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a sorpresa il pil usa cresce
- Subject: a sorpresa il pil usa cresce
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 03 Feb 2002 19:57:27 +0100
dal manifesto 31 Gennaio 2002 A sorpresa il Pil Usa cresce GALAPAGOS La recessione Usa è già finita? Il dipartimento al commercio ha detto di si: nel quarto trimestre del 2001, ha fatto sapere - sorprendendo gli anlisti - il Pil statunitense è cresciuto (secondo le stime preliminari) dello 0,2%. Nel terzo trimestre la caduta annualizzata del prodotto lordo era stata dell'1,3% e tutti si aspettavano una nuova discesa (attorno all'1%) anche negli ultimi tre mesi dell'anno. Sul dato diffuso dal dipartimento al commercio in molti hanno storto la bocca: l'andamento degli indicatori macroeconomici dell'ultimo trimestre sembrava indicare una nuova caduta. Probabilmente, come già accaduto con intensità crescente negli ultimi due anni, quando si passerà dalla stima preliminare al dato provvisorio e poi a quello definitivo, l'andamento del Pil sarà corretto (al ribasso) in maniera sostanziosa. Però, intanto, la Federal reserve ha preso sul serio il dato positivo, il primo dopo una caduta ininterrotta iniziata a marzo del 2001. D'altra parte, meno di una settimana fa Alan Greenspan intervenendo al senato aveva sottolineato come il peggio sembrava ormai alle spalle. In questa ottica il comportamento del Fomc (la siglia è quella del comitato della Fed che decide la politica monetaria) presieduto dallo stesso Greenspan è stato coerente: per la prima volta dopo oltre un anno di riunioni che si chiudevano con riduzioni dei tassi (11 in totale) il costo del denaro (inteso come tasso sui Fed funds) non è stato ritoccato e rimane all'1,75%. A tirare un sospiro di sollievo sarà probabilmente la Bce che (ossessionata dai rischi d'inflazione) vede come il fume negli occhi l'ulteriore discesa del tasso di intervento Usa, non volendo assolutamente ridurre il tasso nella Ue attualmente al 3,25%. La fine annunciata della recessione non ha però eccitato i mercati azionari che hanno ballato per tutta la giornata spesso con netevoli cadute (in particolare vale la pena segnalare che a Tokyo l'indice Nikkei è nuovamente sceso sotto quota 10 mila). Per gli analisti gli indici azionari anticipano di 6-9 mesi la fasi di ripresa. Quindi dopo la diffusionee dei dati sul Pil Usa ci si sarebbe dovuto attendere un balzo in avanti delle quotazioni. Ma questo non è accaduto. In realtà sia il Dow Jones che il Nasdaq hanno ceduto vistosamente perché, per dirla con la Cnn "Enron fallout sinks stocks". Solo in serata, dopo la decisone della Fed di non ritoccarei tassi c'è stata una ripresa. In ogni caso, l'esplosione dello scandalo Enron sta sommergendo le quotazioni. Anche perchè gli investitori stanno scoprendo che la Enron non è un caso isolato: per molte altre società stanno emergendo problemi contabili, nel senso di irreegolarità spesso occultate dalle società di certificazione. E così anche ieri la Tyco (che ha il suo quartier generale alle Bermuda) è andata a picco, perdendo un altro 13% (poi è stata sospesa) dopo che è stato rivelato che un alto dirigente aveva ricevuto lauti compensi per organizzare l'acquisto di una società nella quale aveva forti interessi finanziari. Altra società che sta affondando (ieri le azioni hanno perso quasi il 45%) per poca chiarezza nei conti è la CompuCredit di Atalanta. Poi altre brutte notizie sono arrivate dalla Aol-Time Warner che nel quarto trimestre 2001 ha perso 1,8 miliardi di dollari, ma anche dal gigante petrolifero Anadarko che ha fatto sapere che dovrà rivedere i conti del terzo trimestre acausa di errate imputazioni di costi.
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