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la ripresa usa e' partita su basi malsane
- Subject: la ripresa usa e' partita su basi malsane
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sat, 04 May 2002 06:40:23 +0200
da affari e finanza COPERTINA lunedi 29 Aprile 2002 La ripresa Usa è partita su basi malsane GIUSEPPE TURANI Grande boom dell’economia americana nel primo trimestre, ma che lascia tutti un po’ perplessi. «Il paziente cammina e ha fatto anche una bella corsetta. Peccato che sia ancora sotto ossigeno e con la flebo al braccio», ha commentato un analista di piazza Affari. E con ragione. Per accorgersi di quanto sia artificiale, sbagliato, questo boom americano nel primo trimestre, basta vedere due dati. A fronte di una crescita complessiva del Prodotto interno lordo del 5,8 per cento abbiamo un calo degli investimenti in macchine e impianti del 5,7 per cento. E non si è ancora vista un’economia sana e in ripresa vera nella quale gli investimenti invece di salire scendono. Ma c’è di più. Se si vanno a vedere i «contributi» alla crescita, si scopre che a fronte di una crescita complessiva del Pil del 5,8 per cento, il 3,6 per cento è dovuto alla ricostituzione delle scorte e l’1,4 per cento è dovuto a un’enorme spesa pubblica (cresciuta di quasi l’8 per cento contro una crescita dei consumi privati del 3,5 per cento). E poi c’è il boom delle abitazioni. Gli investimenti in costruzione sono cresciuti quasi del 16 per cento. E questo lascia immaginare che, a forza di tassi di interesse vicini a zero, negli Stati Uniti si stia creando un’immensa bolla speculativa immobiliare. In sostanza, al di là delle cifre (che però sembra non abbiano esaltato nessuno, Wall Street si è subito messa al peggio, sfondando nel pomeriggio di venerdì le linee di resistenza: 10 mila per il Dow Jones e 1700 per il Nasdaq), qui si vede un’economia che corre, grazie all’enorme liquidità messa in giro da Greenspan dopo l’attacco alle Twin Towers e all’altrettanto enorme spesa pubblica realizzata dall’amministrazione pubblica. Sembra quasi il profilo di un’economia assistita, aiutata, coccolata. Ma il momento della verità quando verrà? Secondo gli esperti già nel secondo trimestre. Le previsioni dicono che nel secondo trimestre la crescita americana si dimezzerà, portandosi al 2,3 per cento, cioè verso valori più assennati e sopportabili (questo boom, naturalmente, ha fatto esplodere la bilancia commerciale, con esportazioni in crescita solo del 6,8 per cento e importazioni in aumento del 15,5 per cento, tre volte tanto). Dai dati sul Pil si capisce anche che le imprese, pur di vendere, o non alzano i prezzi o li alzano di pochissimo. Insomma, rinunciano a parte dei profitti. E questo spiega, forse, perché Wall Street, alla fine, non è tanto contenta. Questa ripresa senza investimenti e senza profitti, giustamente, non piace.
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