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industrie killer:a rischio undici milioni di italiani
da repubblica di sabato 11 novembre 2000
Industrie killer: a rischio
undici milioni di italiani
Dopo l'inchiesta sui morti di Brindisi, allarme
dell'Organizzazione mondiale della sanità
ROMA - L'Organizzazione mondiale della sanità
lo aveva segnalato con tanto di cifre e
percentuali: nell'area attorno al Petrolchimico di
Brindisi le morti per tumore sono il doppio che
nel restante della Puglia. La zona è a rischio
ambientale, pericolosissima per via di quelle
polveri-killer, tra cui il policloruro di vinile
trovato dal consulente tecnico della Procura,
ancora nel settembre scorso nonostante la
presunta bonifica, in magazzini, depositi e in un
impianto dello stabilimento.
Più 55% le morti per cancro nella popolazione
maschile nel solo Comune di Brindisi rispetto
alla media regionale; più 48% nell' intera area. È
l'Oms a certificarlo, e Legambiente ieri presenta
i dati annunciando che si costituirà parte civile
nel processo che vede indagati 68 ex dirigenti
delle società Montedison, Enichem, Evc e
Celtica ambiente accusati a vario titolo di strage
colposa e disastro ambientale doloso per la
morte di 14 operai. A queste "morti colpevoli",
altre potrebbero aggiungersene ad accusare gli
ex amministratori delle aziende chimiche che
"avevano piena e assoluta consapevolezza" e
però mostravano "un sostanziale disinteresse".
Il provvedimento del procuratore aggiunto,
Cosimo Bottazzi, sostenuto dai rapporti degli
agenti della Digos, è una denuncia circostanziata
dei danni alla salute dei lavoratori del
Petrolchimico.
Ma ieri Legambiente lancia un allarme nazionale:
sono 11 milioni gli italiani che vivono a ridosso
di aree industriali ad alto rischio; la salute di un
italiano su 5 in pratica è minacciata dalle
emissioni e dai fumi di fabbriche e stabilimenti
soprattutto chimici che fanno salire le possibilità
di essere colpiti da tumori. "La vecchia chimica
ha fatto e continua a fare un alto numero di
vittime", afferma Francesco Ferrante, direttore
di Legambiente.
La casistica Oms illustrata dagli ambientalisti
mostra percentuali elevate di incidenza dei
tumori in altre aree: ad esempio, a Crotone (più
46%), a Taranto (+ 22%), a Massa Carrara (+
21%), a Augustra-Priolo (+ 15%), Napoli (+
15%), Po-Polesine (+11%). Non soltanto,
alcune patologie sono associate a zone ben
precise. Così, a Manfredonia è stato registrato
un aumento dei tumori gastrici tra gli uomici e
del mieloma multiplo per le donne; a Portoscuso
una crescita delle morti per cancro a pancreas e
vescica; a Sarno morti per tumori al fegato e
all'utero.
Per quanto riguarda il Petrolchimico di Brindisi
la European Vinils Corporation Italia, ultima
proprietaria degli impianti, insiste sulla sicurezza
e il rispetto della salute negli impianti. E la
società Evc Italia diffonde ieri una nota per dire
che "tutti gli impianti Evc dispongono (e nel
caso di Brindisi) di sistemi di monitoraggio
automatico...". La notifica delle informazioni di
garanzia agli ex dirigenti non è stata ultimata
poiché molti degli indagati risiedono all'estero.