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Legambiente: Abusivismo II



20 Ottobre 2000 

ANTICOSTITUZIONALE LO STOP ALLE RUSPE NELLA VALLE DEI TEMPLI

    Un ricorso alla Corte Costituzionale per evidenziare l'illegittimità
della legge, una forte campagna per la legalità per evidenziare - se ce ne
fosse bisogno - che dopo fatti come quello del camping abusivo di Soverato
non è solo illecito, ma anche immorale pensare di poter far passare
sanatorie per gli ecomostri dell'abusivismo. Legambiente critica duramente
la Regione Sicilia che ieri ha approvato una legge-truffa che sospende per
due anni le demolizioni all'interno dell'area archeologica della Valle dei
Templi. "Gli abusi all'interno dell'area archeologica non possono essere
sanati - afferma Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - la
Regione Sicilia non può aggiustare le leggi a proprio piacimento. Purtroppo
bisogna nuovamente sottolineare come all'interno dell'Ars siciliana sia
sempre vivo quello schieramento che lotta per difendere le illegalità
edilizie e che ad Agrigento, come in altre parti della Regione, vorrebbe
sanare tutti gli abusi edilizi. Un bel regalo alla mafia del mattone che in
questi anni ha lucrato, e tanto, sull'edilizia fuorilegge". Nel dettaglio
la legge approvata ieri, ma il nulla osta definitivo verrà dato martedì,
prevede una moratoria di due anni delle demolizioni all'interno dell'area
archeologica e un salvacondotto per un 20% degli illeciti realizzati nella
zona "A", quella di massima tutela, dove non si sarebbe potuta spostare
nemmeno una pietra. Legambiente, come detto, conta però sull'intervento
della Corte Costituzionale: gli abusi edilizi già destinati dalle vigenti
norme alla demolizione ed esclusi da ogni condono, infatti, proprio in base
a un pronunciamento della Consulta sono destinati ad essere abbattuti. Una
legge regionale non può derogare, contravvenire, modificare i principi
stabiliti dallo Stato in materia di abusivismo edilizio. "Grazie
all'opposizione di Legambiente - continua Ferrante - dalla legge approvata
ieri sono stati stralciati alcuni articoli che prevedevano addirittura di
riconoscere agli abusivi, in caso di esproprio, il valore di mercato. Uno
schiaffo a tutti i siciliani onesti, a quanti hanno creduto a un forte
impegno per la legalità di chi ha votato queste norme".