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Re: Summit dell'IMO
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From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi@infinito.it>
To: "noWTO" <noomc-it@yahoogroups.com>; "Ecologia"
<pck-ecologia@peacelink.it>; "Giovani Verdi" <giovani-verdi@verdi.it>
Sent: Wednesday, October 03, 2001 6:55 PM
Subject: Summit dell'IMO
> HelpSummit dell'IMO
> sull'inquinamento marino. www.wwf.it
>
> Il WWF ha lanciato oggi un appello agli Stati membri dell'IMO
> (Organizzazione Marittima Internazionale), che si riuniscono questa
> settimana a Londra, perché adottino la Convenzione Internazionale sul
> controllo dei sistemi antivegetativi dannosi e vietino al più presto l'uso
> dei composti organostannici, tra i quali il tributilstagno (TBT) - la
> sostanza più tossica che sia mai stata rilasciata nell'ambiente marino.
>
> I composti organostannici vengono usati da decenni nelle vernici
> antivegetative per le navi che lasciano così una "scia tossica" che
avvelena
> i mari di tutto il mondo. Le vernici antivegetative, applicate agli scafi,
> impediscono che le creature marine aderiscano ad essi, fattore che
rallenta
> la velocita' delle navi ed aumenta il costo del combustibile. Il TBT
> (tributilstagno) delle vernici è assorbito dall'acqua marina del mare
> circostante, e si accumula in sedimenti nei porti e lungo le rotte di
> navigazione. Inoltre viene assorbito dagli animali e si accumula nella
> catena alimentare.
>
> Gli effetti dannosi per l'ambiente furono notati per la prima volta alla
> fine degli anni '70 volta negli allevamenti francesi di ostriche sulla
costa
> Atlantica. Da allora, sono state trovate quantità sempre maggiori di
> composti organostannici negli organismi marini di tutto il mondo fino ai
> livelli più alti della catena alimentare, come pesci, uccelli marini e
> mammiferi marini. Queste sostanze hanno effetti devastanti sul sistema
> ormonale di alcune specie, e anche gli esseri umani potrebbero correre dei
> rischi se consumassero pesci contaminati. Si tratta di composti capaci di
> alterare pesino le caratteristiche sessuali degli organismi colpiti, con
> gravissime ripercussioni sulla riproduzione.
>
> Un recente studio condotto in 4 paesi (Italia, Spagna, Portogallo e
Olanda)
> sulle più comuni specie di molluschi marini che vivono in aree ad alto e
> medio traffico navale ha riportato risultati allarmanti: in Italia, ad
> esempio, le femmine di 3 specie di Murici prelevati in 5 aree della costa
> siciliana hanno subito un mutamento sessuale quasi del 100% dei casi
proprio
> nelle aree a più elevato traffico navale (Porto di Palermo e Porto di
> Ustica); livelli appena inferiori al 100% nel Golfo di Termini Imerese e
di
> Castellammare. L'unica eccezione è stata quella della popolazione della
> Riserva Marina di Ustica, area esclusa dalle rotte delle navi e
imbarcazioni
> da diporto. Medesimi risultati per gli altri paesi europei. Lungo le coste
> italiane sono stati ritrovati livelli di TBT di 560nanogrammi per litro,
un
> "bomba tossica" se si pensa che il parametro considerato innocuo è di 1
> nanogrammo per litro.
>
> Poiché l'industria delle vernici produce alternative efficaci prive di
TBT,
> il WWF vuole che l'IMO aderisca alle scadenze stabilite dalla Convenzione
e
> quindi vieti l'uso di sistemi antivegetativi basati su composti
> organostannici a partire dal gennaio 2003, e l'uso di composti
> organostannici nelle vernici antivegetative a partire dal gennaio 2008.
>
> «Si è discusso sull'uso di composti organostannici per più di 10 anni, ora
è
> venuto il momento di liberare l'ambiente marino da queste sostanze
dannose,»
> ha detto Paolo Guglielmi, responsabile Mare del Programma Mediterraneo del
> WWF Internazionale. «Gli Stati membri dell'IMO devono adottare uno
strumento
> legale che consenta di eliminare in tutto il mondo i composti
organostannici
> dalle vernici antivegetative. Tale messa al bando dovrebbe essere
realizzata
> e ratificata da leggi nazionali il prima possibile.»
>
> Gli effetti dannosi sull'ambiente dei composti organostannici furono
> riconosciuti nel 1990 dall'IMO. Alcuni paesi, come il Giappone e la Nuova
> Zelanda, hanno già bandito l'uso di queste sostanze chimiche.
>
> L'anno scorso il WWF ha varato un nuovo progetto a Brema, in Germania, per
> provare l'efficacia di vernici non tossiche (a base soprattutto di
silicone)
> su 19 grandi navi associate a tecniche di pulitura a basso impatto
> inquinante (idrogetti, spugnature non-abrasive). I risultati positivi di
> questo progetto, le conclusioni esaurienti e l'interesse che ha generato
tra
> le società di navigazione, così come le alternative prive di TBT già
> garantite dall'industria delle vernici, hanno indotto il WWF a mettere
> insieme un gruppo di acquirenti di vernici prive di composti
organostannici.
> Questo gruppo coinvolgerà società di navigazione attive e responsabili per
> quel che riguarda l'ambiente, che già usano queste alternative senza aver
> ricevuto danni alla loro quota di mercato e alla loro forza competitiva.
Nei
> prossimi giorni, in un evento organizzato a latere dei lavori dell'IMO, il
> direttore generale del WWF Internazionale, Claude Martin, annuncerà questa
> iniziativa volontaria cui hanno aderito armatori che si impegneranno
> affinché tutta la propria flotta sia priva di composti organostannici a
> partire dal 31 dicembre 2002. I membri fondatori del gruppo di acquirenti
di
> vernici prive di composti organostannici, denominato «Gruppo 2003», sono
> Hamburg Sud (containers) e Hapag Lloyd Cruises, entrambi tedeschi, e
> Wallenius Lines e Lallenius-Wilhelmsen Lines, entrambe scandinave.
>
> «La scusa tradizionale per non eliminare i composti organostannici era
> quella di dire che le alternative efficaci non esistono», ha detto
Guglielmi
> «Tale gruppo dimostra che questo argomento non è più valido, perché queste
> società, eliminando i composti organostannici, non perdono nulla nel loro
> mercato pur così competitivo. Con il loro impegno, contribuiranno ad
> eliminare alcuni dei più pericolosi killer dell'ambiente marino».
>
> Roma, 1 ottobre 2001
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