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Verdi su OGM
Sommario:
-Biotech: Francescato; nessuna
sorpresa, e' gioco di squadra
-Biotech: Mattioli, dichiarazione Prodi non ben
meditata
-OGM. Pecoraro Scanio chiede direttiva UE in
agricoltura
-Biotech: Bordon, Wallstrom sia piu'
attenta
-Biotech: UE, l'attuale legge e i progetti
futuri
-Biotech: Legambiente,
Wallstrom paladina multinazionali?
-OGM
contestati. VAS diffida Veronesi
-Biotech: G8, organizzazione consumatori chiede
moratoria
Fonte www.verdi.it
Biotech: Francescato; nessuna sorpresa, e' gioco
di squadra
''Nessuna sorpresa, ci aspettavamo questa presa di posizione
da parte di Prodi''. Cosi' la presidente dei Verdi, Grazia Francescato, replica
alle affermazioni del presidente della Commissione Europea, che si e' dichiarato
''completamente d'accordo'' con la commissaria all'ambiente, Margot Wallstroem,
sulla questione della moratoria agli OGM. ''Siamo di fronte - osserva
Francescato - ad un evidente gioco di squadra, esattamente come quello che hanno
avviato i paesi che chiedono la massima prudenza sugli OGM. Nei prossimi mesi il
confronto si fara' piu' serrato e, esattamente come a Parigi sabato scorso
sui
principi di tracciabilita' e responsabilita' civile, Prodi e Wallstroem
dovranno confrontarsi e tener conto delle posizioni piu' attente all'ambiente e
alla tutela della salute dei consumatori''. ''Mi chiedo solamente - conclude la
presidente dei Verdi - se da oggi non sia piu' corretto definire la
Wallstroem
commissaria all'industria e non all'ambiente''.
Biotech:
Mattioli, dichiarazione Prodi non ben meditata
Non sembra ''ben
meditata'' la dichiarazione del presidente della Commissione Europea, Romano
Prodi, a sostegno della commissaria europea, Margot Wallstrom sugli OGM ed
''appare dettata dalla preoccupazione dell'unita' della commissione''. Lo
afferma il ministro per le politiche comunitarie, Gianni Mattioli. Secondo
Mattioli, ''nella linea espressa sabato dai ministri dell'ambiente europei, non
e' stato messo in gioco il si' o il no alla ricerca scientifica. Cio' che e'
stato precisato e' il fatto che ogni innovazione deve essere accompagnata dalle
necessarie garanzie e questo oggi non e' possibile finche' rimarranno vigenti
norme ambigue, scientificamente infondate, come quelle della 'sostanziale
equivalenza' tra prodotti geneticamente modificati e prodotti naturali''.
Dunque, prosegue il ministro, ''prima di rimuovere la moratoria, e' necessaria
una revisione dell'intera normativa, se si vuole onorare il principio di
precauzione, ma, piu' semplicemente, se si vuole essere coerenti con principi di
razionbalita' scientifica''. L'accelerazione che si vorrebbe imporre, per
Mattioli, ''non e' dettata da alcun serio motivo di interesse per la
collettivita', ma dalla spinta dei grandi interessi delle imprese produttrici:
sono convinto dell'indipendenza di Prodi - conclude - ma allora questo e' il
momento di mostrare forte autonomia della Commissione rispetto a questi
interessi''.
OGM. Pecoraro Scanio chiede direttiva UE in
agricoltura
Il ministro per le politiche agricole, Alfonso Pecoraro
Scanio, chiede una direttiva europea sugli OGM in agricoltura, che garantisca di
sapere se le sementi e i mangimi sono geneticamente modificati o no; che
affronti il problema della contaminazione illegale di OGM nelle colture che non
dovrebbero contenerne, prevedendo il rimborso degli agricoltori danneggiati; e
che permette ai paesi che lo chiedono di stabilire delle moratorie
nazionali sulla coltivazione e la commercializzazione di certi OGM. Pecoraro
Scanio ha consegnato una lettera con questa richiesta al presidente in carica
del consiglio agricoltura dell'UE, il ministro francese Jean Glavany, ieri a
Bruxelles. Secondo il ministro italiano, che ha incontrato i giornalisti a
margine del consiglio agricoltura, "non e' eccessivo l'allarme a proposito
dell'OGM nell'opinione pubblica italiana, e' invece sorprendente la sicumera con
cui si dice che una cosa sconosciuta e' sicura". "Negli stessi giorni in cui si
scopre che probabilmente i bambini inglesi hanno mangiato con gli omogeneizzati
carne infetta del morbo della mucca pazza, si impone una riflessione: se si
fosse applicato il principio di precauzione- osserva Pecoraro Scanio- mai si
sarebbero dati da mangiare degli animali a degli erbivori, visto che era gia'
noto, tra l'altro, che una malattia simile alla bse (il kuru, ndr) esisteva tra
i cannibali della Nuova Guinea". Oggi, continua Pecoraro Scanio, "se qualcuno
vuole introdurre un nuovo alimento, e' lui che mi deve dimostrare che e'
innocuo, non io che e' pericoloso. E' questo il principio di
precauzione.
Biotech: Bordon, Wallstrom sia piu' attenta
Il
ministro dell'ambiente Willer Bordon replica alla commissaria UE Margot
Wallstrom e la invita ''a essere piu' precisa e piu' attenta, sia nella sostanza
dei temi affrontati sia nelle forme da seguire''. Il ministro, al termine
dell'esecutivo dei democratici mette i puntini sulle 'i' replicando alle odierne
affermazioni della commissaria europea: ''la Wallstrom - ha osservato Bordon -
afferma che nella riunione di Parigi non e' stato approvato nessun documento, ma
dimentica che si trattava di una riunione informale convocata dalla presidenza
francese che non doveva e non poteva approvare alcunche'. Questo avverra' al
consiglio dei ministri di ottobre. Il fatto che sia stata una riunione informale
non significa che fosse una scampagnata, visto che e' prassi che la presidenza
di turno convochi una prima riunione per un giro d'orizzonte. Poi e' stata
la stessa Wallstrom a sollevare il problema, visto che ha inviato una
lettera in cui chiedeva chiarimenti sull'argomento delle biotecnologie e noi
abbiamo risposto invitandola alla cautela''. Infine un appunto sulla forma e un
invito
al ''bon-ton politico''. ''Non mi e' mai accaduto - ha detto Bordon -
di dover andare a un consiglio dei ministri europeo preceduto da un'intervista,
sulla stampa nazionale, del commissario europeo: la invito a una maggiore
attenzione''.
Biotech: UE, l'attuale legge e i progetti
futuri
Queste le norme europee in vigore applicabili agli organismi
geneticamente modificati e quelle che si prevede di varare in un prossimo
futuro. La legislazione UE nel settore delle biotecnologie e' in vigore
dall'inizio degli anni 1990 ma il quadro legislativo e' stato 'affinato' lungo
tutto il corso del decennio passato. Lo strumento principale e' la direttiva
90/220 sulla disseminazione volontaria dei organismi geneticamente modificati
attualmente in fase di revisione. 1) cosa prevede la direttiva: essa obbliga a
valutare caso per caso i rischi per la salute umana e animale e l'ambiente prima
di ogni disseminazione o messa sul mercato di OGM. Non riguardai prodotti
derivati da OGM, come ketchup da pomodori gm. 2) obiettivi della revisione
(decisa il 25/6/1999): - rafforzare efficacia e trasparenza delle decisioni con
un elevato livello di protezione della salute; - chiarire gli aspetti operativi
(applicazione e procedure); - stimolare la consultazione dei comitati
scientifici; - migliorare la trasparenza del processo decisionale coinvolgendo
anche il pubblico; - migliorare il controllo degli OGM obbligando ogni paese a
garantire etichettatura e tracciabilita' degli OGM. Il 12 aprile 2000 il
Parlamento europeo ha adottato 29 emendamenti alla revisione della direttiva
90/220. 3) procedura di autorizzazione. In base alla direttiva 90/220 ogni
produttore o importatore deve Sottoporre una notifica all'autorita' nazionale
competente del Paese dove l'ogm deve entrare per la prima volta sul mercato. In
caso di parere favorevole, la documentazione viene poi trasmessa alla
commissione e alle autorita' competenti degli altri stati UE che possono
sollevare obiezioni. 4) procedura di valutazione dei rischi. Tiene conto di:
modalita' di sviluppo della pianta o ogm cioe' la fonte dei geni introdotti e
l'analisi molecolare. rischi associati ai prodotti genetici nella pianta, specie
le proteine. Esame della possibilita' che il gene inserito possa essere
trasferito a dei batteri magari resistenti ad Antibiotici. 5) richieste
approvate. Diciotto richieste approvate dal 1991 ma nessuna dal 1998. Quattordi
ci sono in attesa. 6) etichettatura. Per gli alimenti e' prevista una tolleranza
di 1% di materiali gm ''accidentalmente'' presenti. Con meno di 1% non e'
prevista indicazione su etichette. 8) progetti futuri di revisione di 90/220
riguardano: armonizzazione regole etichettatura (autunno 2000) autorizzazione
nuovi alimenti e etichettatura sementi valutazione rischi ambientali (marzo
2001).
Biotech: Legambiente, Wallstrom paladina
multinazionali?
''Margot Wallstrom deve decidere se vuol fare la
commissaria europea all'ambiente oppure la paladina degli interessi delle
multinazionali del biotech''. Cosi' Legambiente critica la commissaria per la
richiesta di abolizione della moratoria sugli OGM. ''Se l'opinione pubblica di
gran parte dei paesi europei, comprese molte forze politiche ed anche settori
importanti dell'industria agroalimentare, rifiuta l'invasione dei cibi
geneticamente modificati - spiega l'associazione - non e' per paura del
progresso, e' invece perche' i cittadini, i consumatori europei, sono piu'
attenti di altri a cio' che mangiano e' perche' tanti produttori grandi e
piccoli hanno capito che nello scenario della globalizzazione, l'unico posto di
rilievo che puo' occupare l'agricoltura europea e' quello legato alla qualita'
degli alimenti ed alla ricchezza dell'offerta''.
OGM contestati. VAS
diffida Veronesi
E' stata inoltrata oggi al tribunale di Roma la diffida
che intima al ministro della sanita', Umberto Veronesi, di emanare entro 30
giorni l'ordinanza di sospensione cautelativa dei sette alimenti ogm (quattro
varieta' di mais e tre di colza) illecitamente commercializzati in Italia e
negli altri paesi europei in violazione del regolamento ue/258/97. "Basta con le
chiacchiere- dichiara Ivan Verga, vicepresidente dell'associazione Verdi
ambiente e societa'- da mesi la nostra associazione ha denunciato l'illegittima
commercializzazione dei sette alimenti ogm, il Consiglio superiore della sanita'
ha pienamente confermato l'illecito ed ora il ministro Veronesi ha trenta giorni
di tempo per fare il proprio dovere".
Biotech: G8, organizzazione
consumatori chiede moratoria
Un'organizzazione di consumatori - che
rappresenta Stati Uniti, Malaysia, Filippine, Corea del Sud, Gran Bretagna,
Australia e Giappone - ha rivolto ieri un appello al G8, chiedendo di imporre
una moratoria sullo sviluppo dei cibi e sementi geneticamente modificati (OGM).
In un documento inviato al Governo giapponese, ospite in questa settimana del
vertice del G8 (i sette paesi piu' industrializzati e la Russia) nell'isola di
Okinawa, l'organizzazione si e' detta ''preoccupata per la crescente tendenza a
servirsi della biotecnologia per la coltura del riso - la maggiore coltivazione
nei paesi asiatici - e per il si' del Governo giapponese alla creazione di
piantagioni di riso con sementi geneticamente modificate''. La discussione sui
cibi transgenici e' uno dei temi centrali sul tavolo di discussione al summit
dei g8. Un funzionario del ministero della sanita' giapponese ha fatto sapere
che ''il Governo giapponese prendera' in considerazione l'appello pervenuto dal
gruppo ecologista''.
Haere Mai
Fabio Qu@ttrocchi fabioq8@libero.it
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Man
commits evil through ignorance of the good
L'uomo commette il male per
ignoranza del
bene
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