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Genova: la politica dell'acqua nel gorgo del business



La Rete contro G8, all'interno della campagna nonviolenta di proposta e
boicottaggio del vertice dei G8 del luglio 2001 a Genova organizza il
dibattito

LA POLITICA DELL'ACQUA NEL GORGO DEL BUSINESS:
 LA MERCIFICAZIONE DELLA RISORSA ACQUA DA PARTE DELLE MULTINAZIONALI

Genova, 2 marzo 2001 ore 21
Sala Conferenze Dopolavoro Ferroviario
Via A. Doria 9 (vicino stazione Piazza Principe)

Relatori:

Riccardo Petrella, Docente di economia all'Università di Lovanio.
            Presidente Comitato Italiano Contratto Mondiale per l'Acqua

Emilio Molinari, Forum Ambientalista
      Vice Presidente Comitato Italiano Contratto Mondiale per l'Acqua

1 miliardo e 400 milioni di persone nel pianeta su 5 miliardi e 800 milioni
di abitanti non hanno accesso all'acqua potabile. Questo è intollerabile. 
Il rischio è che nell'anno 2020 , quando la popolazione mondiale sarà di
circa 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso
all'acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi. Questo è inaccettabile.

L'acqua fonte di vita è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti
della terra.

Il diritto all'acqua è un diritto inalienabile individuale e collettivo

L'acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà fra i popoli,
le comunità, i paesi, i generi, le generazioni

L'accesso all'acqua necessariamente avviene tramite partnership. E' ora di
andare oltre la logica dei "signori della guerra" e dei conflitti economici
per il dominio e la conquista dei mercati

Crediamo che la responsabilità finanziaria per l'acqua debba essere
collettiva e individuale secondo i principi di responsabilità e utilità.

L'acqua è l'"affare" dei cittadini

La politica dell'acqua implica un alto grado di democrazia a livello
locale, nazionale e mondiale.

Proponiamo:

1. Sviluppo (o modernizzazione) dei sistemi di distribuzione e
sanitarizzazione dell'acqua per le 600 città della Russia, Africa, Asia,
America Latina e paesi europei che avranno più di un milione di abitanti
nel 2020 e i cui acquedotti sono già oggi obsoleti, inadeguati o inesistenti.
2. La lotta contro nuove forme di inquinamento dell'acqua nelle città del
Nord America, Europa occidentale e Giappone, dove la contaminazione del
terreno, sia in superficie che in profondità, sta diventando sempre più
preoccupante, seria ed in alcuni casi irreversibile.
3. Riforma strutturale dei sistemi di irrigazione nell'agricoltura
industriale intensiva.
4. Una moratoria di 10 - 15 anni per la costruzione di nuove grandi dighe.