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la nestlé affama il mondo, ma nutre i pellegrini
Se pensate di non perdere il vostro tempo a cercare di ragionare con il
clero, ecco a voi l'occasione per protestare contro le due faccie delle
multinazionali e del giubileo. Ah, se pensate che su questo pianeta siamo
già in troppi, e che la nestlé sta facendo la cosa giusta, fate finta di
non aver letto questo messaggio. olaf
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From: ExAequo
Subject: Vaticano e Nestle'
Come sapete Nestlé ha dei contratti rilevanti per la ristorazione dei
pellegrini a Roma... Sapete bene inoltre che cosa fa Nestlé (o potete
trovarne un accenno nella presente lettera) e cosa fare (copiare, incollare
in nuovo messaggio a <vati011@jubilee-2000.va> e firmare... ). Puo' darsi
che serva, in fondo.
grazie
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INIZIO DEL TESTO DA INVIARE
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al COMITATO CENTRALE PER IL GRANDE GIUBILEO DEL 2000
- card. Roger ETCHEGARAY, Presidente
- mons. Crescenzio SEPE, Segr. Generale
- card. Camillo RUINI, Cons. Presidenza
- card. Francisco ARINZE
- card. Edward Idris CASSIDY
- card. Virgilio NOE'
Piazza della Città Leonina, 9
00120 CITTA' DEL VATICANO
Nei mesi scorsi, è stata indirizzata alla Sua cortese attenzione una
lettera, nella quale si esprimeva profondo rincrescimento per la scelta di
codesto Comitato di inserire l'impresa elvetica Nestlé tra le sette
aziende fornitrici del Giubileo del 2000. Si era sottolineato con forza che
questa azienda, da anni, viola coscientemente il Codice Internazionale di
condotta Oms/Unicef sulla commercializzazione e vendita dei sostituti del
latte materno. Con conseguenze disastrose nei paesi dell'emisfero Sud del
pianeta dove, informa Unicef, ogni anno un milione e mezzo di neonati
muoiono per cause derivanti dall'allattamento
artificiale. Ed anche durante quest'anno giubilare, Nestlé, come altre
imprese dello stesso settore produttivo, continua impunemente a violare
questo Codice, a dispetto della normativa internazionale e di quella dei
singoli paesi. L'ultima testimonianza è data da una denuncia di un
ex-impiegato pachistano della multinazionale svizzera, il quale ha
pubblicato un documento che illustra numerose violazioni.
Si era altresì ricordato che lo stesso Papa, in un discorso del 1994, aveva
preso le difese dell'allattamento al seno ed accennato all'influenza delle
multinazionali del latte in polvere sul suo progressivo abbandono. E che
già nel 1998, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, la Ribn
aveva protestato con mons. Liberio Andreatta, all'epoca direttore
dell'Opera Romana Pellegrinaggi, per un contratto di ristorazione stipulato
con la Nestlé - nella sua risposta, mons. Andreatta aveva riconosciuto
le nostre ragioni ed assicurato una maggior attenzione in futuro alle
implicazioni etiche dei contratti.
A codesto Comitato Centrale si chiedeva una maggiore attenzione
nell'effettuare operazioni commerciali e finanziarie, che non possono
essere mai neutre, perché la produzione di beni e servizi ed il commercio
nazionale ed internazionale hanno conseguenze importanti sulla vita e sulla
salute di intere popolazioni. Scegliere un'impresa piuttosto che un'altra,
una banca piuttosto che un'altra, vuol dire anche diventare,
in positivo o in negativo, corresponsabili di ciò che quell'impresa e
quella banca fanno con il nostro denaro.
Il Suo silenzio, Eminenza, non solo ci stupisce, ma è per noi molto
difficile da comprendere. Mentre si sta realizzando il Giubileo e si parla
di perdono e riconciliazione, di rimettere i debiti, di condividere e
fare solidarietà, di rivolgere l'attenzione verso gli ultimi, proprio ora
viene rifiutato un minimo di attenzione ad una questione così importante e
delicata: un milione e mezzo di neonati, sacrificati ogni anno
sull'altare del profitto di poche imprese, meriterebbero quanto meno una
risposta.
Desideriamo perciò sottoporre nuovamente alla Sua attenzione e sensibilità
questo appello. E reannunciamo fin d'ora che saremo comunque disposti a
sollevare il problema, se necessario, con azioni che richiamino
l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, nell'osservanza dei canoni
della nonviolenza e della correttezza.
Confidiamo in un Suo autorevole interessamento e, nel ringraziare, Le
inviamo i nostri più distinti saluti.
Firma, Città