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corsa all'energia rinnovabile
- Subject: corsa all'energia rinnovabile
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 03 May 2002 06:57:12 +0200
dal sole24ore Martedì 30 Aprile 2002 ore 19:13 Si moltiplicano le aziende che investono nella produzione di elettricità da fonti non convenzionali Corsa all'energia rinnovabile Falck, Bernabè, Tronchetti Provera attratti dagli incentivi ma anche da ottime prospettive di mercato MILANO - È boom di investimenti nell'elettricità ecologica. Sulle cosiddette "fonti rinnovabili" (l'energia ottenuta da acqua, vento, sole, combustibili vegetali o dal riciclaggio dei rifiuti) si concentrano l'attenzione degli investitori e quelle risorse finanziarie che prima si orientavano verso altri e più consolidati comparti economici. Esemplari i casi dell'Actelios (Falck) e della Cmi controllata dalla Tadfin di Luigi Agarini. Dopo Shell e Bp, anche l'Eni e l'Api da compagnie "petrolifere" si propongono oggi come compagnie "energetiche", che offrono anche chilowattora "verdi". Oppure è il caso delle diversificazioni del gruppo Tronchetti Provera: dopo le esperienze della Pirelli nel recupero energetico dei rifiuti, ora il gruppo Tronchetti Provera attraverso la Cam Tecnologie sta studiando a Catania, insieme con l'Enel, nuove applicazioni del silicio per la nuova frontiera dell'energia fotovoltaica, cioè l'elettricità prodotta dalla luce del sole. La stessa frontiera su cui puntano le aziende californiane del silicio: oggi questo minerale rende nei pannelli solari più che nei chip dell'informatica. Investimenti. «Sul ritorno immediato degli investimenti - commenta Alberto Falck - nell'energia rinnovabile ci sono incentivi economici importanti, come le tariffe Cip6 che finanziano l'elettricità prodotta. Ma in chiave prospettica, ci troviamo di fronte a un mercato che diventa importantissimo in tutta Europa». Decreto Bersani. Che cos'è accaduto per creare questa attenzione sull'energia a basso impatto ambientale? Una serie di fattori concomitanti, a cominciare dal decreto Bersani di riassetto elettrico, entrato in vigore tre anni fa, che fra l'altro ha imposto il "portafoglio verde": ogni nuova centrale convenzionale deve immettere in 2% di nuova elettricità ottenuta da fonti rinnovabili. Esperienza Usa. Conferma Corrado Clini, co-presidente della Task force del G8 sull'energia rinnovabile: «Il Senato Usa ha appena approvato il piano energetico di Bush, apportando modifiche importanti. Ci sono forti incentivi come il "portafoglio verde", simile a quello italiano, e i crediti di imposta. In Europa invece c'è il piano Ue per arrivare a un raddoppio delle disponibilità». Bernabè. Così un investitore che ha lunga esperienza in fatto di energia fa rotta sull'ecologia: è Franco Bernabè. Ha creato di recente la Kemyx (presieduta da Umberto Colombo) che trasforma in combustibile gli scarti dell'industria agro-alimentare e zootecnica. Eolico. Nel frattempo Bernabè ha affidato a Walter Ganapini, già assessore all'Ambiente a Milano e presidente dell'Agenzia nazionale di protezione dell'ambiente, un'altra nuova società, la Macroscopio, che opera negli investimenti nell'energia eolica. «L'energia pulita non è più un settore illusorio per gli investimenti. Per esempio - osserva Ganapini - la più importante partecipazione del fondo etico del Monte dei Paschi è nella danese Vestas, che realizza centrali eoliche. L'elettricità prodotta dal vento ormai ha costi in linea con le tecnologie convenzionali». In Italia potrebbero essere ottenuti 15mila megawatt dal vento - dice Ganapini - senza contare la risorsa infinita dell'offshore nell'Adriatico e nello Ionio. Petrolieri. Si tratta di mettere gli "aerogeneratori" su piloni in mezzo al mare: una soluzione proposta al ministero dell'Ambiente dall'Assomineraria (l'associazione confindustriale delle compagnie che operano sui giacimenti) per usare meglio le piattaforme petrolifere. Rifiuti. La "municipalizzata" Asm Spa di Brescia è all'avanguardia in Italia per l'energia dai rifiuti. Brucia ogni anno 470mila tonnellate di rifiuti e biomasse per produrre 307 milioni di chilowattora di elettricità e 251 milioni di chilowattora di energia termica per riscaldamento. Società elettriche. E sulle fonti rinnovabili mirano aziende eminentemente elettriche: l'Enel, attraverso la controllata "verde" Greenpower (il principale produttore al mondo di elettricità ecologia) ha recentemente stanziato altri 500 milioni di euro di investimenti per la geotermia in Toscana, l'Edison ha rilevato le centrali eoliche Riva Calzoni e ne realizza altre in Toscana, Energia Spa (Cir) ha appena acquistato una centrale idroelettrica in val d'Aosta. Pianimpianti. Si rafforzano anche i fornitori di tecnologie. La Pianimpianti per esempio sta terminando in Calabria per contro della compagnia Api la più grande centrale europea a biomasse. «Con questi investimenti - spiega l'amministratore delegato Roberto Mercuri - il nostro fatturato è passato dai 20 milioni di euro del '99 ai 41 milioni del 2001, e quest'anno contiamo di arrivare a 54 milioni di euro». Jacopo Giliberto
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