[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Isola di Sal Paolo: no alle colate di cemento



Comunicato stampa

IL NUOVO MOTTO POST-MARINA MILITARE SARA'... "CEMENTO AUDERE SEMPER"?

Venerdì 16 marzo è attesa la firma del primo accordo di programma per la
dismissione delle aree militari di Taranto.
Si calcola che i processo di sdemanializzazione militare toccherà un'area
pari a circa un sesto dell'intera città. Questo processo sarà una
restituzione di aree urbane ai cittadini o un'occasione per una nuova
ondata di cementificazione?
I dubbi sono molto forti. 
E' preoccupante che per l'Isola di San Paolo siano in cantiere progetti di
cementificazione. Il sottosegretario alla Difesa on.Massimo Ostillio ha
infatti dichiarato: "Per San Paolo mi sembra molto interessante l'interesse
di imprenditori privati che vorrebbero acquistarla o ottenerla in
concessione per realizzarvi una scuola di vela". Una cordata di
imprenditori sta per inoltrare una richiesta di concessione trentennale
dell'Isola di San Paolo. "Si tratta di un bene che la Marina non utilizza
più - ha detto l'on.Ostillio - e che è in fase di dismissione. Mi sembra
buona, pertanto, l'intuizione di realizzarvi una scuola di vela".
L'idea di realizzare una scuola di vela nell'isola di San Paolo è in realtà
una foglia di fico per nascondere altro. Infatti in data 13 marzo la stampa
ha informato di un incontro fra il sottosegretario alla Difesa e i
costruttori edili per "costruire" sull'isola di San Paolo. Il fatto che si
costruisca una scuola di vela non significa che non vi siano colate di
cemento, anzi una scuola di vela tanto distante dalla costa richiede un
albergo in piena regola per ospitare i turisti-velisti: nascerà un
villaggio turistico in piena regola e le vele saranno seguite dai cabinati
a motore, ecc. La vela viene usata come scusa: l'obiettivo è la
cementificazione.

Pertanto invieremo al Ministero dell'Ambiente una richiesta perché prenda
sotto la propria tutela l'Isola di San Paolo e la trasformi in un'oasi
protetta.

Chiediamo all'on.Ostillio - prima di prendere accordi sull'isola di San
Paolo - di convocare le associazioni ambientaliste tarantine e non solo la
sezione edile dell'Assindustria: perché non viene chiesto il nostro parere?
Perché non vengono ascoltati i cittadini? Una politica che si scordasse dei
cittadini sarebbe un malcelato comitato d'affari.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink