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Comunicato stampa
- Subject: Comunicato stampa
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Wed, 25 Feb 2004 18:12:28 +0100
Vi giriamo un comunicato stampa del Cospa Nazionale in merito alla situazione della filiera del latte in Italia. a cura di AltrAgricoltura Nord Est ---------------------------- COSPA NAZIONALE Nessun Dorma!!!!!!!!!!! Cari Allevatori, col silenzio complice delle vecchie organizzazioni sindacali continua violentissimo l'attacco alla nostra zootecnia, alle nostre stalle e ai nostri redditi. A colpi di infami decreti, dopo quello di Alemanno sulle quote latte, arriva quello di Marabelli del Ministero della Sanità sulla vaccinazione obbligatoria per il 2004 contro la Blue Tongue. In questo modo, il governo Berlusconi, fa chiudere oltre 30 stalle al giorno della nostra già disastrata agricoltura. Vittima privilegiata l' agricoltura definita "marginale" quella pedemontana e del centro sud, economicamente marginale ma fondamentale per gli equilibri del territorio. Agli attacchi del governo, alla latitanza della politica in generale, in particolar modo quelle forze che hanno tanto gridato e promesso aiuti si aggiunge, come ulteriore calamità, il continuo aumento dei costi di produzione delle materie prime a fronte del calo del prezzo del latte alla stalla. Un quadro del settore lattiero caseario terribile che almeno da un anno il Cospa Nazionale aveva anticipato a tutti: comitati e allevatori. Il Cospa nazionale per contrastare questa tendenza politica ha con forza invitato tutti a praticare una mobilitazione nazionale articolata nelle forme e negli obbiettivi nell'intento di spostare il terreno di scontro fra allevatori e governo dal terreno del mercato della politica, a cui purtroppo si sono votati i nostri lontani cugini della LIAG, al più vasto e vincente terreno della funzione della nostra zootecnia. Il terreno di mobilitazione praticato dal COSPA nazionale dal lontano 1996 è stato sempre quello dei diritti: · degli allevatori, a produrre latte nell' interesse delle nostre aziende e della sovranità alimentare · del paese, che dispone di latte per soddisfare i consumi interni e continua la produzione del nostro oro verde nazionale: le nostre DOP. · dell' ambiente, garantendo con le filiere del latte il presidio del territorio contro la devastazione e l'abbandono, contro l'introduzione degli ogm . · dei cittadini consumatori, garantendo con il ciclo corto di produzione, la sicurezza alimentare, di un elemento primario per la vita, come il latte, ponendolo al riparo dalle mani assassine di chi importandolo da paesi dove non esistono controlli lo manipola a proprio uso e consumo. In nome di questi diritti abbiamo contestato il decreto Alemanno e la sua politica, tesa a consegnare, il latte nazionale, il più ricco mercato del latte del mondo, alle multinazionali: Danone, Nestle e magari appena concluso il lifeting alla "Nuova Parmalat". In nome di questi diritti, abbiamo indicato in modo fermo agli allevatori di non pagare e non rateizzare i super prelievi contro i toni minacciosi imposti dal Ministro. Un ministro, oggi, in netto contrasto con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che nelle sue ultime dichiarazioni ritiene doveroso e moralmente giustificabile il rifiuto di pagare tassazioni irragionevoli. Parole sacrosante, per noi allevatori, che abbiamo vinto le cause contro le sanzioni da superprelievi nei tribunali di tutta Italia. E allora, il decreto Alemanno è fallito nei fatti per sempre , ciò non toglie che nella sua convulsa e penosa agonia non riesca fare degli ulteriori danni. In questi giorni figure di sciacalli travestiti da avvocati, politicanti, ex leader sindacali che nulla hanno da spartire con la nostra zootecnia e le nostre aziende ci chiedono, ci invitano, a rateizzare le multe ingiuste ed inique . Ribadiamo ancora una volta come detto al ministro Alemanno che non è possibile rateizzare, perché non possiamo renderci complici del sistema scandaloso delle quote nel nostro paese e non possiamo rinunciare ai diritti acquisiti e confermati dalle sentenze della magistratura. Rinunciare significa rate per 14 anni da pagare in un'attività agricola che non da più reddito. Dobbiamo andare avanti, puntare con tutte le nostre forze a fare riconoscere i nostri diritti, i diritti dei cittadini consumatori e ancor più la ragione della nostra mobilitazione. RIFIUTIAMO LA VACCINAZIONE OBBLIGATORIA, RIFIUTIAMO LA RATEIZZAZIONE, RIFIUTIAMO LE SEMINE CONTAMINATE OGM Mostreremo ogni giorno di più che l'agricoltura è un settore capace di camminare da solo senza padrini politici ma forte di alleanze vere con ampi settori sociali. COSPA NAZIONALE Wilmare Giacomazzi ---------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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