stampa iraniana, sulle folle di fedeli sciiti che si radunano nella città santa del sud dell'Iraq. Il Quotidiano del Popolo, Pechino, speciale Sars La Stampa, La psicosi dell'untore, di Piero Bianucci Il Manifesto, Il contagio, di Marco d'Eramo Iraqwar.ru, Cosa è successo alle armi di distruzione di massa irachene? Il Pentagono aveva perfino inventato la "linea rossa", pappagallescamente riportata dai media, oltre la quale gli invasori sarebbero stati investiti da armi chimiche. Adesso Rumsfeld dice che non si tratta di una caccia al tesoro, ma rifiuta il ritorno degli ispettori ONU. The Independent, Iraq: i crimini contro la cultura verranno ricordati per sempre Il mondo musulmano chiedera conto del perché gli Stati Uniti hanno lasciato che il disastro avvenisse. La risposta che si daranno sarà semplice: loro odiano l'Islam, di Philip Hensher <http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=25105> L'Unità, Atene, Berlusconi nell'angolo: il testo sul dopoguerra scritto senza di lui. di Marcella Ciarnelli SPECIALE CUBA: Juventud Rebelde, Perché temono la verità? di Rosa Miriam Elizalde, in spagnolo, in italiano Rai Radio3Mondo, Dennis Redmont, Maria De Los Angeles Flores Prida, ambasciatrice cubana a Roma e Gennaro Carotenuto, discutono del voto di Ginevra su Cuba, delle condanne a Cuba e dei cinque cubani prigionieri politici negli Stati Uniti, ascolta (http://www.radio.rai.it/radio3/mondo3/archivio_2003/audio/mondo_pomeriggio2003_04_18.ram) Brecha, Obbiettivo Castro, i Samuel Blixen, L'assassinio del presidente ed il sabotaggio permanente sono sempre gli obbiettivi delle organizzazioni terroristiche con base a Miami <http://www.brecha.com.uy/> Brecha, Cuba duele, di Eduardo Galeano in spagnolo, in italiano The Indipendent, La guerra è finita, adesso rispondete alle seguenti domande! Ventotto domande sulla guerra con le risposte del quotidiano inglese: Notizie-Est, La Serbia dopo Djindjic A oltre un mese dall'assassinio di Zoran Djindjic a Belgrado un'analisi sulla crisi continua del nostro vicino di oltreadriatico Questo bollettino non è commerciale, né vuol "spammare" prodotti, e non ha cadenza fissa. A meno di bombe atomiche (sic) non sarà inviato più di una volta alla settimana. Se lo ricevi è perché il tuo indirizzo, per ragioni spesso inspiegabili - in qualche caso incomprensibili - è presente nel disco rigido di Radioitaliana. Se non vuoi riceverlo inviaci un messaggio vuoto a rimuovi at radioitaliana.it. E' spesso utile indicare esattamente in quale casella esatta lo si è ricevuto. Se invece lo ricevi in più di una copia, dacci qualche info in più su come comportarci. In entrambi i casi ci scusiamo del fastidio. Radioitaliana - notizie per pensare - Newsletter - n. 3 - 23 aprile 2003 Se non vuoi ricevere questo bollettino, inviaci un messaggio vuoto a rimuovi at radioitaliana.it. Si no quieres recibir este boletín, envía un mensaje vacío a rimuovi at radioitaliana.it. If you don't want to receive this newsletter send a message to rimuovi at radioitaliana.it
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