La favola del carbone pulito_con cortesia di pubblicazione e di partecipazione
- Subject: La favola del carbone pulito_con cortesia di pubblicazione e di partecipazione
- From: "NoCokeTarquinia" <nocoketarquinia at yahoo.it>
- Date: Thu, 22 May 2008 15:59:53 +0200
Facciamo
un appello alla stampa che troppo spesso ignora i i problemi dei cittadini.
Vorremo
leggere sui nostri mezzi di informazione oltre fatti di cronaca portati
all’ossessione e cronaca di una politica
che troppo spesso è lontana dal
paese le difficoltà di una quotidianità che non ha colore
politico. E’
vero che il giornalismo e nelle mani della politica,ma è anche vero che la
politica è nelle mani del giornalismo. Grazie “Affinché
noi pazzi di oggi non
saremo i saggi di domani” La centrale a carbone di
Torrevaldaliga Nord brucerà 3.900.000 ton. all’anno di Carbone producendo 375.000 ton. all’anno di ceneri con un emissione di fumi pari a 8.400.000 m3 all’ora per 17
ore al giorno e 6.500 ore l’anno Tali emissioni
contengono
I dati epidemiologici, già oggi,
parlano di alte percentuali di tumore
polmonare pleurico e alla trachea, di malattie linfatiche ed emopoietiche,
di un aumento dell’incidenza di insufficienza renale cronica e di una
crescita esponenziale di asma bronchiale
ed allergie. Quantificando
economicamente i danni alle persone ed all’ambiente. ne risulta l'amaro conto di €.200 milioni per la mortalità, €.100 milioni per le patologie meno gravi
e circa €.600 milioni che il popolo
italiano dovrà pagare come multe
per lo relativo sforamento del protocollo di Kyoto. Ma quale carbone pulito! È questa
la fabbrica della morte che vogliono imporre alla Italia
Centrale FERMIAMOLA - Uniti possiamo
riuscirci MANIFESTAZIONE
sabato
24 maggio ore Segreteria
organizzativa: 328 7182629 - 329
7924124 www.nocoketarquinia.splinder.com Chiunque volesse aderire anche virtualmente può inviarci un e mail di adesione. La forza è anche nel sapere di non essere soli. Per chi ha ancora voglia di leggere:
La favola del" CARBONE PULITO ". (Smascheramento
di un bluff scientifico e mediatico) Dal 1999 (anno
sfortunato in cui Enel Spa chiese al Governo di “rottamare” la obsoleta centrale
di TVN ad olio combustibile per sostituirla con un’altra a carbone) il mondo
scientifico italiano (universitario e imprenditoriale) ha fornito avvilente
spettacolo della propria inadeguatezza intellettuale e della propria
incompetenza tecnologica riguardo alle metodiche impiantistiche da applicare
alle sfide dello sviluppo energetico sostenibile. Gli scienziati
delle varie discipline (chimici, biologi, ecologisti, medici, ingegneri) si sono
accapigliati animosamente (alcuni di Essi NON per spirito di verità ma per
interessi di bottega) a diffondere confusione sia nell’opinione pubblica sia
nelle Istituzioni pubbliche sia nel mondo imprenditoriale. L’unica entità
plutocratica italiana (orrenda chimera economico - politica, famelica e cinica,
nemica dell’articolo 43 e sorda ai richiami etici dell’articolo 32 della
nostra Costituzione) a non essere
scalfita dalle diatribe scientifiche è l’ENEL, tutt’ora ibrido “pubblico - privato” per la quale gli
appetiti economici prevalgono sul bene comune. Impavidamente e
protervamente Essa gestisce i
conflitti scientifici e i narcisismi professorali universitari elargendo
blandizie agli ipotetici oppositori e riducendo al silenzio e irridendo ai conati di dissenso dei
sempre più rari difensori della
verità. Il metodo aureo
(sia nel senso letterale che metaforico), usato per contrabbandare le verità
pseudoscientifiche, consiste in una
capillare opera di disinformazione sistematica, con campagne mediatiche costose
e sfrontate (convegni autoreferenziali, interviste fumose a personaggi di basso profilo
scientifico, sponsorizzazioni ed elargizioni plateali ammantate di umanitarismo a
buon mercato, visite guidate di acritiche scolaresche universitarie invitate
nella “casa madre” dell’oste che mesce il suo buon vino, sopralluoghi di
personalità istituzionali straniere che fungono da apostoli e propagandisti nel
mondo della strabiliante tecnologia
del carbone pulito made in Italy). A nulla sono
valse le esplicite e reiterate asserzioni di personalità super partes (il premio
Nobel Rubbia ha bollato come “improponibile” la produzione di energia pulita da
carbone sporco; gli Istituti scientifici hanno dimostrato i rischi connessi alla
combustione di prodotti fossili; gli Osservatori epidemiologici pubblici hanno
diffuso allarmanti statistiche di patologie da inquinanti; l’OMS da decenni avverte i governanti del mondo affinché evitino l’installazione di maxipoli energetici induttori di grave
impatto ambientale). Ora c’è
un’ulteriore fonte d’informazione, “libera” da condizionamenti plutocratici e
accessibile al popolo del Web, sulla enciclopedia mediatica Wikipedia alla voce
“carbone pulito”. Ne riassumiamo i punti-chiave: 1° L’unica
tecnica d’avanguardia definibile come “pulita” è quella che si sta sperimentando
dal 2003 negli Stati Uniti (NON qui
a Civitavecchia!) e che si
definisce “Ciclo Combinato di Gassificazione Integrata del Carbone” (IGCC). Tale
processo avanzato di gassificazione del carbone procurerà molti vantaggi perché
sarà contemporaneamente più efficiente e meno inquinante dell’attuale processo
di semplice combustione del carbone, chiamato Combustione del Carbone
Polverizzato (PCC) e previsto nella costruenda centrale di TVN. Ne deriva che,
scientificamente parlando, soltanto il processo in fieri (il GCC), una volta
perfezionato e attuato, potrà fregiarsi del titolo di “impianto a carbone pulito ad
impatto ZERO!” La propaganda – ENEL è quindi un condizionamento pseudoscientifico,
purtroppo avallato dal dissennato comportamento di Autorità Accademiche poco
libere e nient’affatto super partes…. Tanto che in Wikipedia si asserisce, senza mezzi
termini, che “in Italia, nell’area
di Civitavecchia, dal 2003 l’ENEL sta facendo investimenti nelle tradizionali
tecnologie a combustione solida PCC e, quindi, NON a carbone
pulito”! 2° “Gli impianti
PCC, come quelli in costruzione a Civitavecchia, rilasciano emissioni
nocive di metalli pesanti e nano
polveri al punto da causare un elevato tasso di mortalità nelle popolazioni
esposte fino a 300 km dal punto di emissione dei gas”. Se non faremo
tesoro di queste informazioni scientifiche, libere da condizionamenti economici
e politici, continueremo ad essere un popolo di poeti, santi, martiri e…
inquinatori, arrecando danni all’ambiente, alla salute e all’economia della nostra bella Italia “non donna di
province ma
bordello”. Il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti per la tutela della salute e dell’ambiente . |
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