[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
ambiente una nuova frontiera per l'occupazione
- Subject: ambiente una nuova frontiera per l'occupazione
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 22 Mar 2002 06:34:04 +0100
da affari e finanza DOSSIER AMBIENTE lunedi 18 Marzo 2002 Una nuova frontiera anche per l’occupazione LAURA KISS La nuova frontiera dell'occupazione è l'ambiente. In Italia, come nel resto del mondo, la salvaguardia dell'ambiente ha prodotto un notevole sviluppo di iniziative, tutte focalizzate al recupero, mantenimento e sfruttamento delle risorse "pulite". Sono moltissimi e quasi tutti giovani, sono ad altissima scolarizzazione, quasi tutti laureati e per la maggior parte donne, le persone che negli ultimi due anni hanno trovato una prima occupazione proprio in questo settore. Da una ricerca del ministero dell'Ambiente risulta che per il 76% dei diplomati trovare lavoro nel settore entro 6 mesi dal conseguimento del diploma universitario è stato facile. Interessante è anche il dato che tra i diplomati occupati il 64,2% svolge un'attività coerente con la scelta del percorso formativo e dunque di grande soddisfazione. Le aree geografiche che hanno offerto le maggiori opportunità occupazionali sono il Centro con il 87,3% e il NordEst con il 85,1% seguiti dalle regioni Nordoccidentali con il 73,3%; più debole è il bacino di occupazione al Sud che tocca quota 52,2%. Nel comparto la presenza femminile è ben più alta rispetto ai settori tradizionali: il 76,8% contro il 23,2%. Un'occupazione stabile è la condizione più diffusa al Nord Est e al Centro, mentre il lavoro indipendente è più presente nel Sud Italia. Inoltre al Sud sono scarse le forme di incentivazione quali contratti di formazione o apprendistato. La condizione lavorativa appare inoltre condizionata oltre che da variabili di genere e area geografica anche dall'anno di conseguimento del diploma e dall'età: essere presenti da qualche anno sul mercato del lavoro dà luogo all'acquisizione di posizioni di maggior stabilità sia in termini di lavoro dipendente che di lavoro autonomo. Chi ha trovato un’occupazione nel settore fa parte nella maggioranza dei casi di piccole realtà: il 39,3% lavora in strutture che non superano le 10 persone, il 20,5% in sistemi produttivi di medie dimensioni e solo il 6,6% in una grande impresa o in un ente. «Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a una grande crescita di soggetti professionali soprattutto in relazione ai servizi collegati al turismo naturalistico spiega Franco Ferroni, responsabile unità aree protette del WWF Italia E' anche da prendere in considerazione il fenomeno della cooperazione forestale che ha indotto un forte sviluppo nella gestione del controllo della silvicoltura e nella prevenzione e ricostruzione dell'habitat a seguito degli incendi boschivi. C'è un mondo nuovo fatto di piccole realtà aziendali e di cooperative che si sta sviluppando nel comparto. Con la nascita delle aree naturali protette che sono oggi 458, oltre ai parchi naturali che sono passati da 5 a 21 e alle riserve naturali dello Stato che sono oggi 143, si è sviluppato un mondo del lavoro gestito da giovani che si occupano nella maggioranza dei casi di gestire il flusso del turismo naturalistico. Pensiamo solo ai nostri campi scuola estivi: ogni estate solo il WWF ospita circa 2000 bambini dai 6 anni in su che soggiornano per un minimo di 10 giorni e che hanno bisogno di assistenza e ospitalità. Tutta questa organizzazione viene gestita da piccole società o cooperative». Nelle aree protette lavora nel 5,8% dei casi almeno una società privata, nel 1,9% lavorano almeno 2 società, nel 1,2% dei casi da 4 a 6 società. Per le cooperative il discorso è analogo e, primo caso in Italia, la regione Marche ha stipulato un protocollo d'intesa tra centrali cooperative e regione per lo sviluppo delle opportunità occupazionali nel settore ambientale. ---------------------------------------------------------------------------- ----
- Prev by Date: (Fwd) [noomc-it] DDL su 'software libero'
- Next by Date: finanziamento allo sviluppo?
- Previous by thread: (Fwd) [noomc-it] DDL su 'software libero'
- Next by thread: finanziamento allo sviluppo?
- Indice: