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rassegna stampa: Parmalat, L'azienda fa gola ai big dell'alimentare
- Subject: rassegna stampa: Parmalat, L'azienda fa gola ai big dell'alimentare
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sat, 3 Jan 2004 23:55:47 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------ Tratto da "La Gazzetta del Sud" L'azienda fa gola ai big dell'alimentare, ma si cercano soluzioni italiane Si fa avanti la Granarolo MILANO - Dopo il diluvio, che cosa resterà di Parmalat, l'ex latte dei campioni ? Il commissario straordinario Enrico Bondi sta facendo l'inventario degli asset industriali del gruppo di Collecchio sparsi in Europa e nel mondo. Centoquaranta impianti produttivi, marchi, quote di mercato: il Governo (lo ha ripetuto il ministro Marzano ) vuole mantenere l'unità industriale del gruppo anche se il decreto dell'amministrazione straordinaria prevede cessioni di attività. Insomma, Marzano dice no ad uno spezzatino che è spesso l'anticamera della liquidazione di un'impresa. Ma riuscirà il risanatore Bondi a far quadrare il cerchio, cioè a pagare i creditori e a salvare il nocciolo industriale della Parmalat ? Se la sfida è questa è assai probabile che ci saranno sacrifici per tutti : per le banche che saranno chiamate alla quasi certa ricapitalizzazione della Nuova Parmalat, per gli obbligazionisti che dovranno rassegnarsi ad un taglio drastico dei loro crediti, e anche per l'azienda che dovrà cedere molti gioielli per tappare i 10 miliardi di euro bruciati dalla gestione Tanzi. I possibili acquirenti di fette dell'impero si stanno già affacciando, con molta cautela. I big dell'alimentare europeo come Danone e Nestlè finora smentiscono. Kraft preferisce il no comment. Intanto è venuta allo scoperto la Granarolo. Il gruppo cooperativo bolognese , gigante del latte, non ha presentato ancora manifestazioni di interesse ma il suo presidente Luciano Sita conferma :«Parmalat presenta pezzi industrialmente di grande valore che se fossero messi sul mercato potrebbero essere di nostro interesse». In particolare Granarolo punta al latte fresco, «ma solo se cambiassero i tetti previsti dall'Antitrust». Infatti già oggi Granarolo detiene una quota del 30% del mercato del fresco mentre Parmalat, con tutte le centrali acquisite negli ultimi anni, arriva al 31%. Si porrebbe quindi un problema di antitrust. Ecco perché la Granarolo potrebbe essere coinvolta in una strategia più ampia, come azionista-partner nella nuova Parmalat insieme alle banche e ad altri imprenditori. La preoccupazione per la cooperativa emiliana è quella di arginare l'espansione sul mercato italiano dei grandi gruppi esteri pronti a spartirsi l'impero di Tanzi. Non solo latte, ma anche succhi di frutta con i marchi Santal, yogurt, conserve di pomodoro, dessert (coppa Malù), merendine e biscotti Mister Day, panna da cucina Chef. I colossi internazionali potrebbero fare man bassa. «Mi auguro - insiste Sita - che non si disperda un patrimonio italiano. Speriamo che si trovino da un lato le forze per risanare Parmalat, dall'altro per mantenere in Italia questo patrimonio produttivo». Il commissario Bondi cercherà dunque di tenere insieme le attività italiane del gruppo, che ha circa 4 mila dipendenti nel nostro Paese. Ma il discorso cambia per le attività estere che rappresentano la grande maggioranza dei ricavi e delle perdite di Parmalat e dove c'è da aspettarsi una massiccia campagna di cessioni delle attività non strategiche. Molte scelte e molte acquisizioni fatte da Tanzi in questi anni si sono rivelate dei flop industriali. (domenica 28 dicembre 2003) ---------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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