(Fwd) [noomc-it] La creazione del denaro affidata a privati causa i problemi dell'economia



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Date sent:      	Sun, 19 Jan 2003 18:27:35 -0000
Subject:        	[noomc-it] La creazione del denaro affidata a privati causa i problemi dell'economia

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La creazione del denaro affidata a privati causa i problemi 
dell'economia con conseguenze sulla politica sotto forma di dittature
e guerre a ripetizione

Intervista a Domenico De Simone

di Marcello Pamio, 25/11/2002

D: Domenico De Simone quali condizioni sono necessarie perché si
verifichi una crisi e/o depressione economica? 

R: Beh, ma noi già siamo in una situazione di crisi economica! 
L'elemento che scatena le crisi come l'attuale è la carenza di 
domanda, e questa nasce dal fatto che i redditi non sono sufficienti a
sostenere la produzione. Sembra assurdo, perché la gente continua a
lavorare e ci dicono che l'economia continua a crescere.

*** Il problema, infatti, è il denaro e la sua distribuzione. ***

Quando manca il denaro la gente vede ridurre la propria capacità di
spesa, le industrie, qualunque cosa producano, devono ridurre la
produzione e per farlo licenziano, questo riduce ulteriormente i
redditi disponibili per il consumo e così si innesca una spirale
perversa che porta alla crisi. Per questa ragione Keynes immaginò un
meccanismo di spesa dello stato, anche improduttiva, (ricordo
l'esempio storico della squadra di operai ingaggiata per aprire una
buca per terra, e di un'altra squadra ingaggiata per chiudere quella
stessa buca), che però aveva la funzione di far ripartire l'economia.
Gli operai spendevano il loro reddito e questo consentiva alle imprese
di produrre altri beni e di assumere altri operai che, a loro volta,
avrebbero speso il loro reddito. In questo modo si innescava un
circolo virtuoso di reddito-spesa-investimento che faceva ripartire
l'economia. Keynes disse che questo era un rimedio temporaneo contro
la crisi, poiché occorreva poi ripagare il debito aggiunto che lo
stato assumeva. In realtà, esso è divenuto il meccanismo permanente 
di
stimolo dell'economia, attraverso 

*** la creazione del denaro da parte delle banche che genera debito
tra tutti i soggetti dell'economia. ***

Per aumentare il denaro in circolazione le banche centrali abbassano
il tasso di sconto per rendere più facili i prestiti. Le crisi
precedenti sono state tutte superate in questo modo. Oggi questo non è
possibile, perché i soggetti dell'economia, imprese, Stati e famiglie,
sono troppo indebitati e non possono assumere nuovi impegni. Il
problema deve essere affrontato a monte, nel meccanismo di 

*** creazione del denaro che, ora, è affidato alle banche per il
tramite del debito ***. 

Le banche locali si indebitano con la banca centrale e moltiplicano,
in funzione del proprio tasso di riserva, il denaro concedendo nuovi
prestiti. L'economia gira, però non solo sale il debito complessivo,
ma le banche in questo modo si appropriano della ricchezza prodotta
dalla società. D'altra parte il capitale finanziario deve produrre
interessi. E allora, solo uscendo dalla logica del profitto, dalla
generazione continua di interessi, possiamo immaginare un'altra
economia e un'altra società.

D: L'attuale situazione politico-economica è stata paragonata a 
quella del 1929, che sappiamo fu risolta con la Seconda Guerra 
Mondiale. E oggi? Non sarà mica necessaria un'altra Grande Guerra? 

R: Oggi Bush vorrebbe farla la guerra. La 2° Guerra mondiale tolse
dalle strade tanti milioni di disoccupati e costrinse la gente a
lavorare e produrre in condizioni di assoluta soggezione, senza poter
obiettare nulla sulle condizioni di lavoro, anzi con lo slancio e lo
spirito patriottico per la difesa della patria.

