grillo: benzina a 5 euro



da la nuovaecologia.it

Domenica 6 Aprile 2003
INTERVISTA|A colloquio con il comico genovese

Parola di Grillo


Beppe Grillo«La benzina deve arrivare a 5 euro al litro, al suo vero prezzo
di mercato. Bisogna imputare al costo del petrolio i suoi costi reali:
distruzione dell'ambiente, malattie, guerre»


Sempre intelligente, pungente e sarcastico, Beppe Grillo risponde ad alcune
domande su energia, mobilità e petrolio. Un tema a lui caro e oggi, più che
mai, attuale.

Signor Grillo, che cosa blocca l'avanzata di nuove energie?
Il problema è la demenza senile. Ormai l'alzheimer galoppante ha contagiato
gli strateghi dell'energia al governo
che propongono il carbone come alternativa "pulita" al petrolio, come
energia "rinnovabile". Come tutti sappiamo per rinnovare il carbone ci
vogliono solo alcuni milioni di anni... Per cui l'Enel, nella figura del suo
amministratore delegato Scarroni, ha comprato con i soldi degli azionisti
una miniera di carbone in Bulgaria. Credono che il futuro sia questo: il
carbone inquina meno, non ha monopolio, è desolfurizzato, riduce
l'inquinamento da anidride solfrosa. ma triplica l'effetto serra. Per non
parlare dell'estrazione mineraria. Io vorrei vedere se il figlio di Scarroni
vuole andare a fare il minatore in Bulgaria. Se vedremo i figli di Scarrone
che fanno i minatori allora io crederò nel carbone.

E in tema di mobilità?
Il problema non è tanto cambiare automobile o carburante. Prima o poi
qualcuno tirerà fuori una cella a idrogeno. Il problema è che siamo di
fronte a una nuova rivoluzione copernicana: la Terra è piatta no? Bisogna
dire che non è piatta. Questa è la vera svolta.
In tema di mobilità bisognerebbe rivedere la vita nelle città. Le città
vanno pensate e vissute come 200 anni fa. Uno deve uscire a piedi
e in 5 minuti raggiungere il posto di lavoro, deve trovare luoghi in cui
passare il tempo libero e dove fare la spesa. Tutto a 5 minuti a piedi.
In questa situazione poi ci possono essere più o meno macchine a idrogeno.
Ma orma l'infarto c'è...
Qui in Liguria una frana a Ventimiglia ha creato 250 km di coda fino a La
Spezia. Tra Monaco e Francoforte è lo stesso. Ormai i segnali di infarto
sono chiari. E l'industria dell'auto è stata solo capace di sistemare nuove
apparecchiature elettroniche nell'abitacolo. Per far passare il tempo alla
gente che sta ferma, oggi ci sono auto con il computer e il Dvd.

Quindi le persone prima di cambiare l'energia dovrebbero cambiare stile di
vita?
Sì, il problema dell'energia è politico. Bisognerebbe che il prezzo fosse
tutelato dallo Stato. Questa è la manovra più importante dei prossimi 30
anni. Si deve fare una legge che faccia aumentare il prezzo dell'energia di
5 volte in 5 anni. La benzina deve arrivare a 5 euro al litro, al suo vero
prezzo di mercato. Bisogna imputare al costo del petrolio i suoi costi
reali: distruzione dell'ambiente, malattie, guerre. Questo non lo possiamo
pagare
noi, se lo paga chi consuma petrolio. Oggi il greggio è venduto in un regime
di economia pianificato, ha un prezzo truccato deciso da un'economia di
bolscevichi. Io combatto i comunisti veri, sono l'anticomunista per
eccellenza.

Ma chi sono i veri comunisti?
I comunisti sono questi petrolieri che fanno guerre, che sono tutti
imprenditori sovvenzionati dallo Stato. Oggi non c'è un'impresa americana
che non sia finanziata dal Pentagono, che è un Ente statale. Come in Italia.
I grandi imprenditori sono tutti sovvenzionati dallo Stato. Nel nostro paese
c'è un'imprenditoria di sinistra che va eliminata per tornare al capitalismo
vero. Quello che permetterà, tra 30 anni, a chiunque di farsi l'energia come
meglio crede e con quel che ha.

Per cui via anche i monopoli?
Invece di fare 250 megacentrali fallimentari, dovremmo andare verso la
microproduzione: chi si fa l'energia col vento, chi col sole e poi ce la si
scambia tra cittadini. Via i monopoli, questa è la nuova rivoluzione. Ma
siamo pieni di gente che è ferma al Giurassico, questo è il vero problema.

4 aprile 2003
Margherita Scaramella