cosa e' cambiato con porto alegre



dal messaggero di martedi 11 giugno 2002

  

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 Martedì 11 Giugno 2002  
Salvatore Cannavò,
cos’è cambiato
con Porto Alegre 
Nel nutrito filone editoriale sulla mondializzazione compare ora un libro
agile, ma traboccante di informazioni, sul Forum sociale di Porto Alegre
come paradigma e palcoscenico di tutto quanto si muove sulla scena no
global del pianeta. Libro militante, Porto Alegre capitale dei movimenti di
Salvatore Cannavò si può considerare come un’introduzione alquanto
esauriente (con tanto di schede e cronologia), oltre che culturalmente
complice, a idee, organizzazioni e protagonisti dell’arcipelago
antiglobalizzazione. Con questo volumetto l’autore (vicedirettore del
quotidiano Liberazione e tra i fondatori di Attac Italia) ci propone un
breviario assai utile per capire cosa muove il “popolo di Genova" e la
“generazione Porto Alegre", come pure una guida efficace per conoscere le
ragioni di questa risposta giovane alla crisi della sinistra tradizionale.
Così, tra camionisti americani del sindacato Afl-Cio, disoccupati francesi
organizzati delle sigle alternative Ac! e Sud, ecologiste indiane,
“disobbedienti" italiani e cattolici del commercio equo e solidale, nella
metropoli brasiliana sembra consumarsi il tramonto ormai irreversibile di
un certo modo di fare politica che aveva contraddistinto il Novecento,
mentre si sperimentano forme inedite e radicali di cittadinanza e
mobilitazione, e salgono sulla ribalta i nuovi soggetti prodotti dalle
trasformazioni della società e del mondo del lavoro. Una fiammata isolata?
No, piuttosto un nuovo inizio e, soprattutto, secondo Cannavò, un poderoso
ricostituente per ripensare le figure della democrazia sociale.