"Golpe" legislativo del nuovo governo contro l'ambiente



WWF e ITALIA NOSTRA accusano:
"Golpe" legislativo del nuovo governo contro l'ambiente

Un sacrificio che costerà caro all'intera comunità quello che il Governo sta
per compiere sull'altare dell'economia e del rilancio delle infrastrutture:
sono infatti in arrivo due disegni di legge (DDL 373 e 374) che svuotano le
principali normative di tutela ambientale faticosamente approvate sulla base
degli obblighi dell'Unione Europea per contrastare l'abusivismo, le grandi
opere dannose ed inutili, l'inquinamento da rifiuti.
Da un lato, con il DDL 373 di sostegno alle imprese per il rilancio delle
economia e l'emersione delle attività sommerse che sino ad oggi hanno
operato in regime di illegalità si crea una vera e propria amnistia dei
reati ambientali, dall'altro con un DDL 374 in materia di infrastrutture e
rifiuti, si vogliono modificare le procedure di VIA, i criteri di
approvazione delle opere pubbliche, le concessioni di grandi infrastrutture,
la possibilità di introdurre varianti senza rigorosi criteri preventivi, gli
interventi di restauro dei palazzi e gli abbattimenti e ricostruzioni senza
cambio di volumetria, i sistemi di controllo sui rifiuti.
Gli ambientalisti non sono contrari a un processo di semplificazione
normativa tanto che nel '96 proposero una Legge Quadro per la tutela
ambientale, purtroppo mai discussa, che doveva accorpare e sfrondare molte
materie. Ma e cosa diversa da una deregulation che, oltretutto, concede agli
inquinatori un perdono senza risarcimenti per la comunità, aprendo anche una
voragine alle ecomafie.

Settore Infrastrutturale: IL GOVERNO CHIEDE CARTA BIANCA In tema di
infrastrutture il Governo chiede delega a "riformare le procedure per la
V.I.A" ma senza precisare i criteri; chiede, inoltre, di poter stabilire
nuove procedure semplificate per l'approvazione di "varianti migliorative"
ai progetti senza definire alcun limite, ad esempio, in termini di aumento
di volumetria o modifica dei tracciati. "Sgradevole la relazione
introduttiva al testo che parla di blocco trentennale delle opere pubbliche
(realizzati in 30anni oltre 50.000 km di nuove strade e superstrade e
autostrade, per non dire di porti ed aeroporti e dighe) e di cultura
sessantottina (i cui rappresentanti dovrebbero essere i Cederna, i Pratesi e
gli Insolera). Si ricorda che la Valutazione d'Impatto Ambientale ha avuto
nel nostro Paese esito positivo nell'82% dei casi, che questa costituisce un
obbligo comunitario e che dovrebbe costituire procedura separata da quella
amministrativa e politica" ha dichiarato Gaetano Benedetto, responsabile
rapporti istituzionali del WWF Italia.

Settore Edile: PASTICCI IN CASA PROPRIA E BRICOLAGE SU EDIFICI STORICI
Il Segretario Generale di Italia Nostra, Gaia Pallottino considera "un gran
pasticcio" la liberalizzazione delle ristrutturazioni di immobili: "Non si
riconoscono forme di tutela per gli immobili di interesse storico o
paesaggistico, che potranno essere demoliti e ricostruiti con una semplice
dichiarazione di inizio attività. Inoltre il provvedimento, nel suo
complesso, non semplifica un bel niente: si limita a eliminare i controlli
preventivi e le sanzioni successive in caso di abuso. I furbi brinderanno."

Settore Rifiuti: SMANTELLATI I CONTROLLI, LE ECOMAFIE RINGRAZIANO
Dal 1991 la UE ha l'obiettivo di controllare i rifiuti "dalla culla alla
tomba". A questo servono i registri e le autorizzazioni che il governo
Berlusconi ha deciso di sopprimere, a beneficio delle imprese. "Scompare, ad
esempio, l'obbligo di comunicare quanti rifiuti, inclusi quelli pericolosi,
sono stati prodotti in un anno: lo Stato non sara' piu' in grado di
verificare se un'azienda ha smaltito legalmente i propri rifiuti poichè
mancheranno i dati sulla corrispondenza tra quelli prodotti e quelli
smaltiti. Uno schiaffo alle imprese che agiscono legalmente con prevedibili
i danni all'ambiente e alla salute pubblica" ha dichiarato Gianfranco
Amendola, consigliere del WWF Italia e di Italia Nostra.

Roma, 13 luglio 2001