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strapotere delle aziende e blocco dell'innovazione
- Subject: strapotere delle aziende e blocco dell'innovazione
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 28 Jun 2002 06:34:06 +0200
dal corriere.it di mercoledi 26 giugno 2002 Mercoledì 26 Giugno 2002 IL FUTURO DI INTERNET Strapotere delle aziende e blocco dell'innovazione Sono pionieri dell’Internet, ma non sono nostalgici. Non rimpiangono il bel tempo antico di quando la rete era questione di pochi, felice e anarchica, ma nemmeno pensano che tutto vada per il meglio e che non ci siano motivi di preoccupazione per il futuro. Anzi ce ne sono tantissimi. Questo lo stato d’animo che era possibile cogliere, la settimana scorsa, durante Inet 2002, conferenza annuale della Internet Society, che si è tenuta a Arlington in Virginia. Tema dell’anno: “Internet a un bivio: dove tecnologia e scelte politiche si intersecano” (si noti che il termine è Policy, che in inglese non è la politica-politica di partiti e governi, ma piuttosto le grandi scelte, quelle che noi sovente chiamiamo “le politiche”). Che la situazione non sia allegra e che i timori siano diffusi, l’ha fatto capire l’intervento di Vinton Cerf, che fu uno dei padri dell’Internet, avendo inventato il protocollo di trasmissione dei dati (TCP/IP) che ne costituisce il fondamento architetturale. Proprio lui, che certo non è un anticapitalista no global, e che è stato vicepresidente di Mci, uno dei grandi operatori telefonici americani, ha fatto notare che oggi le aziende possono conquistare un controllo senza precedenti delle reti, modificando le tecnologie che saranno alla base della prossima generazione di servizi a alta velocità. Così facendo, ha spiegato, mentre difendono e estendono il proprio mercato, insieme bloccano l’innovazione, sia quella tecnica che sociale. Cerf ha fatto un esempio, piccolo ma significativo: le reti a larga banda tendono a offrire prestazioni asimmetriche, ovvero permettono di ricevere (scaricare) a maggiore velocità di quanto si possa trasmettere. Così la situazione paradossale è quella di due persone, ognuna delle quali può ricevere (magari a pagamento) dei video di alta qualità, me che non possono spedirne; magari avrebbero bisogno per piacere o per affari di servizi di videoconferenza da persona a persona, ma non potranno averli. La rete che Cerf e Robert Kahn disegnarono negli anni ’70 era basata sul concetto di “neutralità”: significa che si comportava come un tubo passivo, capace di trasmettere ma senza intervenire nel processo, né per accelerare, né per filtrare o dirottare. Tecnicamente si parla di rete “end to end”, volendo intendere che tra i due estremi di una trasmissione non avviene nulla se non il trasporto dei dati. Questa virtù originaria è stato il fondamento del successo di massa dell’Internet, come mezzo di comunicazione tra le persone. Franco Carlini
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