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oneri - costi - nucleari residui
- Subject: oneri - costi - nucleari residui
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Mon, 03 Feb 2003 17:35:36 +0100
da lanuovaecologia.it Lunedì 3 Febbraio 2003 CENTRALI|2.650 milioni di euro in 20 anni per ripulirle "Oneri nucleari residui" Rifiuti radiattivi La stima è della Sogin, la società che gestisce lo smantellamento delle quattro centrali nucleari italiane: Caorso, Latina, Garigliano e Trino. 35.000 metri cubi di materiale radioattivo da smaltire entro il 2020. A spese nostre Il programma ventennale di smantellamento degli ex impianti nucleari italiani costerà 2.650 milioni di euro. La stima è della Sogin, la società che gestisce lo smantellamento delle quattro centrali nucleari italiane: Caorso, Latina, Garigliano e Trino. Si tratta complessivamente di circa 35.000 metri cubi di materiale di bassa, media e alta radioattività, da conferire al deposito nazionale. Questa valutazione, ha detto il presidente della Sogin, Carlo Jean, alla commissione Ambiente della Camera, comprende le attività di smantellamento degli impianti fino al rilascio radiologico del sito e quelle di gestione del combustibile irraggiato e dei prodotti di riprocessamento fino al loro conferimento al deposito nazionale. Non comprende eventuali maggiori oneri derivanti da cambiamenti di strategia (per esempio l'esportazione), né gli oneri associati alla sistemazione definitiva in un deposito di tipo geologico del combustibile e dei rifiuti ad alta attività. Non comprende, inoltre, le voci di costo delle attività preliminari alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti. Il programma e la stima dei costi sono stati inviati all'Autorità per l'energia elettrica e il gas che li ha ritenuti validi e ha provveduto a riconoscere, per il primo triennio di attività 2002-2004, 362 milioni di euro. L'apposita componente della tariffa elettrica attraverso la quale vengono finanziati i cosiddetti oneri nucleari residui, fino ad oggi fissata provvisoriamente in circa 0,04 centesimi di euro per chilowattora venduto, dovrebbe essere adeguata di conseguenza. Priorità della Sogin è intervenire subito per rimuovere tutte le apparecchiature. La soluzione di smantellamento accelerato, ha spiegato Jean, «è stata suggerita anche dal contesto di abbandono totale della produzione nucleare e dalla prospettiva della continua perdita delle conoscenze nel settore». L'approfondità attività di programmazione indica che è possibile completare tutte le attività entro il 2020. Perché questo obiettivo sia rispettato occorrono due condizioni fondamentali: la disponibilità del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi entro il 2009, la certezza di riferimenti e di tempi nello svolgimento del processo autorizzativo.
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