UE su abusivismo

["FABIOCCHI::" <fabiocchi@infinito.it>]

La Commissione Europea prende posizione sul progetto di condono della
regione Sicilia
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L'eventualità di far pagare i costi del minacciato condono degli abusi che
hanno deturpato le coste siciliane all'Europa arriva alla Commissione
Europea, grazie ad un'interrogazione degli eurodeputati
Giorgio Celli a Claudio Fava. Sulla scorta delle previsioni contenute nel
disegno di legge e delle dichiarazioni di alcuni esponenti del governo
regionale siciliano - che avevano lasciato intravedere
l'intenzione di ricorrere ai fondi strutturali (Agenda 2000) per pagare gli
enormi costi legati alla progettazione dei recuperi delle aree abusivamente
edificate ed alle successive opere di urbanizzazione - Celli e Fava avevano
chiesto in dicembre u.s. se tale utilizzazione fosse congruente con le
politiche comunitarie. La signora Margot Wallström, commissaria
all'ambiente, ha chiarito in data 20 febbraio che "vigilerà sulla coerenza
delle azioni rispetto agli obiettivi del
programma e sulla loro compatibilità con le politiche comunitarie in campo
ambientale". Non solo. Nella sue risposta, la Commissione ribadisce che, nel
caso di interventi di soggetti pubblici o privati, gli stati membri devono,
"prima del rilascio dell'autorizzazione di progetti per cui si prevede un
impatto ambientale importante (per la loro natura, le loro dimensioni o la
loro ubicazione)", valutarne l'impatto ambientale. E' evidente quindi che la
Commissione implicitamente esclude il possibile utilizzo dei fondi
strutturali per aggiungere degrado al degrado (cementificazioni e
urbanizzazioni in zone abusive). Al contrario, si potrebbero utilizzare tali
fondi per la demolizione delle costruzioni abusive e la successiva
rinaturalizzazione delle aree interessate.
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Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Infinito.it
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