software programmi liberi e aperti per le amministrazioni



dal corriere.it 13 - 7 - 2002

 
  
 
  
 Sabato 13 Luglio 2002 
 
 OPEN SOURCE 
  
 L'Ue: programmi aperti e gratuiti per le amministrazioni 
  
La commissione europea ha emesso la settimana scorsa un rapporto
"micidiale" per le case di software che infatti stanno già scendendo sul
campo di guerra (e di lobbying). Non è un documento ufficiale, ma
rispecchia esclusivamente il pensiero dei consulenti che l'hanno scritto,
ma anche così è una significativa testimonianza di un filone di pensiero
che si va facendo strada. Il mondo è quello dei software Open Source, di
cui il sistema operativo Linux è l'esempio più noto.

Il tutto si inserisce in un progetto europeo chiamato IDA (in linea in
questo con la nota passione di Bruxelles per acronimi e sigle), e che si
traduce in "Scambio di dati tra le amministrazioni". Si intendono qui le
amministrazioni pubbliche, locali e nazionali dell'Unione e questo
documento (reperibile in rete all'indirizzo
http://europa.eu.int/ISPO/ida/export/files/en/1115.pdf) consiglia alle
amministrazioni di scambiarsi i programmi applicativi da loro realizzati. 

L'idea sottostante è semplice e interessante: se diverse amministrazioni
adottano dei sistemi aperti, allora facilmente non si limiteranno a
utilizzare dei software preesistenti, ma ne realizzeranno di propri,
sfruttando appunto il fatto che si tratta di codici liberi e modificabili.

Se dunque un comune, una regione o uno stato, si inventano un programma
interessante (un archivio per rinnovare le patenti, un programma di
addestramento delle guardie ambientali, o qualsiasi altra cosa), allora
perché non metterlo a disposizione delle altre amministrazioni,
gratuitamente e con tutta le documentazione del caso?

Sharing (condividere) e Pooling (mettere in un deposito comune) sono le
parole chiave del progetto che, se attivato, potrebbe generare risparmi
molto importanti nelle licenze software ma soprattutto ridurre gli sprechi:
non si inventa cento volte una applicazione, in cento città diverse, ma si
riusa quella che funziona, eventualmente personalizzandola. Proprio lo
stesso meccanismo dei programmatori alla Linus Torvalds, ma questa volta
adottato da una dinamica burocrazia pubblica.

 
 
Franco Carlini