uranio impoverito: conferenza di PeaceLink sui militari a rischio

[Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>]

Conferenza stampa di fine anno di PeaceLink
Giovedì 21 dicembre ore 11
Presso la sede del WWF in via Anfiteatro 104 a Taranto 

Parleranno 
· Carlo Gubitosa (segretario di PeaceLink)
· Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLink)

PERCHÉ QUESTA CONFERENZA STAMPA?

Abbiamo preparato questa conferenza stampa per offrire ai giornalisti le 
· "Pagine gialle della solidarietà"
una guida alla società civile tarantina con gli indirizzi, i telefoni e le
e-mail delle associazioni locali. 

Ma le tragiche informazioni emerse in questi giorni  (7 militari italiani
morti e 12 ammalati di leucemia)
ci costringono a 
· rilanciare con forza la campagna del RISCHIO NUCLEARE 
collegabile alla contaminazione da uranio impoverito, tenuta nascosta e
minimizzata per anni tanto da spingere i familiari dell'ultima vittima (il
pugliese Andrea Antonaci) a chiedere al Ministero della Difesa un
risarcimento di 5 miliardi. I familiari di 10 militari stanno facendo causa
alla Difesa per danno biologico. Quanti sono i militari tarantini la cui
vita è a rischio? Proprio oggi ad esempio ne è partito uno per il Kossovo:
il padre gli ha raccomandato di stare attento, il comandante gli ha detto
che non c'è pericolo. Sono 7 mila i soldati italiani impegnati nei Balcani
e che si possono ammalare di cancro per l'uranio impoverito presente a
tonnellate (circa 10 tonnellate dovute a 31.000 proiettili lanciati dalla
Nato) dopo i bombardamenti effettuati con questa sostanza che ha una
persistenza di 4 miliardi e mezzo di anni. Come per il rischio nucleare in
mare, anche per i rischio nucleare a terra le autorità militari e politiche
hanno minimizzato e gli effetti sono oggi tristemente sotto gli occhi di
tutti. PeaceLink vuole informare le famiglie di questi militari con un
dossier:
· "Uranio impoverito: guida informativa per i militari e le loro famiglie"
che contiene la
· mappa della NATO dove è stato lanciato l'uranio impoverito. PeaceLink è
riuscita ad ottenerla ed essa documenta inoppugnabilmente che i militari
italiani sono nella zona del Kossovo più contaminata dall'uranio
impoverito. Verrà distribuito questo materiale ai giornalisti in anteprima
nazionale, mostrando infine
· un oggetto che - secondo fonti militari - ha effetti sulla salute
paragonabili all'uranio impoverito. 




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