[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
dopo Firenze/attività - Dalla Carta del Nuovo Municipio alle politiche e alle realizzazioni concrete
- Subject: dopo Firenze/attività - Dalla Carta del Nuovo Municipio alle politiche e alle realizzazioni concrete
- From: "Amura-Pieve Alegre" <amura at pievealegre.org>
- Date: Tue, 12 Nov 2002 13:21:00 +0100
dopo Firenze/attività - Dalla Carta del Nuovo Municipio alle politiche e alle realizzazioni concrete, grande partecipazione a firenze alla fortezza da basso alle centinaia di iniziative e incontri promossi Abbiamo registrato al forum sociale europeo una notevole attenzione, per l tematiche legate alla democrazia partecipativa e allo sviluppo locale, attraverso la rete del nuovo municipio, abbiamo definito alcune iniziative, ma cominciano a delinearsi anche alcune richieste della carta. Ciò comporta che gli enti locali aderenti (comuni, circoscrizioni di grandi comuni, reti o unioni di comuni, circondari, comunità montane, province) si impegnino ad attivare costituenti di processi partecipativi strutturati, inserendo gli obiettivi e le modalità del processo nei propri statuti. I comuni e le reti sono inoltre impegnati nella apertura di ogni possibile spazio pubblico e di ascolto, supporto e confronto con le esperienze di autorganizzazione dei soggetti sociali nel territorio, considerando i conflitti (anche con l'istituzione) come possibili generatori di partecipazione e di democrazia Iniziative al forum, sono disponibili alcuni documenti consegnati durante gli incontri - il seminario insieme alle reti internazionali dal tema NUOVA DEMOCRAZIA E SVILUPPO LOCALE/New Democracy and Local Development - la conferenza PARTECIPATORY DEMOCRACY entrambe con una grande presenza di delegati - diversi workshop di approfondimento come quello della Rete Basca Udalbiltza o del Comune di Pieve Emanuele La rete stà definendo la sua costruzione in modo condiviso ed orizzontale, cercando di mettere in sinergia i tanti input registrati anche a firenze, è in corso il lavoro di un gruppo di ricercatori ed amministratori comunali che stà lavorando su due prime importante questioni, sulla carta d'inteni del nuovo municipio, il documento è allegato - Title/Dalla Carta del Nuovo Municipio alle politiche e alle realizzazioni concrete - e sulla definizione di una struttura di supporto organizzativo, di supporto alla comunicazione e alle relazioni internazionali. Il gruppo si rincontrerà nelle prossime settimane proprio per definire queste specifiche. Stiamo cercando inoltre di iniziare ad elaborare una mappatura geografica e una mappatura della tipologia delle iniziative sulla democrazia partecipativa che singolarmente o attraverso gruppi di amministrazioni vengono portati avanti nei territori locali, nei quartieri, nelle aree di periferia progetti con al centro il tema dello sviluppo locale, dei caratteri distintivi del territorio, delle sue risorse, una modalità anche di scambio e di confronto su azioni concrete. Un primo lavoro di ricerca e poi di messa in rete di esperienze concrete e progetti nelle città, anche per definire alcune pubblicazioni e seminari specifici. Inviare informazioni, progetti, laboratori e relazioni sul tema a : amura at pievealegre.org cirasino at unifi.it fax.02.90788330 Per evitare di intasarvi le caselle di posta - Saranno pubblicati in seguito alcuni documenti su alcuni siti internet, in attesa del sito della rete www.carta.org - www.pievealegre.org - www.31febbraio.org - www.unifi.it/lapei ___________________________________ Rete dei comuni del Nuovo Municipio Bozza di Carta d'intenti Dalla Carta del Nuovo Municipio alle politiche e alle realizzazioni concrete 1. La Carta del Nuovo Municipio ha avviato dopo il seminario di Porto Alegre nel gennaio del 2002 un processo di riconoscimento da parte di molti comuni italiani che è possibile una strada innovativa e alternativa della democrazia e dello sviluppo locale (e forse in generale delle politiche di sviluppo). La Carta ha avuto la funzione importante di fissare alcuni principi generali e di segnalare l'intenzione di cambiamento - o di rafforzamento delle iniziative intraprese - di molti sindaci e amministratori locali. Nella riunione costitutiva della rete dei nuovi municipi, tenutasi ad Empoli il 5 ottobre 2002, si è deciso di fare un passo avanti e di operare uno spostamento di attenzione: dall'adesione ai progetti, dalla condivisione di orientamenti alla loro traduzione in politiche urbane e territoriali, dalle intenzioni alle realizzazioni concrete. Questo passo in avanti non può essere il compito di un gruppo di intellettuali o di un singolo raggruppamento politico, ma deve essere il risultato di una discussione collettiva profonda e di un impegno organizzativo che deve coinvolgere i comuni stessi, i tecnici, gli operatori, gli intellettuali, i politici, i militanti impegnati in questo progetto. In questa direzione si richiamano alcuni dei principi che sono stati messi al centro del confronto della rete. Questi principi hanno l'obiettivo di precisare le condizioni necessarie per uno sviluppo delle azioni e delle politiche locali. 