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tobin tax il momento di firmare
- Subject: tobin tax il momento di firmare
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Mon, 10 Dec 2001 20:13:41 +0100
dal manifesto 07 Dicembre 2001 Per la Tobin tax, il momento di firmare Al via la campagna che chiede di sottoscrivere una proposta di legge di iniziativa popolare RAFFAELE LAUDANI * Nelle giornate che hanno preceduto le mobilitazioni di Genova un tema, fra le diverse proposte politiche avanzate dal movimento, è riuscito a sfondare l'indifferenza e le rappresentazioni macchiettistiche dei media, investendo direttamente la sfera della politica istituzionale: la Tobin tax. Emblematico da questo punto di vista il voto parlamentare sul G8 che ha visto il centro-sinistra stralciare dalla loro mozione alla Camera, su esplicita richiesta del ministro Ruggiero e in nome della politica bipartisan, ogni riferimento alla Tobin Tax, per poi, dopo le critiche delle varie realtà che preparavano Genova e la dissociazione di un folto numero di deputati, riassumerla in Senato pochi giorni dopo. In quei giorni ci siamo convinti della necessità di avviare una grande campagna di cittadinanza per la sua adozione in Europa e in Italia, subito. Gli attentati dell'11 settembre e gli scenari di guerra permanente in cui ci troviamo oggi non mutano l'importanza di una simile campagna. Semmai ne rafforzano l'urgenza, davanti a un sistema che prosegue lo smantellamento dei diritti sociali ed approfondisce il fossato tra privilegio ed esclusione. Il fatto poi che, all'indomani dell'attentato alle torri gemelle, il presidente Bush abbia invocato il controllo delle attività finanziarie speculative e dei paradisi fiscali come misura per contrastare il terrorismo internazionale dimostra che l'opposizione alla tassazione delle transazioni finanziarie e al loro controllo dipende dalla mancanza di volontà politica e non dagli ostacoli di natura tecnica. La Tobin tax non è una panacea, ma al di là degli effetti positivi immediati di una sua eventuale adozione -stabilizzare il mercato della moneta e ricollocare una buona quantità di ricchezza per la riduzione delle sperequazioni sociali - il successo della campagna contribuirebbe ad intensificare l'opera di delegittimazione culturale e sociale del neoliberismo e delle sue istituzioni (Wto, Fmi, Banca mondiale, Nato), attaccando uno dei loro cardini, il funzionamento dei mercati finanziari. Sarebbe il primo passo nella direzione di una trasformazione radicale del modello economico e sociale dominante. Si tratta, in altri termini, di riprendere il significato profondo del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, che lega la critica radicale delle forme attuali del sistema capitalistico alla capacità di delineare i lineamenti fondamentali di un mondo diverso. Ciò spiega perché una misura dagli obiettivi comunque circoscritti come la Tobin tax è riuscita a raccogliere un consenso ampio e trasversale, potenzialmente maggioritario nella società. E' con questo spirito che Attac Italia propone a movimenti, associazioni, Ong, collettivi, sindacati, parlamentari, istituzioni locali, consiglieri comunali, provinciali e regionali, singoli cittadine e cittadini di fare della Tobin tax una campagna di tutte e di tutti, trasformandola in un percorso comune che unisca il mondo del lavoro e l'universo giovanile, l'associazionismo e il mondo della cultura nella ricerca di un'altra globalizzazione, partecipata e dal "basso". In fondo, è proprio questa domanda di democrazia e di protagonismo politico senza mediazioni che lega Genova, la Perugia-Assisi e la vertenza dei metalmeccanici in un destino comune. Per questo motivo abbiamo scelto di centrare la campagna sulla raccolta di firme per una legge d'iniziativa popolare. Inoltre, per sottolineare come l'istanza di partecipazione politica emersa in questi anni superi le frontiere formali della cittadinanza attuale, abbiamo deciso di affiancare alla proposta di legge una petizione di sostegno per tutti i cittadini - minorenni, stranieri, studenti fuori sede -che non possono firmare la proposta di legge. La campagna per la raccolta di firme inizierà all'inizio del prossimo anno con banchetti in tutta Italia e si concluderà il 19 luglio 2002, anniversario dell'inizio delle manifestazioni contro il G8, con una grande manifestazione nazionale davanti al Parlamento. Una scelta simbolica per ribadire il forte legame che questa campagna intrattiene con quel laboratorio politico che è stata Genova. Il successo della campagna dimostrerebbe che l'azione consapevole delle donne e degli uomini può produrre effetti concreti nella costruzione di un'alternativa. *ATTAC Italia
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