[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
industria. la ripresa si allontana
- Subject: industria. la ripresa si allontana
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 02 Oct 2002 18:30:03 +0200
dal sole24ore Venerdì 27 Settembre 2002 ore 18:33 Industria, la ripresa si allontana L'andamento fiacco della produzione continua anche dopo l'estate. E' confermata così la battuta d'arresto dell'attività manifatturiera, che si prolunga da oltre un anno. Il 2003 rischia di partire da fermo. di Michele De Gaspari Se la prima metà del 2002 si è conclusa con un bilancio molto deludente per l'industria italiana - la produzione è diminuita di circa il 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - anche il terzo trimestre non sembra essere andato granché meglio, nonostante qualche segnale favorevole proveniente dagli indicatori qualitativi, come la fiducia e le aspettative rilevate nell'inchiesta Isae di settembre. Il quadro congiunturale resta, infatti, negativo: l'indice destagionalizzato della produzione continua a mostrare un profilo sostanzialmente piatto, nel contesto di un andamento un po' altalenante, tra recuperi e frenate, che non riesce a staccarsi da quota 105; ciò significa un livello ancora inferiore di circa due punti percentuali al terzo trimestre del 2001, un periodo di confronto non certo brillante. L'attività produttiva, dunque, si contrae ormai da sei trimestri senza dare segni di ripresa. Negli ultimi quattro trimestri essa risulta, poi, tendenzialmente stagnante; e non sembra a tutt'oggi in grado di recuperare, dopo il punto di minimo del ciclo toccato nel mese di novembre dello scorso anno. Se si guarda alla composizione settoriale - con i beni d'investimento sempre in flessione - si deve, anzi, parlare di una nuova contrazione. L'industria manifatturiera continua a procedere in questa fase dell'anno a un passo molto lento - come mettono in evidenza le indagini Confindustria condotte negli ultimi mesi - e i livelli di produzione stentano a risalire rispetto ai loro minimi, in uno scenario congiunturale che si conferma pertanto negativo. Il settore metalmeccanico in particolare, che comprende tutti i beni strumentali e numerosi beni intermedi, è in pieno ciclo negativo, con un calo dei volumi produttivi stimato in circa il 6-7% nei valori tendenziali per i primi tre quarti dell'anno. Un risultato ben peggiore di quanto mostrato dall'industria manifatturiera nel suo complesso, in flessione del 2,5-3% nello stesso periodo. La svolta non è dietro l'angolo Al parziale bilancio pesantemente in rosso del 2002 ha contribuito anche la caduta registrata nel mese di agosto. Invece del previsto rimbalzo dell'attività produttiva, la prevalenza di attese sfavorevoli da parte degli imprenditori, come risulta dalle inchieste Isae di luglio e agosto, ha portato a un prolungamento delle chiusure estive degli impianti e alla conseguente sensibile diminuzione dei livelli di attività. Il ciclo negativo, in altre parole, è stato accentuato dall'effetto calendario. L'analisi dei dati settoriali conferma, inoltre, il contesto sempre pesante della congiuntura manifatturiera ai tre quarti dell'anno. La caduta della produzione è, infatti, molto marcata per i beni d'investimento: le maggiori diminuzioni riguardano i comparti elettrotecnico ed elettronico, i mezzi di trasporto, le macchine e apparecchi meccanici. La contrazione della domanda di beni strumentali si fa, dunque, sentire sui volumi produttivi dell'industria metalmeccanica, così come le perduranti difficoltà sul fronte delle esportazioni, a causa dell'incertezza sulle prospettive di ripresa della domanda estera. I più recenti segnali sembrano indicare, poi, un clima di diffuso pessimismo all'inizio dell'autunno: il numero di pessimisti sulle prospettive a breve termine dell'economia italiana supera di nuovo quello degli ottimisti, aumentano le ore di cassa integrazione guadagni, mentre il portafoglio ordini delle aziende non accenna a svolte rispetto alla situazione di crisi in atto. Nemmeno gli incentivi fiscali per l'acquisto di beni d'investimento riescono a svegliare la domanda, che continua a essere molto debole all'interno e non decolla sul versante internazionale. I consumi delle famiglie, per contro, mostrano un'evoluzione sempre deludente, accompagnata da una flessione pressoché ininterrotta del clima di fiducia nel corso del 2002. Il punto di svolta del ciclo congiunturale, insomma, non è ancora in vista. Gli indicatori anticipatori per il trimestre autunnale, come quello elaborato da Ref.Irs, non segnalano, del resto, progressi nel profilo congiunturale dell'industria rispetto all'andamento completamente piatto dei primi tre quarti dell'anno.
- Prev by Date: la nuova frontiera dei telefonini
- Next by Date: i conti delle famiglie e il condono che verra'
- Previous by thread: la nuova frontiera dei telefonini
- Next by thread: i conti delle famiglie e il condono che verra'
- Indice: