WWF-Veronesi: la nostra battaglia come la sua
crociata anti-fumo.
E il WWF elenca i rischi certi per la salute e l'ambiente. Le dichiarazioni del Ministro Veronesi
favorevole agli organismi geneticamente modificati ci lasciano esterrefatti - ha
dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia - La sua crociata antifumo
e' giunta dopo anni di battaglie da parte dei consumatori che contestavano alle
multinazionali i danni prodotti dalle sigarette. La battaglia degli
ambientalisti contro gli OGM e' invece solo all'inizio: le prove ci sono ma
nessuno ha il coraggio di farle emergere. Il WWF ricorda le recenti ricerche
della British Medical Association sui rischi di insorgenza di resistenze agli
antibiotici nelle persone che abbiano mangiato piante modificate geneticamente
ad esse resistenti. Ricerche analoghe sono state avviate anche in Italia dal CNR
su incarico del Ministero dell'Ambiente. Per avere garanzie dobbiamo aspettare
dunque che gli effetti accertati gia' dimostrati su enzimi, allergeni e
tossine portino alle gravi conseguenze sulla salute? Ci auguriamo che il
Ministro della Sanita' avvii al piu' presto un incontro scientifico sul tema
OGM".
Il WWF ricorda anche i numerosi i fallimenti
delle sperimentazioni in campo vegetale e animale avviate dalle multinazionali:
le patate innescate con il gene del bucaneve si sono rivelate tossiche; il
triptofano (integratore alimentare di derivazione OGM) si e' rivelato tossico
per il sangue, la sperimentazione avviata dalla Monsanto su piante resistenti
agli erbicidi, grazie all'innesco transgenico del bacillus thuringensis - BT, ha
avuto effetti negativi inaspettati su molti insetti oggi a rischio; la
supermucca, modificata con somatotropina, ha fatto emergere l'insorgenza di
malattie e effetti indesiderati sulla salute verificati dalla stessa Food and
Drug Administration.
E sempre nelle mani del solo Ministero della
Sanita' la sperimentazione su campo aperto di colture transgeniche: "E'
gravissimo il fatto che le autorizzazioni alle coltivazioni di OGM sul
territorio nazionale passino attraverso una procedura che non coinvolge in
alcun modo gli stessi Sindaci - ha continuato Pratesi - Al '99 esistevano ben
228 sperimentazioni di campi transgenici, ma questo e' avvenuto spesso nella
totale inconsapevolezza dei cittadini, degli agricoltori e dei Sindaci stessi,
primi responsabili della salute degli abitanti". Questo aspetto e' emerso da
un'indagine del WWF svolta in due Regioni "campione" Friuli e Veneto: la
proposta di delibera per divenire comune anti-transgenico inviata dal WWF a
tutti i Sindaci ha svelato che la maggiorparte di loro non era a
conoscenza delle colture sperimentali gia' avviate nei loro territori.
In Italia esistono gia 50 Comuni
"antitransgenici", tra cui Roma, Milano, Torino, Genova, Udine, Brescia. Il WWF
chiede al Governo di inserire nelle procedure di autorizzazione alle
sperimentazioni in campo aperto di OGM l'autorizzazione dei Sindaci
interessati. La presenza di un campo coltivato a OGM puo' rivelarsi,
infatti, una "pestilenza" per le colture limitrofe: pollini, semi
modificati geneticamente possono facilmente contaminare le colture "normali" o
peggio ancora quelle biologiche nonche' gli insetti impollinatori. Come il
recente caso della Francia dove il Governo e' stato costretto ad "eliminare" le
sperimentazioni di colza transgenica dopo i danni subiti dall'ambiente
agricolo.
Roma, 18 luglio 2000
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