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rischio atomico in mare: iniziativa di PeaceLink a Taranto



From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
Subject: rischio atomico in mare: iniziativa di PeaceLink a Taranto

TARANTO E IL RISCHIO ATOMICO

NOI CITTADINI ABBIAMO IL DIRITTO DIRITTO DI CONOSCERE IL PIANO DI EMERGENZA
NUCLEARE

Prima che il governo D'Alema si dimettesse e' stata ottenuta un'importante
serie di informazioni sul rischio atomico a Taranto, rischio che e'
connesso al transito e alla sosta di navi e sottomarini a propulsione
nucleare. Il governo ha infatti risposto in commissione difesa
all'interrogazione presentata dall'onorevole Vittorio Angelici. Nella
risposta del Ministero della Difesa si apprende che "gli accordi esistenti
tra l'Italia e i Paesi dell'Alleanza Atlantica prevedono la possibilita' di
sosta delle unita' militari a propulsione nucleare in alcuni porti
nazionali" e che "nel porto di Taranto l'ultima occasione di attracco di
unita' navali a propulsione nucleare risale al settembre del 1994".
La risposta all'interrogazione dell'onorevole Angelici giunge dopo
l'iniziativa promossa dalla rete telematica PeaceLink finalizzata
all'informazione e sensibilizzazione sul rischio atomico a Taranto.
PeaceLink aveva diffuso su Internet e sulla stampa informazioni circa
l'esistenza a Taranto di un piano riservato sul rischio atomico, fornendo
anche indiscrezioni relative all'esercitazione navale Nato "Dog Fish"
recentemente effettuata nello Jonio e che ha coinvolto unita' militari a
propulsione nucleare. Tutto cio' ha trovato puntuale conferma nella
risposta ottenuta dall'onorevole Angelici. Il Ministero dell Difesa
conferma infatti l'esistenza di un "Piano di emergenza per la sosta in
porto di navi a propulsione nucleare" e specifica: "Il piano,
contrassegnato da una prudente riservatezza adeguata alle notizie trattate,