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i peccati del forno elettrico
- Subject: i peccati del forno elettrico
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Thu, 02 May 2002 06:41:59 +0200
da repubblica.it 30 Aprile 2002 Ma Riva non ha ancora ricevuto il documento Tutti i dettagli del parere del Ministero dell'Ambiente che boccia il piano industriale per Cornigliano I "peccati" del forno elettrico NADIA CAMPINI LE emissioni del forno elettrico sono «significative» e per molti inquinanti, come gli Ipa, il benzene e il biossido di zolfo, «superiori a quelle dell'esistente acciaieria KObm». E' questo uno dei motivi principali che hanno portato la commissione Via a giudicare «non ambientalmente compatibile» l'acciaieria elettrica prevista dal piano industriale di Riva per Cornigliano. Il giudizio non è ancora arrivato alla forma definitiva del decreto, e non è nemmeno ancora stato recapitato al gruppo Ilva, ma visto il protrarsi dei tempi burocratici gli atti istruttori sono usciti dai cassetti dei ministeri e finalmente, dalle diciotto pagine fitte di dati e numeri, si iniziano ad intravedere le motivazioni che hanno portato il ministero dell'Ambiente a stoppare il forno elettrico. Il parere descrive innanzi tutto il progetto del forno elettrico, un impianto da 208 tonnellate di spillaggio con una potenzialità annua teorica pari a 2 milioni di tonnellate di acciaio, con un forno siviera da 200 tonnellate. Il documento analizza in modo dettagliato i materiali che verrebbero utilizzati per ogni colata e rileva tra le altre cose che il camino dell'acciaieria resta piuttosto basso, a 40 metri di altezza, dati i vincoli dell'aeroporto e di qui vengono limitate le sue capacità dispersive. Una tabella mette a confronto i dai delle emissioni convogliate. Da questa risulta che l'acciaieria elettrica comporterebbe una notevole riduzione delle polveri rispetto all'altoforno, da 83,86 chili l'ora a 36,70 chili l'ora, a fronte però di un aumento ad esempio del monossido di carbonio, da 354,80 a 424,50 chili l'ora, e inoltre le emissioni di Nox e So2 appaiono «molto superiori al valore massimo riportato nel documento IppcBureauBest Available Techniques Reference». Critiche anche le valutazioni riguardo alle emissioni acustiche, dato che il parere rileva come «prima di poter attivare l'impianto in forma completa, così come previsto dal presente progetto, debba essere realizzato un consistente piano di bonifica acustica dell'area da Cornigliano». E allo stesso modo anche dal punto di vista della qualità dell'aria «la realizzazione della nuova acciaieria elettrica non può essere considerata allo stato attuale compatibile con la situazione di perdurante criticità della qualità dell'ara nell'abitato di Cornigliano». Di conseguenza in ogni caso la realizzazione di un progetto di questo genere deve eventualmente «essere posticipata non solo all'effettivo smantellamento del ciclo integrale ma anche ad un congruo periodo di rilevamento della qualità dell'aria finalizzato a verificare l'effettiva ricettività ambientale dell'ambiente di Cornigliano dopo tale smantellamento».
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