corsa all'energia rinnovabile



dal sole24ore

   
 
          
Martedì 30 Aprile 2002  ore 19:13  
 
 
 Si moltiplicano le aziende che investono nella produzione di elettricità
da fonti non convenzionali

Corsa all'energia rinnovabile
Falck, Bernabè, Tronchetti Provera attratti dagli incentivi ma anche da
ottime prospettive di mercato 
MILANO - È boom di investimenti nell'elettricità ecologica. Sulle
cosiddette "fonti rinnovabili" (l'energia ottenuta da acqua, vento, sole,
combustibili vegetali o dal riciclaggio dei rifiuti) si concentrano
l'attenzione degli investitori e quelle risorse finanziarie che prima si
orientavano verso altri e più consolidati comparti economici. Esemplari i
casi dell'Actelios (Falck) e della Cmi controllata dalla Tadfin di Luigi
Agarini. Dopo Shell e Bp, anche l'Eni e l'Api da compagnie "petrolifere" si
propongono oggi come compagnie "energetiche", che offrono anche
chilowattora "verdi". Oppure è il caso delle diversificazioni del gruppo
Tronchetti Provera: dopo le esperienze della Pirelli nel recupero
energetico dei rifiuti, ora il gruppo Tronchetti Provera attraverso la Cam
Tecnologie sta studiando a Catania, insieme con l'Enel, nuove applicazioni
del silicio per la nuova frontiera dell'energia fotovoltaica, cioè
l'elettricità prodotta dalla luce del sole. La stessa frontiera su cui
puntano le aziende californiane del silicio: oggi questo minerale rende nei
pannelli solari più che nei chip dell'informatica. Investimenti. «Sul
ritorno immediato degli investimenti - commenta Alberto Falck -
nell'energia rinnovabile ci sono incentivi economici importanti, come le
tariffe Cip6 che finanziano l'elettricità prodotta. Ma in chiave
prospettica, ci troviamo di fronte a un mercato che diventa importantissimo
in tutta Europa». Decreto Bersani. Che cos'è accaduto per creare questa
attenzione sull'energia a basso impatto ambientale? Una serie di fattori
concomitanti, a cominciare dal decreto Bersani di riassetto elettrico,
entrato in vigore tre anni fa, che fra l'altro ha imposto il "portafoglio
verde": ogni nuova centrale convenzionale deve immettere in 2% di nuova
elettricità ottenuta da fonti rinnovabili. Esperienza Usa. Conferma Corrado
Clini, co-presidente della Task force del G8 sull'energia rinnovabile: «Il
Senato Usa ha appena approvato il piano energetico di Bush, apportando
modifiche importanti. Ci sono forti incentivi come il "portafoglio verde",
simile a quello italiano, e i crediti di imposta. In Europa invece c'è il
piano Ue per arrivare a un raddoppio delle disponibilità». Bernabè. Così un
investitore che ha lunga esperienza in fatto di energia fa rotta
sull'ecologia: è Franco Bernabè. Ha creato di recente la Kemyx (presieduta
da Umberto Colombo) che trasforma in combustibile gli scarti dell'industria
agro-alimentare e zootecnica. Eolico. Nel frattempo Bernabè ha affidato a
Walter Ganapini, già assessore all'Ambiente a Milano e presidente
dell'Agenzia nazionale di protezione dell'ambiente, un'altra nuova società,
la Macroscopio, che opera negli investimenti nell'energia eolica.
«L'energia pulita non è più un settore illusorio per gli investimenti. Per
esempio - osserva Ganapini - la più importante partecipazione del fondo
etico del Monte dei Paschi è nella danese Vestas, che realizza centrali
eoliche. L'elettricità prodotta dal vento ormai ha costi in linea con le
tecnologie convenzionali». In Italia potrebbero essere ottenuti 15mila
megawatt dal vento - dice Ganapini - senza contare la risorsa infinita
dell'offshore nell'Adriatico e nello Ionio. Petrolieri. Si tratta di
mettere gli "aerogeneratori" su piloni in mezzo al mare: una soluzione
proposta al ministero dell'Ambiente dall'Assomineraria (l'associazione
confindustriale delle compagnie che operano sui giacimenti) per usare
meglio le piattaforme petrolifere. Rifiuti. La "municipalizzata" Asm Spa di
Brescia è all'avanguardia in Italia per l'energia dai rifiuti. Brucia ogni
anno 470mila tonnellate di rifiuti e biomasse per produrre 307 milioni di
chilowattora di elettricità e 251 milioni di chilowattora di energia
termica per riscaldamento. Società elettriche. E sulle fonti rinnovabili
mirano aziende eminentemente elettriche: l'Enel, attraverso la controllata
"verde" Greenpower (il principale produttore al mondo di elettricità
ecologia) ha recentemente stanziato altri 500 milioni di euro di
investimenti per la geotermia in Toscana, l'Edison ha rilevato le centrali
eoliche Riva Calzoni e ne realizza altre in Toscana, Energia Spa (Cir) ha
appena acquistato una centrale idroelettrica in val d'Aosta. Pianimpianti.
Si rafforzano anche i fornitori di tecnologie. La Pianimpianti per esempio
sta terminando in Calabria per contro della compagnia Api la più grande
centrale europea a biomasse. «Con questi investimenti - spiega
l'amministratore delegato Roberto Mercuri - il nostro fatturato è passato
dai 20 milioni di euro del '99 ai 41 milioni del 2001, e quest'anno
contiamo di arrivare a 54 milioni di euro». Jacopo Giliberto