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Taranto/Statte, si muore (5)



Al Presidio Multizonale di Prevenzione
c. a. Dott. Nicola Virtù
 Via Anfiteatro, 8
74100  TARANTO

e, p.c.. Al Sig. Prefetto di Taranto
via Anfiteatro
74100  TARANTO

 Al Sig.  Procuratore Franco Sebastio
Via Marche
74100 - TARANTO

Al Dott. Michele Conversano
A.S.L. TA/1
Dipartimento di Prevenzione
Via Diego Peluso, 117
74100  TARANTO

OGGETTO: Articolo del Corriere del Giorno del 26 gennaio 2001. Richiesta di fermo delle batterie 3 e 6 dello Stabilimento Ilva da parte del PMP.

Apprendo dall'articolo del Corriere del Giorno del 26 c.m. a firma Michele Tursi di una lettera inviata dal PMP nel mese di novembre 2000 all'Assessorato Regionale e per conoscenza al Sindaco di Taranto, di una richiesta di " riduzione della produzione di coke con il fermo delle batterie 3 e 6 o, in alternativa, la sostituzione delle stesse con nuove batterie, con conseguente riequilibrio dei ritmi di produzione e l'installazione del sistema di depolverizzazione".
L'articolo prosegue indicando le emissioni particolarmente  preoccupanti " come gli Ipa ( idrocarburi policiclici aromatici), benzene, particolato ( Pm 10 e Pm 2,5) i cui valori censiti dalle centraline del Comune, sono spesso elevati".
Alla luce delle due riunioni che si sono tenute a Statte il 15 novembre 2000 e il 15 gennaio 2001 per esaminare proprio le problematiche legate all'inquinamento atmosferico e dove il punto 21 dell'ordine del giorno prevedeva la " Verifica congiunta ( se non effettuata a gennaio 1999, nel qual caso fornirne verbale di constatazione in quanto provvedimento inserito nell'atto di intesa con la Regione Puglia) da parte della Commissione Ecologia e del Comitato Tecnico Istituzionale della funzionalità del sistema di captazione fumi nella fase di sfornamento coke e delle batterie (in esercizio) non constatati durante la visita del 4/10/2000, della postazione di aspirazione fumi in Acc/1 e dello stato del capannone Tla/2, zona riscaldo siviere e paniere e dell'impianto recupero fanghi (bricchettazione)" e quindi la specifica trattazione dell'argomento, la cosa desta molte perplessità e si presta ad alcune  considerazioni:
1.      Pur essendo il punto all'ordine del giorno sia il 15 novembre 2000 che il 15 gennaio 2001,il problema non è stato portato all'attenzione dei partecipanti alla riunione per il necessario approfondimento da Lei non è stato fornito chiarimento in merito alla questione trattata;
2.      Nell'ultima riunione del 15 gennaio il PMP ha indicato come condizione per il rilascio dell'autorizzazione  all'aumento della produzione dell'Ilva, all'attuazione di quanto previsto nella delibera n° 3430 del 31/7/'98 della Regione Puglia e non anche dei provvedimenti di fermo delle batterie 3 e 6 ( vedi verbale prot. 0913 del 22/1/200!), come si evince dall’articolo di stampa. Per quale motivo è stato taciuto nella riunione del 15 gennaio tale provvedimento?
3.      L'intervento, che figurava nell'atto di Intesa stipulato tra l'Ilva e la Regione Puglia e in scadenza a dicembre 1999, è stato verificato solo dalla Commissione Ecologia del Comune di Statte il 4 ottobre 2000, la quale non ha potuto constatare l'efficacia degli interventi, in quanto le batterie non erano in fase di sfornamento… e quindi le cappe mobili di aspirazione fumi praticamente ferme…come risulta dal relativo verbale redatto e inviato a tutti;
4.      Il problema che interessa tutta l'area ad elevato rischio di crisi ambientale, è stato evidenziato alla Regione e al Comune di Taranto e non anche alla Provincia e agli altri quattro Comuni a rischio (Statte, Crispiano, Massafra, Montemesola). Per quale motivo?
Ritengo sia necessario che chi è preposto per istituzione al controllo dell'inquinamento atmosferico abbia e fornisca a tutte le Istituzioni,  Comuni e quindi a tutti i cittadini facenti parte dell'Area ad elevato rischio di crisi ambientale,  una visione completa della situazione e delle misure da adottare per ridurre l'inquinamento, non parcellizzando le notizie.
Il mio Assessorato,  con questi incontri bimestrali sta tentando di dare seriamente un contributo conoscitivo, di metodologia e di stimolo ed ha chiesto, pertanto, di essere destinatario di tutte le comunicazioni inerenti le immissioni in atmosfera da parte di tutti gli Enti preposti ( Regione, Provincia, PMP ) fin dal 1998.
Nelle due riunioni citate, questo argomento, pur all'ordine del giorno, non è stato posto all'attenzione di tutti, mentre nello stesso periodo era oggetto di lettera alla Regione e al Comune di Taranto.
Allora è necessario che il PMP faccia e renda noto a tutti  un elenco dettagliatissimo di tutte la situazioni a rischio a lui note e che su questo l'Ilva e le altre industrie inquinanti diano  immediatamente risposte, concrete e puntuali ed attuino le opportune contromisure, che siano monitorate periodicamente e con sistematicità.
Assume quindi, alla luce di quanto rilevato dal Corriere e fino ad oggi non smentito, ancora maggiore rilevanza la mia richiesta  di subordinare gli incrementi  produttivi previsti ad una Verifica di Impatto ambientale dell'intera area di Stabilimento.
Tale valutazione dovrà essere prodotta tenendo conto della complessità del territorio a rischio e degli elementi di contrasto ambientale.
L’azione degli Enti preposti alla tutela, ognuno per la propria competenza dovrà essere quella di dare tutte le informazioni necessarie e utili, non al fine di chiudere gli stabilimenti inquinanti con provvedimenti vessatori, ma per far si che producano in sicurezza, come avviene nella maggior parte dell'Europa della quale non a caso facciamo parte.
Questo è possibile e deve essere fatto!
Lo richiede la drammatica situazione dell'Area ionica e un approccio alla soluzione del  problema ancora confuso e frammentario.
Pertanto la prevista riunione del 15 marzo sarà anticipata, al 20 febbraio 2001, ore 10 presso la Casa Comunale di Statte alla presenza di tutti i soggetti invitati per una valutazione, alla luce di quanto asserito dal PMP, circa la funzionalità delle batterie 3 e 6 e della necessità e possibilità del fermo delle suddette batterie per i provvedimenti da adottare.
In tale circostanza sarà opportuno che sia molto chiara a tutti l'attuale situazione dell'area Ionica, con il fattivo apporto da parte del PMP di una visione di tutte le problematiche sul tappeto.

Si coglie l’occasione per inviare distinti distinti saluti
                                                          
   Assessore Ecologia, Ambiente e Sanità
                                                                                        Dott. Onofrio Pappalepore