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Comunicato Legambiente
02 Ottobre 2000
NO ALLA CHIUSURA DI INFORMAMBIENTE
Legambiente è particolarmente orgogliosa di aver voluto, progettato,
aperto Informambiente, il primo Centro di documentazione, educazione ed
informazione ambientale del Veneto, uno tra i primi in Italia. Oggi il
Comune di Padova sembra intenzionato a liquidare quest'importante struttura
per la città che, è bene ricordarlo, è stata allestita grazie all'impegno
di Legambiente: una struttura che dal 1993 offre servizi ai cittadini del
capoluogo veneto e che nel '97 è riuscita a catalizzare su Padova un
contributo di 500 milioni previsto dall'ultimo piano triennale del
Ministero dell'Ambiente. Questo finanziamento ha permesso peraltro di
trasformare Informambiente in un Centro del Comune di Padova, che aveva
garantito al Ministero (clausola determinate per ottenere il contributo) il
mantenimento della struttura anche oltre la durata del Piano Triennale. Dal
7 luglio è scaduta la convenzione tra Comune e Legambiente per la gestione
del Laboratorio e nonostante assicurazioni ufficiose date sul rinnovo della
convenzione, pochi giorni fa è trapelato che l'Amministrazione Comunale ha
in realtà deciso di chiudere Informambiente. "Legambiente non ci sta - ha
dichiarato oggi Ermete Realacci, presidente nazionale dell'associazione
ambientalista - Lo scorso mercoledì abbiamo deciso di riaprire
Informambiente in autogestione, ripristinando gratuitamente il servizio
pubblico chiuso due mesi fa dal Comune. A questo punto il problema politico
è che poniamo all'Amministrazione è chiaro, e una risposta pubblica e
ufficiale deve essere data: cosa si vuol fare di Informambiente? Fino ad
oggi si è registrata solo la scomposta reazione dell'Assessore alla
sicurezza, Maurizio Saia (AN), che ha minacciato di usare la polizia per
sgomberare i volontari di Legambiente. Domani, martedì 3 ottobre, la parola
passa alla Giunta Comunale di Padova. Se deciderà di chiudere dovrà dare
parecchie spiegazioni sui motivi che conducono all'eliminazione un servizio
avviato ed efficiente e delle sue strutture. Spiegazioni che, Legambiente
ne è certa, sarebbero difficilmente comprensibili per l'opinione pubblica".
È bene ricordare che oggi, grazie anche all'esperienza pilota di
Informambiente, i Laboratori ed i Centri di educazione ambientale sono
centinaia nel Paese: una realtà importante e diffusa, sostenuta dallo
stesso Ministero dell'Ambiente, divenuta con gli anni l'asse portante del
Sistema Nazionale per l'Educazione Ambientale. Informambiente è stato
gestito in questi anni da Legambiente, che ha reso possibili per il Comune
costi di gestione assolutamente competitivi rispetto a quelli di una
equivalente gestione interna all'Amministrazione Pubblica. Negli ultimi in
tre anni e mezzo ha fornito servizi informativi ed educativi ad oltre
60.000 persone: centro di documentazione, emeroteca specializzata,
biblioteca nonché numerosissime pubblicazioni ed iniziative di informazione
ed educazione ambientale organizzate a favore di scuole e cittadinanza. È
attivo un centro di documentazione sullo stato dell'ambiente del territorio
padovano che archivia informaticamente oltre 3200 testi, mentre l'emeroteca
specializzata, contiene oltre 3800 riviste. Numerose sono le pubblicazioni
e iniziative di informazione ed educazione ambientale realizzate da
Informambiente. I locali di Informambiente, è importante ricordarlo, sono
sempre stati a disposizione di tutte le associazioni padovane che hanno
potuto svolgere incontri, assemblee e seminari.