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riesplode la guerra del golf
RIESPLODE LA GUERRA SUL GOLF
Acquasanta, il progetto a Tursi dopo la bocciatura delal regione.
Rifondazione: E' una speculazione edilizia
Battaglia sul gof, si replica.
Ieri Antonio Bruno, consigliere comunale indipendente del gruppo di
Rifondazione Comunista ha duramente attaccato il progetto
presentato dalla società Sviluppo Acquasanta "Siamo di fronte
all'ennesima speculazione edilizia! Il progetto prevede 17.500 metri
cubi di cemento in una delel più belle zone collinari genovesi".
Si replica, appunto. Negli ultimi anni 5 anni la posizione dei
rifondatori è rimasta immutata e collima con quella degli abitanti
del ponente. Il campo da golf sorgerebbe infatti in larga aprte su
quei piani di Pra che sono meta ambitissima delle gite domenicali
familiari.
Dopo lo scippo del litorale la collina viene considerata come l'ultima
trincea dalla gente che vive tra Palmaro e Muletdo; e poi il golf, da
questi parti, viene storicamente guardato con sospetto.
"A parco urbano - ha rincarato ieri pomeriggio Antonio Bruno - viene
relegata la apret più scoscesa dell'aera. In compenso saranno
movimentati milioni di metri cubi di terra con grave impatto sul
bacino orografico del Leira."
Anche le polemiche sono un replay. L'anno scorso il comitato
tecnico urbanistico della regione boccio' il progetto non tanto per il
golf (anzi, il green è inserito nel piano regolatore) ma per i 17.500
metri cubi di cemento. Meno dei 22.000 iniziali ma considerati
comqunue eccessivi: le alture di Pra furono considerate dal
comitato troppo cementificate.
Dietro il prgoetto, firmato dall'archietetto Marcello Veneziani (l'uomo
dela pineta di Aernzano) c'è la Società Sviluppo Acuqasanta srl.
Amministratore unico il legale Carlo Castelli: una volta pare
rappresentasse gli interessi del costruttore Gianfranco Gadolla,
dell'armatore Giorgio Messina e del commerciante Dino calza.
Adesso in società sarebbe rimasto il solo Messina assieme a molti
altri imprenditori genovesi.
Il progetto, se approvato, (in Regione è cambiata la giunta, anche
per questo è stato ripresntato) arricchirà il ponente genovese di un
altro megaimpianto: un campo da 27 buche che andrà ad
affiancarsi a quello (da 18) previsto nella valle del rio Laga sulle
alture di Cogoleto. C'è un mercato per tanto golf?
"Il probelam non è il golf, il problema sono le case" la'ccusa che
Bruno fa sua è sempre la stessa. Una club house,
minappartamenti, alberghi, ristoranti: gli autori del prgoetto
sostengono così di salvare l'ambiente, gli oppositori denunciano il
contrario. "Non abbiamo bisogno di nuove costruzioni in Liguria.
Ora l'iter della presentazione (in Comune, in circoscrizione, in
Regione) dovrà essere ripetuto. Da un lato un investimento
ipotizzato tra i 60 e i 90 miliari, dall'altro il no di una forza politica e
dei comitati dei cittadini.
Già visto; ma stavolta l'esito potrebbe essere diverso.
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bruno antonio
vice presidente del consiglio comunale di Genova
bruno@aleph.it
abruno@calvino.ge.it
antonio.bruno@katamail.com