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Legambiente: Abusivismo Valle dei Templi



19 Ottobre 2000 

STOP ALLE RUSPE ANTIABUSIVISMO NELLA VALLE DEI TEMPLI 

    "Siamo riusciti a migliorare significativamente la legge sulla tutela
dell'area archeologica di Agrigento. Ma rimane vergognosa la norma votata
dal parlamento di Sicilia che senza giustificazione sospende per 2 anni le
demolizioni delle costruzioni abusive realizzate nella Valle dei Templi. Si
tratta di un segnale gravissimo di connivenza e convivenza con gli abusivi
che avrà come effetto solo quello di produrre ulteriore abusivismo". Con
queste dure parole Legambiente commenta oggi in una nota la norma approvata
dal Parlamento regionale Siciliano. Il disegno di legge "Norme di tutela e
valorizzazione della Valle dei Templi di Agrigento" è divenuto quindi
legge: e dei molti elementi negativi contro i quali Legambiente aveva già
sollevato le sue critiche ne conserva uno centrale: lo stop alle ruspe
nella Valle dei Templi. "I ministri Melandri, Bordon, e Nesi coerentemente
con gli impegni assunti innanzi al Paese - si legge ancora nella nota di
Legambiente - devono fare impugnare questa norma dal Commissario dello
Stato innanzi alla Corte Costituzionale, perché si tratta di un'aperta
violazione dei principi della Costituzione in materia di tutela del
paesaggio, del rispetto del territorio, finanche dei poteri dello Stato e
dell'autonomia legislativa di una regione a statuto speciale. Ci sembra
particolarmente inaudito che queste norme di garanzia dell'abusivismo
vengano approvate proprio nei giorni in cui l'abusivismo edilizio e la
cattiva gestione del territorio sono nell'occhio del ciclone. A pochi
giorni dai morti di Soverato ed in pieno disastro idrogeologico nel Nord
Italia si dimostra uno spregio dei problemi ambientali del nostro Paese
senza precedenti". Legambiente ricorda anche i dati dell'abusivismo
edilizio in Sicilia: - nel solo 1999, secondo le stime elaborate dal Cresme
per Legambiente, sono state costruite 5.690 nuove abitazioni illegali, per
una superficie di 853.500 metri quadrati e un valore immobiliare di circa
770 miliardi di lire; - nel periodo 1994-1999 (quello successivo al secondo
condono edilizio) in Sicilia sono state realizzate 50.987 costruzioni
abusive, per una superficie pari a 764 ettari, un controvalore di mercato
di 6.883 miliardi di lire; - il cemento abusivo ha visto nel 1994 l'anno
dei record con oltre 15.000 nuove costruzioni abusive, contro una media di
periodo di circa 8.500 realizzazioni; è l'effetto dell'annuncio del condono
che spinge l'industria dell'abusivismo ad intensificare gli sforzi,
confidando nell'incapacità degli organi preposti al controllo di verificare
la data effettiva di costruzione del manufatto; - analizzando la produzione
abusiva media annua nel triennio 1996-1998 su scala provinciale al primo
posto troviamo la provincia di Palermo (1.260 costruzioni abusive), seguita
al secondo posto da quella di Catania (1.181) e al terzo posto quella di
Messina (1.059); chiude questa particolare classifica la provincia di Enna
(359); - la classifica si ribalta se rapportiamo il numero medio annuo
delle costruzioni abusive al numero delle famiglie residenti: è infatti la
provincia di Enna a guidare la classifica, con 5,51 costruzioni abusive
ogni 1000 famiglie, seguita dalla provincia di Ragusa (4,16) e da quella di
Messina (4,11). Chiudono questa classifica le due provincia che erano ai
primi due posti di quella precedente: Palermo (3,03) e Catania (2,97).