*** Il concetto della "buca per terra" è identico a quello del carro
armato, del missile, dell'aereo che vengono distrutti: tu fai una cosa
che viene distrutta, e più produci più distruggi, più distruggi più
produci ***.

Il sistema aveva le risorse, umane e materiali per fare un grande
salto nella produzione, e fu finanziato attraverso il debito pubblico.
In questo modo, nel 1942 il livello medio di vita degli americani era
più elevato di quello del 1937, cinque anni prima della guerra,
nonostante fossero in pieno sforzo bellico. Ora però non è più
possibile, perché non ci saranno 18 milioni di americani che andranno
a fare la guerra, nemmeno se decidessero di fare la guerra a tutto al
mondo... o in quel caso forse sì! La guerra non può essere la
soluzione a questa crisi. Semmai può risolvere la crisi delle imprese
di alcuni amici di Bush, che posseggono imprese di produzione di armi,
di software connesso alla guerra, di petrolio. A proposito di
petrolio, se dovesse esserci la guerra in Iraq, o in Medio oriente il
prezzo del greggio salterà alle stelle, provocando profitti enormi.

D: Da esperto economista quale è, oggi come oggi, chi controlla 
l'intera economia mondiale? Vogliamo nomi e cognomi! 

R: Un pugno di signori che non conosciamo, che determinano le 
politiche economiche e finanziarie del sistema mondiale. Signori che
non sono mai stati eletti da nessuno. Di alcuni i nomi li conosciamo:
Greenspan, Duisenberg, il "nostro" Fazio, insomma i governatori delle
banche centrali. Ma in realtà dietro loro ci sono delle lobby che
decidono quelle politiche. Che fanno parte di quei consigli di
amministrazione della FED, il FOMC, quelli del FMI, della Banca
Mondiale, del WTO, ecc. che rappresentano le grandi lobby finanziarie
del mondo. Sono volti sconosciuti, che non appaiono mai o quasi mai in
circolazione. Su di essi girano anche molte leggende. Ma sono questi i
veri signori che controllano il mondo! 

D: Le multinazionali, tutte nelle mani del potere economico, che ruolo
giocano in tutto questo? 

R: *** Le multinazionali sono sostanzialmente nelle mani del potere
finanziario che decide le loro sorti*** . Non conta affatto la qualità
del prodotto o la sua utilità sociale, ma solo la logica del profitto.
Se c'è una ragione per cui i comportamenti delle multinazionali
diventano sempre più spietati è proprio che esse devono rispondere
alla logica puramente numerica ed immediata del profitto finanziario,
mentre, se fossero libere, pur rispondendo sempre alla logica del
profitto, avrebbero un minimo di sensibilità nel confronti delle
ragioni della clientela, ed un occhio diverso anche ai propri
interessi. Insomma adotterebbero strategie di più ampio respiro.
***Tutte le multinazionali sono dominate da un manipolo di banche, per
lo più londinesi***. Questo è davvero assurdo. 

D: Le campagne di boicottaggio possono essere utili in questo 
progetto di cambiamento? 

R: Le ritengo giustissime e soprattutto da approfondire e proseguire.
Noi dobbiamo prendere coscienza come consumatori. Dobbiamo capire 
una
cosa fondamentale, che noi dobbiamo passare da consumatori passivi 
a
consumatori critici. Questo passaggio è assolutamente rivoluzionario
perché sconvolge il meccanismo di riproduzione del capitale. La lotta
è contro la logica del profitto immediato del capitale finanziario, ed
è lì che dobbiamo colpire, anche con comportamenti di consumo
consapevole. Andare oltre la logica del profitto, combatterla
attraverso il consumo, crea un cortocircuito all'interno del loro
meccanismo. 

D: Ritornando a chi controlla l'economia: esiste un Nuovo Ordine
Economico Mondiale. Cioè un Ordine mondialista che con l'aiuto di
gruppi elitari, enti governativi e non, gli stessi governi, applica le
leggi del mercato a proprio vantaggio? 

R: C'è un Ordine, quello di oggi è un Ordine! Un progetto che si fonda
sul profitto e naturalmente sulla truffa. *** La truffa è proprio
quella della moltiplicazione del denaro, attraverso il quale ci si
appropria dell'esistenza di tutti. Questo è il punto! *** E' un
progetto che è nato secoli fa, e precisamente con la nascita della
Banca d'Inghilterra, quando i depositi merce vennero sostituiti con il
deposito del denaro cartaceo. Nacque così il moltiplicatore del
denaro. E' vero che tramite il denaro cartaceo si produce ricchezza.
Però come funziona oggi? Questo denaro produce interesse e cresce
quindi su sé stesso. L'economia deve crescere perché cresce il denaro
[Vuol dire che è necessario "produrre e consumare sempre di più" 
anche
se non c'è nessun bisogno economico da soddisfare]. Noi siamo
diventati schiavi di un meccanismo che ha preso le nostre esistenze e
le ha trasformate in strumenti di produzione di denaro.  Siamo
asserviti al potere finanziario, che è gestito dalle banche centrali,
banche tutte private.

*** Le nostre vite sono quindi nelle mani dei governatori della 
banche centrali, che nessuno ha mai eletto né scelto, e che a volte
nemmeno si conoscono. Il vero potere è oggi, quello di creare il
denaro! ***

D: Previsioni future: Argentina? 

R: Hmm... ci siamo quasi in Argentina. L'Europa si sta fermando, la
Germania si è già fermata proprio quest'anno. L'Europa crescerà
pochissimo, e l'Italia ancora meno, siamo di fatto in una fase di
stagnazione economica. L'economia americana forse sta ripartendo, 
ma
si tratterà solo di una breve fiammata tutta speculativa. Gli
americani hanno un debito spaventoso, che ha bisogno di alimentarsi
con i "bagni di sangue". Che cosa vuol dire? Che la caduta dei tassi
di interesse (scesi dal 6,5% di gennaio 2001 a 1,25% di oggi) produrrà
forse una violenta ondata speculativa poiché renderà possibile la
creazione di nuovo denaro attraverso le residue capacità di
indebitamento dell'economia USA. Però, poi, i problemi del debito
torneranno rapidamente a premere sull'economia e lo scenario muterà
rapidamente. In borsa assisteremo forse ad una nuova ondata
speculativa e sarà lì che assisteremo all'ennesimo bagno di sangue",
poiché molti ci si getteranno per rifarsi delle perdite subite e
lenire i propri debiti. Insomma, si indebiteranno ancora per cercare
di salvarsi. Poi, quando i problemi reali torneranno a galla, la
situazione precipiterà di nuovo. A quel punto, con i tassi prossimi
allo zero, non ci sarà possibilità di salvezza per l'economia
americana e di conseguenza, per quella mondiale. Con l'economia
mondiale tra la stagnazione e la recessione, sempre che non scoppi un
terzo conflitto mondiale, l'unico modo di uscire dalla crisi sarà
quello di superare il modello finanziario americano. L'unica soluzione
possibile e ragionevole è il tasso negativo, che però comporta il
superamento della logica del profitto. Sarà un periodo difficile per
tutti, ma sarà anche pieno di speranze, poiché abbiamo la possibilità
di costruire davvero un nuovo mondo, nel quale il valore sia la vita
umana e non il denaro.


Domenico De Simone
Dopo aver esercitato la professione forense per trent'anni, ha 
approfondito studi di filosofia ed economia che gli hanno permesso di
pubblicare cinque libri tra cui: "Un Milione al mese a tutti: subito!"
(1999), "Dove andrà a finire l'economia dei ricchi" (2001), "Per
un'economia dal volto umano" (2001). Tiene conferenze in tutta Italia
e organizza corsi di contro- economia. Sito web:
http://it.geocities.com/domenicods 

Fonte:
http://www.nexusitalia.com/domenicodesimone.htm




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