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Summit dell'IMO



HelpSummit dell'IMO
sull'inquinamento marino.  www.wwf.it

Il WWF ha lanciato oggi un appello agli Stati membri dell’IMO
(Organizzazione Marittima Internazionale), che si riuniscono questa
settimana a Londra, perché adottino la Convenzione Internazionale sul
controllo dei sistemi antivegetativi dannosi e vietino al più presto l’uso
dei composti organostannici, tra i quali il tributilstagno (TBT) - la
sostanza più tossica che sia mai stata rilasciata nell’ambiente marino.

I composti organostannici vengono usati da decenni nelle vernici
antivegetative per le navi che lasciano così una “scia tossica” che avvelena
i mari di tutto il mondo. Le vernici antivegetative, applicate agli scafi,
impediscono che le creature marine aderiscano ad essi, fattore che rallenta
la velocita’ delle navi ed aumenta il costo del combustibile. Il TBT
(tributilstagno) delle vernici è assorbito dall’acqua marina del mare
circostante, e si accumula in sedimenti nei porti e lungo le rotte di
navigazione. Inoltre viene assorbito dagli animali e si accumula nella
catena alimentare.

Gli effetti dannosi per l'ambiente furono notati per la prima volta alla
fine degli anni '70 volta negli allevamenti francesi di ostriche sulla costa
Atlantica. Da allora, sono state trovate quantità sempre maggiori di
composti organostannici negli organismi marini di tutto il mondo fino ai
livelli più alti della catena alimentare, come pesci, uccelli marini e
mammiferi marini. Queste sostanze hanno effetti devastanti sul sistema
ormonale di alcune specie, e anche gli esseri umani potrebbero correre dei
rischi se consumassero pesci contaminati. Si tratta di composti capaci di
alterare pesino le caratteristiche sessuali degli organismi colpiti, con
gravissime ripercussioni sulla riproduzione.

Un recente studio condotto in 4 paesi (Italia, Spagna, Portogallo e Olanda)
sulle più comuni specie di molluschi marini che vivono in aree ad alto e
medio traffico navale ha riportato risultati allarmanti: in Italia, ad
esempio, le femmine di 3 specie di Murici prelevati in 5 aree della costa
siciliana hanno subito un mutamento sessuale quasi del 100% dei casi proprio
nelle aree a più elevato traffico navale (Porto di Palermo e Porto di
Ustica); livelli appena inferiori al 100% nel Golfo di Termini Imerese e di
Castellammare. L'unica eccezione è stata quella della popolazione della
Riserva Marina di Ustica, area esclusa dalle rotte delle navi e imbarcazioni
da diporto. Medesimi risultati per gli altri paesi europei. Lungo le coste
italiane sono stati ritrovati livelli di TBT di 560nanogrammi per litro, un
“bomba tossica” se si pensa che il parametro considerato innocuo è di 1
nanogrammo per litro.

Poiché l’industria delle vernici produce alternative efficaci prive di TBT,
il WWF vuole che l’IMO aderisca alle scadenze stabilite dalla Convenzione e
quindi vieti l’uso di sistemi antivegetativi basati su composti
organostannici a partire dal gennaio 2003, e l’uso di composti
organostannici nelle vernici antivegetative a partire dal gennaio 2008.

«Si è discusso sull’uso di composti organostannici per più di 10 anni, ora è
venuto il momento di liberare l’ambiente marino da queste sostanze dannose,»
ha detto Paolo Guglielmi, responsabile Mare del Programma Mediterraneo del
WWF Internazionale. «Gli Stati membri dell’IMO devono adottare uno strumento
legale che consenta di eliminare in tutto il mondo i composti organostannici
dalle vernici antivegetative. Tale messa al bando dovrebbe essere realizzata
e ratificata da leggi nazionali il prima possibile.»

Gli effetti dannosi sull’ambiente dei composti organostannici furono
riconosciuti nel 1990 dall’IMO. Alcuni paesi, come il Giappone e la Nuova
Zelanda, hanno già bandito l’uso di queste sostanze chimiche.

L’anno scorso il WWF ha varato un nuovo progetto a Brema, in Germania, per
provare l’efficacia di vernici non tossiche (a base soprattutto di silicone)
su 19 grandi navi associate a tecniche di pulitura a basso impatto
inquinante (idrogetti, spugnature non-abrasive). I risultati positivi di
questo progetto, le conclusioni esaurienti e l’interesse che ha generato tra
le società di navigazione, così come le alternative prive di TBT già
garantite dall’industria delle vernici, hanno indotto il WWF a mettere
insieme un gruppo di acquirenti di vernici prive di composti organostannici.
Questo gruppo coinvolgerà società di navigazione attive e responsabili per
quel che riguarda l’ambiente, che già usano queste alternative senza aver
ricevuto danni alla loro quota di mercato e alla loro forza competitiva. Nei
prossimi giorni, in un evento organizzato a latere dei lavori dell’IMO, il
direttore generale del WWF Internazionale, Claude Martin, annuncerà questa
iniziativa volontaria cui hanno aderito armatori che si impegneranno
affinché tutta la propria flotta sia priva di composti organostannici a
partire dal 31 dicembre 2002. I membri fondatori del gruppo di acquirenti di
vernici prive di composti organostannici, denominato «Gruppo 2003», sono
Hamburg Sud (containers) e Hapag Lloyd Cruises, entrambi tedeschi, e
Wallenius Lines e Lallenius-Wilhelmsen Lines, entrambe scandinave.

«La scusa tradizionale per non eliminare i composti organostannici era
quella di dire che le alternative efficaci non esistono», ha detto Guglielmi
«Tale gruppo dimostra che questo argomento non è più valido, perché queste
società, eliminando i composti organostannici, non perdono nulla nel loro
mercato pur così competitivo. Con il loro impegno, contribuiranno ad
eliminare alcuni dei più pericolosi killer dell’ambiente marino».

Roma, 1 ottobre 2001