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Una notizia e un commento
1)Indagine su inquinamento genetico
2)Il Parlamento Europeo vota per la non responsabilita' civile per
eventuali danni causati dall' industria biotecnologica.
Determinante il voto in questo senso del Partito Popolare.
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Dopo un esposto presentato a inizi dicembre "oggi arriva la conferma
che i Verdi
avevano ragione". Grazia Francescato e Alfonso Pecoraro Scanio
plaudono
all'iniziativa del procuratore Guariniello, che ha disposto
accertamenti in
alcune zone di Torino in cui potrebbero essere state acquistate o
utilizzate
sementi modificate geneticamente. Il procuratore, spiegano i Verdi,
vuole
verificare se le colture transgeniche vengono eseguite a norma di
legge.
L'esposto presentato dai Verdi si basava sulla preoccupazione che le
piante
transgeniche si diffondessero dai campi sperimentali esistenti ai
campi
vicini
attraverso il polline, con allarmi anche sulle sementi. "La sicurezza
alimentare- commenta la presidente Francescato- e' una questione di
tutti,
come
affermiamo da tempo. La questione alimentare e l'obiettivo di
un'agricoltura
piu' naturale devono essere al centro di uno sviluppo sostenibile.
Questa-
insiste Francescato- e' la vera 'scelta di campo', quella di cosa
mettiamo
sulle
nostre tavole".
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Europa genticamente modificata
Il Manifesto 13 aprile 2000
Il mancato voto di ieri da parte del Parlamento europeo a due
emendamenti alla direttiva
sulla sicurezza degli organismi geneticamente modificati rappresenta
un'altra vittoria per le
multinazionali del transgenico. Gli emendamenti, sostenuti dalle
associazioni ambientaliste
e dei consumatori, riguardavano il principio del "chi inquina paga"
(vale a dire la
responsabilità civile e finanziaria dei produttori in caso di
contaminazione di altre
produzioni
geni resistenti agli
antibiotici.
Ma le lobbies delle multinazionali all'interno dell'Europarlamento
sono
riuscite a bloccare i
due provvedimenti che, pur votati a maggioranza (287 sì, 202 no), non
sono riusciti a
ottenere il quorum di 314 voti. Ma vediamo chi sta dalla parte del
transgenico: buona
parte dei liberaldemocratici, ma anche la stragrande maggioranza del
Partito popolare
europeo (Ppe), fatta eccezione per pochi "franchi tiratori" (tra cui
gli italiani Franco Marini
e Luigi Cocilovo, del Ppi). Contro hanno votato socialisti, Verdi,
comunisti, An, Lega e una
parte dei liberaldemocratici.
Il capogruppo dei Verdi Paul Lannoye definisce il voto "un disastro",
accusando (come fa
anche la capogruppo dei Ds Pasqualina Napoletano) il Ppe della
bocciatura. Il Prc chiede
l'impegno del governo italiano a non recepire la direttiva. Mentre,
sul
fronte delle ong,
l'Associazione consumatori e utenti denuncia la "presa in giro dei
consumatori". Di una
"brutta giornata per la politica comunitaria" parla Legambiente,
mentre
Paolo Cento (Verdi)
annuncia la richiesta di una "moratoria delle sperimentazioni". Di
"svolta positiva" parla,
invece, il presidente di Assobiotec (l'associazione per lo sviluppo
delle biotecnologie),
Sergio Dompè.
Il mancato voto di ieri da parte del Parlamento europeo a due
emendamenti alla direttiva
sulla sicurezza degli organismi geneticamente modificati rappresenta
un'altra vittoria per le
multinazionali del transgenico. Gli emendamenti, sostenuti dalle
associazioni ambientaliste
e dei consumatori, riguardavano il principio del "chi inquina paga"
(vale a dire la
responsabilità civile e finanziaria dei produttori in caso di
contaminazione di altre
produzioni) e l'interdizione degli ogm con geni resistenti agli
antibiotici.
Ma le lobbies delle multinazionali all'interno dell'Europarlamento
sono
riuscite a bloccare i
due provvedimenti
ati a maggioranza (287 sì, 202 no), non
sono riusciti a
ottenere il quorum di 314 voti. Ma vediamo chi sta dalla parte del
transgenico: buona
parte dei liberaldemocratici, ma anche la stragrande maggioranza del
Partito popolare
europeo (Ppe), fatta eccezione per pochi "franchi tiratori" (tra cui
gli italiani Franco Marinie Luigi Cocilovo, del Ppi). Contro
hanno
votato socialisti, Verdi, comunisti, An, Lega e una parte dei
liberaldemocratici.
Il capogruppo dei Verdi Paul Lannoye definisce il voto "un disastro",
accusando (come fa
anche la capogruppo dei Ds Pasqualina Napoletano) il Ppe della
bocciatura. Il Prc chiede
l'impegno del governo italiano a non recepire la direttiva. Mentre,
sul
fronte delle ong,
l'Associazione consumatori e utenti denuncia la "presa in giro dei
consumatori". Di una
"brutta giornata per la politica comunitaria" parla Legambiente,
mentre
Paolo Cento (Verdi)
annuncia la richiesta di una "moratoria delle sperimentazioni". Di
"svolta positiva" parla,
invece, il presidente di Assobiotec (l'associazione per lo sviluppo
delle biotecnologie),
Sergio Dompè.