e' nato il portale dello sviluppo sostenibile



da affari e finanza

 
 
lunedi 22 Luglio 2002 
 
  il caso humanityonlus

E’ nato il portale dello sviluppo sostenibile L’informazione etica

ANNAMARIA D'URSO

Annamaria d’urso
Sempre di più Internet contribuisce a sostenere iniziative nonprofit, non
solo per le associazioni che vogliono farsi conoscere e che raccolgono
fondi via web, ma anche per le organizzazioni che, sempre operando per la
tutela dei diritti umani, contribuiscono in modo operativo allo sviluppo
sostenibile dell’economia. In quest’ambito è ora attivo in Italia un nuovo
portale d’informazione etica per le aziende: www.humanityonlus.org. A
crearlo è stata Humanity Onlus, organizzazione senza fine di lucro promossa
dal Centro ricerche e studi sui diritti umani dell’Università Luiss di
Roma, diretto da Sebastiano Maffettone. In Humanity Onlus si riuniscono
anche Confindustria, varie fondazioni italiane tra cui l’Olivetti, la
Feltrinelli, la Mondadori, la Fondazione Basso e la Sigma Tau, nonché
diversi soci privati e un comitato di studenti della stessa Luiss.
L’obiettivo è agire nella tutela dei diritti umani, affermando moderni
criteri di sostenibilità socioambientale e ricercando contatti con il mondo
dell’impresa. «La finanza internazionale – dice Alessandro Milesi, uno dei
fondatori di Humanity Onlus si sta rendendo conto di quanto è importante
coniugare i principi etici all’economia. Un’azienda che adotta regole
trasparenti, rispetta l’ambiente, investe in risorse umane, è
concorrenziale. Abbiamo presentato sul web le regole comportamentali di
un’impresa che sono alla base dello sviluppo sostenibile». Humanity Onlus
ha stretto una partnership con Sam (Sustainable asset management), un
gruppo svizzero che investe in aziende con requisiti etici e sociali ed è
stato fra i creatori del Dow Jones Sustainability Index, l’indice delle
migliori 350 aziende del mondo quanto a combinazione di fattori economici,
ecologici e sociali. «Con la jointventure, Humanity diventerà il centro di
conoscenza italiano sul management sostenibile d’impresa», dice Milesi.
«Essendo nato sotto l’egida della Luiss, potrà contribuire all’inserimento
nel mondo del lavoro finanziario degli studenti, cui saranno dedicate
specifiche iniziative formative». Collaborando con l’elvetica Sam, Humanity
Onlus ha cominciato a monitorare e a raccogliere informazioni sulle aziende
italiane che saranno valutate in base alla capacità di integrare
performance economiche, etiche e sociali. «Le aziende che risponderanno a
questi requisiti, riceveranno un bollino etico e verranno inserite negli
indici specializzati Dow Jones».
Sono 40 le società italiane sottoposte ad analisi. Devono compilare entro
settembre un questionario, dopodiché riceveranno la visita di un ispettore,
e quelle che supereranno la selezione avranno uno spazio a loro dedicato
sul portale per presentare i loro servizi. Implicito è lo scopo di fornire
a fondi pensione e a fondazioni ex bancarie uno strumento di selezione
affidabile per gli investimenti sul mercato domestico. Lo stesso database
potrà essere utilizzato per iniziative di microcredito da parte di
istituzioni finanziarie italiane. L’associazione nonprofit si occupa anche
della selezione di prodotti del risparmio gestito rispondenti a criteri di
sostenibilità etica che verranno anch’esse presentate e vendute
direttamente in rete sul sito di Humanity. «Il nostro progetto è di
distribuire sul web, ad esempio polizze assicurative garantite e
certificate che non si limitino a presentare il prodotto ma che includano
anche servizi di consulenza family office a distanza», dice Milesi. Il
primo piano di investimento previdenziale di questo tipo in Italia, già
presente sul portale, è la polizza sulla vita Bcv humanity, ideata da
Piemontese Vita del gruppo Reale Mutua e Bcv Gestion Sim, società di
gestione patrimoniale che fa capo alla svizzera Banque Cantonale Vaudoise.
Essendo poi Humanity Onlus un’associazione legata all’ambiente accademico,
sarà presto realizzato sul portale uno spazio riservato a forum, dove i
giovani potranno discutere con luminari e professionisti del settore i temi
della finanza etica e potranno apprendere le modalità per accedere a master
universitari incentrati sullo sviluppo sostenibile. 
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