2. Il Nuovo Municipio è una diversa e più avanzata forma della democrazia, un diverso sistema di relazioni tra governo locale, territorio e società. Esso è in particolare: - un rilancio del rapporto tra democrazia diretta e rappresentanza, come alternativa alla democrazia delegata; - una alternativa al governo gerarchico del territorio e al centralismo autoritario, come sviluppo di autogoverno locale in rete (municipalismo federato) - un processo di interazione con la società insediata come valorizzazione in particolare del "terzo attore" tra stato e mercato. Il Nuovo Municipio, oltre che una diversa forma della democrazia, è anche democrazia sostanziale, includente, attiva, scritta nelle azioni buone e positive effettivamente condotte, nelle iniziative efficaci e socialmente condivise di trasformazione della società locale. Ciò comporta che gli enti locali aderenti (comuni, circoscrizioni di grandi comuni, reti o unioni di comuni, circondari, comunità montane, province) si impegnino ad attivare costituenti di processi partecipativi strutturati, inserendo gli obiettivi e le modalità del processo nei propri statuti. I comuni e le reti sono inoltre impegnati nella apertura di ogni possibile spazio pubblico e di ascolto, supporto e confronto con le esperienze di autorganizzazione dei soggetti sociali nel territorio, considerando i conflitti (anche con l'istituzione) come possibili generatori di partecipazione e di democrazia. 3. L'orizzonte ed il contenuto di governo del nuovo municipio indicano un'altra prospettiva di "sviluppo" inteso come valorizzazione dei caratteri distintivi del territorio e attivazione delle energie endogene dei soggetti locali auto-organizzati. L'orizzonte di sviluppo locale si oppone alla subordinazione e alla unificazione nel mercato unico mondiale del neoliberismo. Esso è infatti difesa delle diverse vie di sviluppo, e valorizzazione delle differenze biologiche, ambientali e culturali. I comuni e le reti di comuni si impegnano quindi a porre al centro della discussione nei processi partecipativi strutturati questioni sostanziali di scenari di sviluppo ed elementi di alternative nelle direzioni indicate. 4. La costruzione del Nuovo Municipio è un processo, un cantiere in corso in molti comuni italiani. In questo processo sono importanti il cammino e l'orizzonte. La carta del nuovo municipio ha avuto appunto il compito di riassumere questo orizzonte; e i principi di riferimento sopra richiamati hanno l'obiettivo di riproporli sinteticamente con chiarezza. Ora si tratta di definire passi successivi del cammino da intraprendere. Trattandosi di un orizzonte di sviluppo locale autosostenibile non è possibile definire una forma standardizzata del processo partecipativo e degli elementi di scenario; queste dipenderanno dalle peculiarità ambientali, territoriali, sociali, di tradizioni civiche, di esperienze partecipative appartenenti ciascun luogo. Occorre tuttavia indicare alcuni profili istituzionali e alcune aree di azione politica ritenuti qualificanti per riconoscere - in qualche modo per accreditare socialmente - il cammino svolto dai comuni. 5. In molte città italiane, il governo locale - talvolta anche in comuni governati dalla sinistra - appare disinteressato, o anche ostile ai principi della carta del Nuovo Municipio. In altri comuni l'adesione alla carta è soltanto formale, e ad essa non seguono effettive trasformazioni istituzionali o innovazioni delle politiche urbane e sociali. In alcune di queste città esiste tuttavia un tessuto di iniziative dal basso, di cantieri sociali di trasformazione. In questi casi è quindi una sorta di Contro Municipio organizzato dal basso che viene messo all'opera da parte di associazioni, soggetti sociali, comitati, comunità di base. Faranno dunque parte della rete dei nuovi municipi anche i "nuovi contro municipi organizzati dal basso" per i casi nei quali la rete di iniziative di progettualità sociale sia profonda ed estesa. Principi procedurali e organizzativi del Nuovo Municipio 1 I nuovi municipi si costituiscono come "attori mondiali di un municipalismo federato", attori significativi della costruzione di un reticolo internazionale della globalizzazione dal basso di modelli di sviluppo alternativi, attivando reti solidali e non gerarchiche. Essi divengono soggetti promotori di una diplomazia della pace, di cooperazione decentrata solidale, e del sostegno attivo ai territori poveri del mondo. 2 I nuovi statuti comunali esplicitano l'orientamento e le procedure per attuare una gestione partecipata e socialmente condivisa del territorio. La partecipazione deve coinvolgere il maggior numero di attori sociali, economici, culturali; deve includere e privilegiare le imprese a finalità etica (ambientale, sociale), le forme di finanza etica e di commercio equo e solidale. La costituente partecipativa deve riguardare innanzitutto la costruzione di scenari di futuro finalizzati alla produzione sociale di un piano di sviluppo locale integrato (socioeconomico e territoriale) come riferimento strategico condiviso di progetti e azioni specifiche. 3 Il nuovo municipio si impegna alla sperimentazione in tempi solleciti di forme appropriate e localmente condivise di bilancio partecipativo (inteso insieme come bilancio finanziario e sociale, con finalità redistributive e di discriminazione positiva nei confronti degli esclusi). Azioni sociali urbane e territoriali strategiche 1. Il nuovo municipio coinvolge la molteplicità degli attori sociali nel riconoscimento e nella valorizzazione del patrimonio territoriale e urbano (risorse ambientali, del paesaggio, del territorio storico, della cultura locale) facendone la leva per la produzione di nuova ricchezza durevole e per l'attivazione di modelli di sviluppo autocentrati, fondati sulla messa in valore delle peculiarità produttive, culturali, ambientali di ogni singolo luogo. Attivando energie economiche e sociali locali che consentano maggiore autogoverno il municipio contrasta il neocentralismo e la conseguente sottrazione crescente di ruoli e risorse. 2. Il nuovo municipio attiva cantieri sociali di trasformazione urbana nei quartieri e nelle periferie con lo scopo di : - contrastare la condizione di perifericità e emarginazione, ricostruendo lo spazio pubblico attraverso la "gestione creativa dei conflitti" negli spazi contesi della città (spazi sociali, strade e piazze, ecc.), attivando attraverso la partecipazione luoghi di costruzione di un nuovo rapporto tra istituzioni, movimenti e società, realizzando un rapporto positivo con le forme di resistenza, dissenso e conflitto sociale; - attivare strategie positive di trattamento delle occupazioni e dei processi di riappropriazione della città (autorecupero, autocostruzione, consolidamento dei luoghi alternativi di socialità e autorganizzazione); - attivare politiche urbane di valorizzazione della città delle differenze (età, genere, cultura, provenienza geografica, linguaggio, stile di vita, preferenze sessuali, ecc). 3. Il nuovo municipio si oppone alla privatizzazione dei servizi nella produzione e gestione dei beni fondamentali della riproduzione (acqua, energia, beni ambientali) individuando forme di controllo e di gestione sociale, riattivando saperi e tecniche locali, superando il gigantismo dei grandi apparati aziendali (pubblici e privati) sovradimensionati e senza legami con il territorio, in favore di reti produttive a carattere sociale e etico. 4. Il nuovo municipio affida al mondo associativo, al terzo settore, alle imprese sociali, alle nuove forme di agricoltura e di presidio del suolo, la produzione e la gestione di beni e servizi pubblici (salvaguardia idrogeologica, qualità ambientale e del paesaggio, manutenzione e riqualificazione urbana, servizi sociali e assistenziali, ecc), attivando a questo scopo finanziamenti pubblici e privati. 5. Il nuovo municipio si impegna a condurre una battaglia senza quartiere e di lunga durata contro il sistema esistente di mobilità delle persone e delle merci fondato sull'automobile e sul traffico privato motorizzato. 6. Il nuovo municipio è impegnato in un programma straordinario contro la povertà e l'esclusione sociale in particolare sui problemi della casa, dell'immigrazione, attraverso progetti sperimentali integrati. 7. Il nuovo municipio è attento alle conseguenze sociali dei processi di flessibilizzazione e precarizzazione del lavoro e si impegna a non usare strumenti di questa natura nella gestione delle proprie attività.
- Prev by Date: la cina in transizione
- Next by Date: novità edizioni punto rosso: acqua bene comune dell'umanità
- Previous by thread: la cina in transizione
- Next by thread: novità edizioni punto rosso: acqua bene comune dell'umanità
- Indice: